ginger snaps
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martedì 10 maggio 2011
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finalmenteeeeeeeee
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anche se ricorda il mitico Poltergeist, sia per trama che per alcune scene che le evoca in modo plateale. Bisogna ammettere che questo è un Horror ricco di suspense. Anche se gli effetti speciali non sono molto curati, ma ricordano i film del passato. Le figure eteree sono un po troppo reali e il demone un cartone animato. Ma fà il suo effetto, ottimi i colpi di scena e anche il finale non male davvero. Serpeggia la paura per tutto il film, ottimo cast.
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(di tatiana lacarra)
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nfl 26
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martedì 1 novembre 2011
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casa dolce casa...
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La famiglia Lambert si è appena trasferita in una nuova casa;purtroppo non passa molto tempo che tutti i membri della famiglia scoprono di non essere i soli ad abitarla!
Il film l'ho visto al festival internazionale del cinema di Roma; prima della sua proiezione l'evento ha portato il grande e giovane regista James Wan sul palco per una lezione horror!!! Il film,come ha sottolineato il regista,non presenta assolutamente un soggetto originale; la casa infestata è stata più volte portata sul grande schermo da diversi registi e non sempre con buoni risultati. Come ha affermato James Wan, il soggetto è si importante ma è ancora più importante come viene raccontato;solo così hai la possibilità di sorprendere lo spettatore su qualcosa che più volte ha già visto in precedenza! I film di James Wan sono lineari,puliti proprio come i grandi film de "Lo Squalo", "Halloween" e i primi grandi e spaventosi film di Dario Argento, al quale più volte si è ispirato.
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La famiglia Lambert si è appena trasferita in una nuova casa;purtroppo non passa molto tempo che tutti i membri della famiglia scoprono di non essere i soli ad abitarla!
Il film l'ho visto al festival internazionale del cinema di Roma; prima della sua proiezione l'evento ha portato il grande e giovane regista James Wan sul palco per una lezione horror!!! Il film,come ha sottolineato il regista,non presenta assolutamente un soggetto originale; la casa infestata è stata più volte portata sul grande schermo da diversi registi e non sempre con buoni risultati. Come ha affermato James Wan, il soggetto è si importante ma è ancora più importante come viene raccontato;solo così hai la possibilità di sorprendere lo spettatore su qualcosa che più volte ha già visto in precedenza! I film di James Wan sono lineari,puliti proprio come i grandi film de "Lo Squalo", "Halloween" e i primi grandi e spaventosi film di Dario Argento, al quale più volte si è ispirato. Ho visto molti horror e questo presenta una suspense e una voglia di scappare via che raramente,oggigiorno,ritroviamo nei film di questo genere. Insidious presenta un grande lato umano,un fattore che raramente fa parte di una trama horror; per questo motivo a coloro che piace l'horror alla sesso,droga e sangue, Insidious non colpirà più di tanto; per lo spettatore più aperto ai cambiamenti Insidious si dimostrerà un horror a cinque stelle. La tenzione è molta e i colpi di scena non mancano assolutamente. Il film è ben recitato in particolare dall'attrice Rose Byrne; magistralmente diretto da James Wan,creatore e regista del primo grande ed indimenticabile Saw; Wan fà danzare le proprie telecamere in piccoli spazi, la colonna sonora ci riporta agli horror degli anni 70!!!
Come ci ha detto il regista,prima della proiezione:"Nei miei film costruisco situazioni nelle quali lo spettatore potrebbe realmente ritrovarsi; buona visione!!!"
