carloalberto
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sabato 2 gennaio 2021
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interessante biopic con il tono del panegirico
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Interessante biopic della regista ortodossa cinese Hu Mei incentrato sulla vita di Confucio, impersonato carismaticamente da Chow Yun-fat, già protagonista nel 2003 del Il monaco di Paul Hunter.
Il film consiste nella ricostruzione del periodo della maturità di Confucio, vissuto a cavallo tra il sesto ed il quinto secolo a.C., attraverso le reminescenze dello stesso filosofo, ormai canuto vecchierello, fondatore di una dottrina dell’etica dello Stato, una religione senza dei e senza aldilà, che ha influenzato la cultura e la società cinese, diffondendosi, nei secoli successivi, nei paesi confinanti, per più di due millenni.
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Interessante biopic della regista ortodossa cinese Hu Mei incentrato sulla vita di Confucio, impersonato carismaticamente da Chow Yun-fat, già protagonista nel 2003 del Il monaco di Paul Hunter.
Il film consiste nella ricostruzione del periodo della maturità di Confucio, vissuto a cavallo tra il sesto ed il quinto secolo a.C., attraverso le reminescenze dello stesso filosofo, ormai canuto vecchierello, fondatore di una dottrina dell’etica dello Stato, una religione senza dei e senza aldilà, che ha influenzato la cultura e la società cinese, diffondendosi, nei secoli successivi, nei paesi confinanti, per più di due millenni.
Nonostante il tono sia quello del panegirico, diretto più a formare ulteriormente, informando in modo apparentemente obiettivo, quasi alla stregua di un docufilm, le coscienze del pubblico cinese, e malgrado la storia raccontata, tratta dagli Annali delle primavere e degli autunni attribuita allo stesso Confucio, sia assai complicata dall’intrico delle lotte clandestine tra le fazioni in armi che si combattevano all’epoca per il predominio in ognuno dei tre regni a loro volta in perenne reciproco conflitto, il film si lascia guardare, risultando alla fine piacevole, non soltanto per l’interesse che suscita naturalmente il personaggio al centro della vicenda, ma, anche, per la descrizione del contesto storico accurata nei dettagli della scenografia e dei costumi, e, non ultimo, anche grazie all’espressività dell’attore protagonista Chow Yun-fat.
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soulvoyager
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lunedì 16 aprile 2012
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film inutile e insignificante
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Film pessimo. Una stloria superficiale, senza la minima ricerca sulla profondità umana e filosofica del personaggio, Gli eventi storici e la fama di confucio vengono rappresentati senza nessun filo conduttore legato al pensiero del grande filosofo. Grande spazio a scene di guerra e intrighi di corte. La filosofia di Confucio si riduce a poche frasi che non ne caratterizzano assolutamente il personaggio. Come se si raccontasse la stora di Gesù o di Budda rappresentando le guerre del periodo (anche se l'aspetto militare è sicuamente una parte della filosofia di Confucio). Due ore piuttosto noioso e che si dimenticano in fretta
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aimons
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sabato 14 maggio 2011
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confucio rabbrividirebbe alla vista di questo film
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Per chi conosce un minimo la vita,gli insegnamenti e la storia di Confucio prima di vedere questo titolo si aspetterebbe una pellicola intrinseca di profondità morale e saggezza orientale.Bene,questo "film",se film lo vogliamo chiamare, è tutt'altro.
Innanzitutto la trama è del tutto superficiale e in moltissimi passaggi risulta troppo scarna e sottointesa,per i primi 40 minuti il protagonista diventa da semplice saggio del villaggio a maestro dell'intera Cina senza che lo spettatore sia minimamente coinvolto ma, al contrario, speri che possa finire il più in fretta possbile.Ci vengono presentati un infinità di personaggi dandoci l'idea di essere la lista della spesa più che personaggi secondarie comparse.
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Per chi conosce un minimo la vita,gli insegnamenti e la storia di Confucio prima di vedere questo titolo si aspetterebbe una pellicola intrinseca di profondità morale e saggezza orientale.Bene,questo "film",se film lo vogliamo chiamare, è tutt'altro.
Innanzitutto la trama è del tutto superficiale e in moltissimi passaggi risulta troppo scarna e sottointesa,per i primi 40 minuti il protagonista diventa da semplice saggio del villaggio a maestro dell'intera Cina senza che lo spettatore sia minimamente coinvolto ma, al contrario, speri che possa finire il più in fretta possbile.Ci vengono presentati un infinità di personaggi dandoci l'idea di essere la lista della spesa più che personaggi secondarie comparse.Non pretendo certo star Hollywoodiane,ma gli attori non danno un minimo di spessore ai personaggi e sono interpretazioni da recita scolastica.Unica nota positiva l'attenzione nel costume e nelle location.quasi 120 minuti persi,annoiato e irato per come sia stato narrato il gran maestro Confucio.
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g_andrini
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martedì 4 gennaio 2011
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film "pieno"
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La retorica, in particolare verso la fine della pellicola, è evidente. Si tratta quasi di un documentario, con paesaggi bellissimi, forse per colpire lo spettatore un pò provato dalle due ore di visione. Non è intenso, ma pieno di contenuti. Consigliato? Direi di si.
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