manfredi 4ever
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domenica 24 gennaio 2010
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tornate ad esaltare moccia e basta commenti inutil
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Il film di Verdone è un ottimo film, chi non l'ha capito può tornare ad esaltare gli insipidi film di Moccia ed evitare di scrivere sempre i soliti commenti inutili solo per il piacere di far abbassare la media voti al film
Bastaaaa........chiedo aiuto anche a qualcuno che gestisce questo sito...togliere commenti inutili
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paul keating
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venerdì 22 gennaio 2010
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se li conosci li eviti!
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Mi sento d'intervenire in difesa della commedia all'italiana, genere ormai (ahimè) in grave pericolo d'estinzione. Agli amanti del cinema nostrano di qualità dico: evitate l'ultima fatica di Verdone! Tutto molto superficiale, personaggi che diventano macchiette, scimmiottano vizi e orrori della società moderna senza offrirne una degna chiave di lettura(vedi il fratello di "Don Carlo", broker cocainomane sciupafemmine esibito come fosse un clown, il cui cavallo di battaglia è un ripetuto tic-nasale: deformazione professionale). Commedia in bilico tra il cinepanettone burino e la riflessione a carattere sociale. Appunto. Verdone non sembra essere sicuro della strada da intraprendere.
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Mi sento d'intervenire in difesa della commedia all'italiana, genere ormai (ahimè) in grave pericolo d'estinzione. Agli amanti del cinema nostrano di qualità dico: evitate l'ultima fatica di Verdone! Tutto molto superficiale, personaggi che diventano macchiette, scimmiottano vizi e orrori della società moderna senza offrirne una degna chiave di lettura(vedi il fratello di "Don Carlo", broker cocainomane sciupafemmine esibito come fosse un clown, il cui cavallo di battaglia è un ripetuto tic-nasale: deformazione professionale). Commedia in bilico tra il cinepanettone burino e la riflessione a carattere sociale. Appunto. Verdone non sembra essere sicuro della strada da intraprendere. Si ride qua e là(personalmente l'unico slancio l'ho avuto alla battuta del padre di Carlo sul sesso orale, davvero esilarante), ma ciò non basta per riscattare un film che nemmeno il brio e la vena di alcuni protagonisti(sempre brava la Finocchiaro) possono salvare dalla mediocrità generale. Le commedie agrodolci del Verdone formato anni '90 sembrano assurgere a capolavori in confronto a questo Io, loro e Lara. Passo falso
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bhesol
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giovedì 21 gennaio 2010
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e' sempre la stessa storia:concordo in pieno!!!!!.
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Film abbastanza gradevole, però...certo E' SEMPRE IL SOLITO VERDONE"!!!!!.
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(di nico m)
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ric-f
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giovedì 21 gennaio 2010
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tutto vero
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Carlo Verdone rappresenta una gran fetta di realtà dell'Italia di oggi, quello che accade durante il film è quello che si vede anche nella realtà e soltanto un grande artista e direttore come Verdone riesce a rappresentare il tutto con grande esperienza e professionalità, il film nonostante qualcuno lo abbia criticato io lo ritengo uno dei migliori della sua carriera !!!!
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xeydar
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giovedì 21 gennaio 2010
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delusione estrema
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Se avete visto gli speciali in TV non andate a vedere il film al cinema. Praticamente avete già visto tutto. Personalmente non ero mai stato a vedere Verdone al cinema perchè ho sempre pensato che non valesse il costo del biglietto, e ne ho avuto conferma. Film lento, per niente profondo, non si ride praticamente mai (tutte le battute del film sono passate alla tv nei trailer e nelle varie ospitate - troppe! - di Verdoni e Laura). Ababstanza osè onestamente, insomma una delusione. Se non fosse che ho pagato metà prezzo essendo giovedì direi che veramente meglio andare da Mc Donald con quei soldi!
Sconsigliato assolutamente.
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claude10
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mercoledì 20 gennaio 2010
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film piacevole da vedere
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Buon film corale! Non è detto che si debba sempre ridere dall'inizio alla fine nei film di Verdone. In questo caso la comicità è stata molto ben dosata, affidando le parti più spiccatamente comiche ai personaggi "spalla" (Giallini in primis e poi Finocchiaro e Bonaiuto). Senza contare che, comunque sia, basta sempre un solo movimento di sopracciglio di Verdone per farti scappare una bella e sana risata! Bravo Carlo e bravi tutti gli attori del cast! 3 stelle tendenti a 4!!
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spaturno93
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mercoledì 20 gennaio 2010
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la risalita di carlo
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con questo film Verdone si rialza... divertente ed in alcuni punti fa anche riflettere..consigliato:SI
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domenico a
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martedì 19 gennaio 2010
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il prete senza messa
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Verdone realizza un film fiacco, prevedibile in tutti i passaggi e cosa più grave non sceglie che tipo di commedia vuole raccontare, se farci ridere ( e non si ride quasi, si sorride a volte ) o vuole farci pensare ( ma quello che si vede è già stato visto più volte ), quindi resta un film in mezzo al guado, senza profondità o ilarità. Giacchè gli vogliamo bene, speriamo che trovi presto il vaso di Pandora.