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giacomogabrielli
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mercoledì 2 novembre 2011
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sinistro. ****
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Grande ritorno del regista di "Saw". Dopo "Dead Silence" questo giovane e geniale cineasta porta sullo schermo un prodotto elegante quanto sinistro, nuovo quanto nostalgico di un genere ormai in netto cambiamento. Nonostante Wan si appoggi stavolta alla tecnologia digitale, il risultato è diuna pasta e di un'autenticità rare oggigiorno nell'horror. Uno dei pochi film in cui ad incutere timore sono i dialoghi, le musiche, le atmosfere e i rumori. Bella la storia, tra "Poltergeist", "L'esorcista" e "Paranormal Activity" (il film è prodotto anche da Oren Peli). Davvero terrificante ed inquietante soprattutto nelle sequenze in cui la medium interagisce con il demone.
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Grande ritorno del regista di "Saw". Dopo "Dead Silence" questo giovane e geniale cineasta porta sullo schermo un prodotto elegante quanto sinistro, nuovo quanto nostalgico di un genere ormai in netto cambiamento. Nonostante Wan si appoggi stavolta alla tecnologia digitale, il risultato è diuna pasta e di un'autenticità rare oggigiorno nell'horror. Uno dei pochi film in cui ad incutere timore sono i dialoghi, le musiche, le atmosfere e i rumori. Bella la storia, tra "Poltergeist", "L'esorcista" e "Paranormal Activity" (il film è prodotto anche da Oren Peli). Davvero terrificante ed inquietante soprattutto nelle sequenze in cui la medium interagisce con il demone. Un esempio di come si possa fare del buon horror oggi, anche riciclando in maniera a dir poco geniale vecchie idee. Ottima la regia, straordinarie le musiche. SINISTRO ****
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peppe.simeone
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martedì 1 novembre 2011
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il genio wan colpisce ancora
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La nuova casa della famiglia Lambert è infestata dagli spirti. Come se non bastasse uno dei tre figli, Dalton, cade in coma; la situazione si fa insostenibile ed un nuovo trasferimento diventa inevitabile. Sarà amaro e sconcertante scoprire, però, che le presenze continueranno a seguirli.
Si aspettava da tempo l'uscita di un horror di razza come questo: finalmente si prova tensione, si ha paura e si resta con il fiato sospeso sino alla fine del film; ed, udite udite, i grandi assenti sono proprio il sangue, le budella e tutte quelle "res simili" che erano ormai diventati elementi indispensabili per l'horror odierno.
Tra i grandi meriti del film ci sono la capacità, rara nel panorama degli "horror movies" di partire subito e da subito catturare l'attenzione dello spettatore( altro assente è infatti il classico inizio lento prima dell'elemento paranormale) ed una dose di comicità paradossale che rende il tutto più godibile e meno scioccante (non si può non ridere e soprattutto deride due improbabili "ghostbusters", e la scena del demone che si lima le unghi è irresistibile).
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La nuova casa della famiglia Lambert è infestata dagli spirti. Come se non bastasse uno dei tre figli, Dalton, cade in coma; la situazione si fa insostenibile ed un nuovo trasferimento diventa inevitabile. Sarà amaro e sconcertante scoprire, però, che le presenze continueranno a seguirli.
Si aspettava da tempo l'uscita di un horror di razza come questo: finalmente si prova tensione, si ha paura e si resta con il fiato sospeso sino alla fine del film; ed, udite udite, i grandi assenti sono proprio il sangue, le budella e tutte quelle "res simili" che erano ormai diventati elementi indispensabili per l'horror odierno.
Tra i grandi meriti del film ci sono la capacità, rara nel panorama degli "horror movies" di partire subito e da subito catturare l'attenzione dello spettatore( altro assente è infatti il classico inizio lento prima dell'elemento paranormale) ed una dose di comicità paradossale che rende il tutto più godibile e meno scioccante (non si può non ridere e soprattutto deride due improbabili "ghostbusters", e la scena del demone che si lima le unghi è irresistibile).
