robmamba
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domenica 25 gennaio 2009
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buonismo tricolore
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In questo film regna il buonismo!il regista cerca di mettere in mostra il mejo di noi....parlando del peggio...della nostra capacità di arrangiarci e di reagire a volte perchè no anche di vincere quando si è scoraggiati.A livello di sceneggiatura il film ha 1000 lacune...storie scritte con troppa ingenuità e smplicità...colpi di scena semplici e gratuiti.Otima la recitazione Verdone-Castellitto, molto meno quella di Scamarcio,bravi anche gli attori di contorno.
una visione poco lucida di Noi all'estero,però molto scorrevole e tutto sommato piacevole.Si poteva però attraversare il tema con un pò più di responsabilità però.
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riccardo l'abbate
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domenica 25 gennaio 2009
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senza trama, né ispirazione.
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Appena sufficiente il primo episodio con una trama più credibile rispetto alla seconda parte del film (seppure con evidenti pecche), dove si vede un buon Castellitto interpretare un decano del contrabbando di autovetture di lusso al suo ultimo viaggio prima della pensione, e uno scapestrato Scamarcio a raccoglierne l'eredità professionale. Si attende una scossa, che pur con colpo di scena finale, non arriva mai.
Poi un Verdone quasi ridicolo nella mimica, rappresenta un dentista affermato alle prese con i demoni di una vita privata fatta di depressione ed ansiolitici, che cerca un personale riscatto a San Pietroburgo, in occasione di un convegno. Un suo collega lo convince, prima della partenza, a cercare di lenire le proprie sofferenze grazie alle gioie del sesso a pagamento, affidandosi alla capacità gestionale di un rumoroso emigrante pappone siculo, pronto ad attenderlo in terra russa.
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Appena sufficiente il primo episodio con una trama più credibile rispetto alla seconda parte del film (seppure con evidenti pecche), dove si vede un buon Castellitto interpretare un decano del contrabbando di autovetture di lusso al suo ultimo viaggio prima della pensione, e uno scapestrato Scamarcio a raccoglierne l'eredità professionale. Si attende una scossa, che pur con colpo di scena finale, non arriva mai.
Poi un Verdone quasi ridicolo nella mimica, rappresenta un dentista affermato alle prese con i demoni di una vita privata fatta di depressione ed ansiolitici, che cerca un personale riscatto a San Pietroburgo, in occasione di un convegno. Un suo collega lo convince, prima della partenza, a cercare di lenire le proprie sofferenze grazie alle gioie del sesso a pagamento, affidandosi alla capacità gestionale di un rumoroso emigrante pappone siculo, pronto ad attenderlo in terra russa.
Qui la trama dovrebbe vivere di luce propria con il contrasto tra lo sbilenco pragmatismo del professionista affermato ed il "genio" e sregolatezza del suo angelo custode, ma il tutto si risolve in qualche gag da cinepanettone, ed un finale banale oltre che eufimisticamente poco credibile, ma soprattutto sconsigliato ai diabetici.
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giovanni
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giovedì 22 maggio 2008
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nel film c'è dario bandiera
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Il co-protagonista con Verdone nell'episodio è Dario Bandiera! almeno, così ho sentito dire!Un fenomeno
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