Dopo dieci anni come missionario in Africa ( banali e imbarazzanti le inquadrature dell’Africa: elefanti in gruppo e zebre che corrono ) don Carlo torna a Roma per parlare con la Chiesa e chiarire i suoi dubbi esistenziali. Va a casa e il padre ( lo accoglie come se lo avesse visto il mese scorso e non dopo dieci lunghi anni ), gli comunica che è sposato con Olga, la moldava-badante.
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Verdone realizza un film fiacco, prevedibile in tutti i passaggi e cosa più grave non sceglie che tipo di commedia vuole raccontare, se farci ridere ( e non si ride quasi, si sorride a volte ) o vuole farci pensare ( ma quello che si vede è già stato visto più volte ), quindi resta un film in mezzo al guado, senza profondità o ilarità. Giacchè gli vogliamo bene, speriamo che trovi presto il vaso di Pandora.
Dopo dieci anni come missionario in Africa ( banali e imbarazzanti le inquadrature dell’Africa: elefanti in gruppo e zebre che corrono ) don Carlo torna a Roma per parlare con la Chiesa e chiarire i suoi dubbi esistenziali. Va a casa e il padre ( lo accoglie come se lo avesse visto il mese scorso e non dopo dieci lunghi anni ), gli comunica che è sposato con Olga, la moldava-badante. I suoi fratelli sono allo sbando (un fratello cocainomane che si è dato alla finanza e una sorella psicologa madre di una ragazza emo: entrambi fanno parte di quella schiatta di italiani cinici, arruffoni, egocentrici, ipocriti e un po’ razzisti ). I familiari, che si detestano per convenzione, devono confrontarsi con la seconda vita del padre il quale vizia la sposa e spende fino a sedicimila euro al mese. La morte della donna, forse per troppo sesso, costringe don Carlo a entrare in contatto con Lara, figlia di Olga, diventata in segreto proprietaria della casa che apparteneva alla famiglia. La convivenza di Carlo con la giovane, tutta sesso, droga e rock and roll e il desiderio dei due fratelli di riavere l’appartamento sono le due direttrici del film che termina con un lieto fine sinceramente poco plausibile.
E’ un film che non si decide quale direzione prendere e le tematiche varie e potenzialmente interessanti sono sbriciolate in molti rivoli senza che possano essere chiariti e la soluzione finale e una fuga di Don Carlo, in una troppo civile missione che sembra più un villaggio vacanze colorato che non un luogo sperduto e di sofferenza.
Come altre volte il cast tecnico e artistico è al di sopra della media. Ottimi comprimari, ma relegati a figure un po’ macchiettistiche, ed è un vero peccato. Marco Giallini ( un attore sottovalutato e poco sfruttato dal cinema italiano: se avesse la possibilità potrebbe diventare il Vincent Lindon italiano ), Anna Bonaiuti ( affermata attrice di cinema e teatro che trova poco spazio nell’asfittico panorama italiano ), Sergio Fiorentini ( in un ruolo che sarebbe dovuto essere centrale ed invece è stato costretto ad una macchietta con poche sfumature ), la impeccabile e surreale Angela Finocchiaro e la giovane Laura Chiatti che se conserva i piedi per terra potrà diventare una diva alla Francesca Neri ed anche di più.
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stefano65
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martedì 19 gennaio 2010
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carino ma...
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Non è assolutamente un brutto film, ma mi aspettavo qualcosina di meglio.
Verdone è grande, anche se tende a "gigioneggiare" un po' troppo talvolta, rasentando Jim Carrey.
Bravi anche gli altri attori, senza dubbio.
Però c'è una schematicità un po' troppo accentuata, il nostro povero sacerdote ha tutti contro, tutti sono schizzati, nascondono cose.
Il finale poi da happy-end è assolutamente deludente, ed è la cosa peggiore, forse l'unica veramente negativa, del film.
Ne è valso il biglietto, ma mi aspettavo qualcosa di più.
Verdone comunque è un grande, su questo non ci piove.
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manu^^
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lunedì 18 gennaio 2010
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potete risparmiarvelo!
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Non si capisce cosa voglia essere, se una commedia o un film serio che smuovi in qualche modo le coscienze sensibili. Non so dirlo davvero perchè non ho nè riso, nè pianto. In pratica, non m'ha dato di nulla sto film.
Avevo sentito che Verdone si era un po' stancato di fare il solito comico, ma il risultato di IO, LORO E LARA è molto più che deludente.
La storia è senza dubbio bella e significativa, ma è stata resa malissimo, tanto che ci si può anche annoiare in alcuni punti.
Manca di tutto. Tanta pubblicità per niente... e pensare che ho pagato il biglietto a prezzo pieno, andandolo a vedere di sabato!
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