Strizzatine d'occhio a propri lavori precedenti a parte (ad un certo punto si vede su una lavagna disegnata la testa del pupazzo di "Saw", mentre la vecchia-spirito sembrerebbe uguale a Mary Shaw di "Dead sileance"), il mitico regista James Wan sembra citare quasi letteralmente alcuni pezzi del recente "Drag me to hell", ricalcandone situazioni( seduta spiritica, demone dalle gambe di capra) e gusto per il sarcastico.
Se proprio si vuole trovare un difetto al film si potrebbe addurre la teoria della troppo farcita trama, che sicuramente pare più convincente nella prima parte del film caratterizzata da una spessa coltre di mistero; ma è proprio la seconda parte che dà la possibilità al regista di mettere in scena un "viaggio astrale" veramente suggestivo e pauroso.
In conclusione: figurativamente e, soprattutto, letteralmente "da paura"!
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fabal
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domenica 4 novembre 2012
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sviolinate da brivido azzerano i momenti di quiete
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Che il filone horror risenta della scarsità di tematiche è un difetto che può essere superato: Insidious ne è l'esempio. James Wan non si cruccia troppo dl rinnovare il genere, né fa della ricerca dell'originalità un motivo d'ansia. Gli elementi classici dell'occulto sono prima miscelati, poi ravvivati da qualche tecnica Ghost Hunter che modernizza i vari esorcismi e le apparizioni demoniache; ma forse la sola tematica dei viaggi astrali può considerarsi vagamente nuova. Wan riesce comunque a produrre un horror di qualità e, senza sfuggire dal rischio di essere banale, sorprende. I cliché horror, infatti, vengono trattati con la cura di chi sa bene che eliminarli sarebbe un rischio ancora più grande, e pur assemblando cose già viste e riviste, Insidious organizza tutto il materiale con astuzia.
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Che il filone horror risenta della scarsità di tematiche è un difetto che può essere superato: Insidious ne è l'esempio. James Wan non si cruccia troppo dl rinnovare il genere, né fa della ricerca dell'originalità un motivo d'ansia. Gli elementi classici dell'occulto sono prima miscelati, poi ravvivati da qualche tecnica Ghost Hunter che modernizza i vari esorcismi e le apparizioni demoniache; ma forse la sola tematica dei viaggi astrali può considerarsi vagamente nuova. Wan riesce comunque a produrre un horror di qualità e, senza sfuggire dal rischio di essere banale, sorprende. I cliché horror, infatti, vengono trattati con la cura di chi sa bene che eliminarli sarebbe un rischio ancora più grande, e pur assemblando cose già viste e riviste, Insidious organizza tutto il materiale con astuzia. Le invenzioni visive delle entità, sebbene non originali, riescono comunque a stupire per via di qualche pennellata grottesca e lievemente umoristica. Affidandosi a un ritmo impeccabile che non crea alcuna faglia tra la quiete e la tensione, e a un sonoro istintivo, inasprito da gelide sviolanate, Insidious piazza il cuore in gola dal primo all'ultimo minuto, convincendo ben presto lo spettatore che nemmeno nelle scene luminose potrà tirare il fiato. Solo l'ultimo colpo di scena si rivela un tantino "telefonato", e serve più ad assolvere fino in fondo gli obblighi verso il cliché che a creare un vero stupore.
Poco importa, comunque, se a provocare la paura saranno i soliti rumori e le apparizioni improvvise, perché anche nella prevedibilità il film continua a funzionare.
A mancare del tutto, invece, è un quadro approfondito dei personaggi, poco supportato da un cast che svolge il compitino: di Dalton, il bimbo posseduto, non si viene a sapere praticamente nulla, se non l'antecedente storico del padre. Un Patrick Wilson prima ombreggiato dal solito ruolo del miscredente, e sul quale poi ricade la focalizzazione, diventando il vero protagonista della vicenda.
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ashtray_bliss
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martedì 10 aprile 2012
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insidioso come il paranormale.
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Buon film, un horror che pero' non resta mai fedele al suo genere di partenza ma si muove abilmente anche in altri generi, sperimentando :thriller, drammatico e addirittura fantastico ma senza mai perdere l'obbietivo principale del movie e restando fedele agli standard imposti dal genere horror.
Buona l'idea di partenza : una coppia che vede il proprio figlio cadere in coma inspiegabilmente e tenta di tutto pur di salvarlo. Attorno a questo evento il regista riesce a costuire un intero universo fatto di paranormale dove tutti i temi piu' scottanti di questo argomento vengono utilizzati : l'esistenza del aldila', i viaggi astrali, la separazione di anima e corpo, gli universi paralleli dove abitano le anime di chi non ha potuto trovar pace, l'espiazione dei propri peccati ed infine le forze del male, i demoni che si vogliono impossessare delle anime dei vivi.
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Buon film, un horror che pero' non resta mai fedele al suo genere di partenza ma si muove abilmente anche in altri generi, sperimentando :thriller, drammatico e addirittura fantastico ma senza mai perdere l'obbietivo principale del movie e restando fedele agli standard imposti dal genere horror.
Buona l'idea di partenza : una coppia che vede il proprio figlio cadere in coma inspiegabilmente e tenta di tutto pur di salvarlo. Attorno a questo evento il regista riesce a costuire un intero universo fatto di paranormale dove tutti i temi piu' scottanti di questo argomento vengono utilizzati : l'esistenza del aldila', i viaggi astrali, la separazione di anima e corpo, gli universi paralleli dove abitano le anime di chi non ha potuto trovar pace, l'espiazione dei propri peccati ed infine le forze del male, i demoni che si vogliono impossessare delle anime dei vivi. E cosi il regista riesce a introdurre nella storia anche altri personaggi riguardanti il metafisico, cosi abbiamo una sensitiva, due ghostbusters e una madre che tiene nascosta al figlio una allarmante realta' :ovvero, che lo stesso era perseguitato da uno spirito in passato che alla fine si impossessera' di lui.
Ben fatti anche i colpi di scena che sicuramente non mancano, ma bisogna fare una nota negativa per la mancanza di approfondimento sulla psiche dei due protagonisti principali. In un film del genere, forse, era essenziale approfondire e sviscerare la psicologia dei due coniugi. Una madre ed un padre aggrappati ad un unico filo di speranza rimasto quando la scienza si e' arresa: chiedere aiuto ad una medium.
Apprezzabile la mancanza di pretenziosi e impegnativi effetti speciali, nonche' la realisticita' del movie. Il regista vuole mantenersi fedele alla verosimiglianza degli eventi (delicati) che descrive tra qui le sedute spiritiche e l'ipnosi regressiva senza cadere nella trapola della esagerazione. Forse l'unica cosa deprezzabile e' il fatto che la pellicola echeggi di pellicole precedenti quali sicuramente "The Gift" (2001) e "Shutter" (2004)nonche' in alcuni tratti ricordi "The Dark" (2005) e purtroppo la trama non riesce mai ad essere interamente originale e innovativa. Buona anche la fotografia ma meno convincente la recitazione degli attori (eccezione fatta per la "sensitiva").
Cio' nonostante non toglie nulla a questa pellicola la quale resta indubbiamente validissima e tra i film piu' apprezzabili che affronta tematiche delicate e alquanto complicate. Consigliato.
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[+] poteva essere ma non è stato
(di klimowitz)
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regi1991
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martedì 24 luglio 2012
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sognare mette paura
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Un film che risalta subito per la sua impronta vecchio stile horror, ben intrecciata con il moderno, musica da veri film di paura!!!!! Ti fa riflettere è ti terrorizza!!! Pensiamo da piccoli e magari ancora ora abbiamo paura di qualcosa che sognamo nei nostri peggiori incubi, ritrovandoci il tutto nei luoghi comuni dove viviamo ogni giorno!!! E se di notte anche noi rischiassimo di non trovare più la strada per svegliarci e dover rimanere imprigionati nell'oscurità mentre qualcun altro userà il nostro corpo??? Beh speriamo di non fare altri incubi!!!!!
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pessimoelemento
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venerdì 12 settembre 2014
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fuori tempo massimo
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Avevo sentito parlare bene di questo film e preso dalla curiosità l'ho guardato. Ed è stata una delusione. Insidious è ben fatto e qualche sequenza crea una certa tensione, ma è un film fuori tempo massimo. Trent'anni fa avrebbe avuto un senso, ma con le tonnellate di film su case infestate e possessioni demoniache che abbiamo avuto, appunto, solo negli ultimi trent'anni (per non dire quaranta) per essere distinguibile dalla massa il film di James Wan avrebbe dovuto veramente fare i miracoli. Invece è la solita sfilata di cliché e luoghi comuni del genere. Intrattiene abbastanza dignitosamente, ma si dimentica in fretta.
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nick castle
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venerdì 25 novembre 2011
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interessante...
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Vecchio e nuovo si mischiano in questo modesto horror diretto e sceneggiato rispettivamente dal regista e dallo sceneggiatore di Saw: L'enigmista e prodotto dal regista e sceneggiatore di Paranormal activity, con contributi alla produzione da parte del compositore delle musiche Joseph Bishara e di uno dei direttori della fotografia John R. Leonetti, che diversamente dagli altri nomi esperienza ne ha tanta. Il film fa tesoro di tutto il panorama horror in circolazione, vecchio e nuovo, proponendo schemi, si già visti, ma ben rimacinati. Da Poltergeist a The Hole, James Wan, Leigh Whannell e Oren Peli muovono bene i loro passi e trattano con tatto la materia narrativa e visiva con apporto determinante dei due direttori della fotografia John R.
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Vecchio e nuovo si mischiano in questo modesto horror diretto e sceneggiato rispettivamente dal regista e dallo sceneggiatore di Saw: L'enigmista e prodotto dal regista e sceneggiatore di Paranormal activity, con contributi alla produzione da parte del compositore delle musiche Joseph Bishara e di uno dei direttori della fotografia John R. Leonetti, che diversamente dagli altri nomi esperienza ne ha tanta. Il film fa tesoro di tutto il panorama horror in circolazione, vecchio e nuovo, proponendo schemi, si già visti, ma ben rimacinati. Da Poltergeist a The Hole, James Wan, Leigh Whannell e Oren Peli muovono bene i loro passi e trattano con tatto la materia narrativa e visiva con apporto determinante dei due direttori della fotografia John R. Leonetti e David M. Brewer, che girando in un buon digitale e ispirandosi a Dario Argento ricreano scenari virati in rosso, in marrone e in blu. In quanto alla storia, come ho già detto, i debiti verso film horror recenti e meno sono lampanti, dalla coppia presente sia in Paranormal Activity, ai tecnici e la medium esperti in fenomeni extra-sensoriali presi tale quali da Poltergeist, oppure allo scenario extra-dimensionale che sembra estratto da "The Hole", o ancora all'idea dei corpi spirituali che rimangono sulla terra dopo la morte, che ricorda tanto "I 13 spettri". Nel complesso un modesto film horror post-moderno, di pregievole qualità, che non propone niente di nuovo ma lo fa con furbizia e ingegno. Lasciano perplessi Rose Byrne e Patrick Wilson che pur essendo abbastanza in forma, ci si chiede cosa ci facciano in un horror, genere che è quasi sempre appannaggio di attori del settore, tranne rari casi come questo.
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davide tuacris
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giovedì 10 ottobre 2013
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un film banale e sopravvalutato
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Non capisco come la critica e il pubblico possa accogliere questo film in modo positivo.È un film,a mio parere,banale,con la solita sceneggiatura da quattro soldi e con un cast mediocre.Mi ha fatto ridere invece di spaventarmi.
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