val 52
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giovedì 2 aprile 2009
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grande abatantuono
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Ha retto l'intero film interpretando una serie di personaggi esilaranti, bravo anche Buccirosso
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inzaghinho
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giovedì 2 aprile 2009
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bravissimi
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Una bella commedia che fa anche una bella critica alla società di oggi.
Bravi i protagonisti
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manfredi 4ever
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giovedì 2 aprile 2009
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non è un film comico
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Chi spera di vedere una commedia da cinepanettone si sbaglia di grosso.
I nuovi mostri fotografano la nuova Italia, anche se nuova proprio non è visto che a distanza di anni i mostri sono sempre quelli per di più peggiorati.
Questo film ha il merito di non far ridere per forza e di far rifletter tantissimo.
Ma i capitoli di Risi, Monicelli e Scola erano tutta un'altra cosa !!!
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mrjones
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giovedì 2 aprile 2009
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film senza identità
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Questo film tratta dei difetti e della mentalità degli italiani a tutti i livelli sociali senza però riuscire a conquistare mai lo spettatore.Ci troviamo di fronte ad un film che non ha una vera identità.Non è un film comico,nonostanza gli interpreti,poichè le battute e i vari episodi non riescono quasi mai a far sorridere veramente,e non è neppure un film che tratta l'argomento in maniera seria e impegnata.
Il risultato finale è il lasciare lo spettatore con il rammarico per non aver optato per un altro film.
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ciccio capozzi
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lunedì 30 marzo 2009
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i figli dei mostri generano mostriciattoli
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“I MOSTRI OGGI” di ENRICO OLDOINI; ITA, 09. Sono17 episodi narrati con piglio veloce e senza siparietti di sorta. Tutti ambientati in grandi città italiane; e tutti aventi di mira comportamenti ipocriti tipici dei nostri giorni in tutti gli ambienti sociali, e da diverse provenienze regionali. Il titolo si rifà esplicitamente al capolavoro di Dino Risi del 63, che ebbe una specie di remake di Risi e altri registi (E.Scola; M.Monicelli) nel 77. Il dato singolare dell’oggi è che sono i figli degli sceneggiatori di quei film ad essere stati qui impegnati: Silvia Scola, figlia del grande Ettore, e Giacomo Scarpelli, figlio di Furio che con Age componeva una della più efficienti coppie di scrittura italiane.
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“I MOSTRI OGGI” di ENRICO OLDOINI; ITA, 09. Sono17 episodi narrati con piglio veloce e senza siparietti di sorta. Tutti ambientati in grandi città italiane; e tutti aventi di mira comportamenti ipocriti tipici dei nostri giorni in tutti gli ambienti sociali, e da diverse provenienze regionali. Il titolo si rifà esplicitamente al capolavoro di Dino Risi del 63, che ebbe una specie di remake di Risi e altri registi (E.Scola; M.Monicelli) nel 77. Il dato singolare dell’oggi è che sono i figli degli sceneggiatori di quei film ad essere stati qui impegnati: Silvia Scola, figlia del grande Ettore, e Giacomo Scarpelli, figlio di Furio che con Age componeva una della più efficienti coppie di scrittura italiane. Parentopoli anche nel cinema? La risposta non può che essere ambigua. In parte si: ma quasi in forma inerziale. Poi, subentra il talento: hai voglia di essere figlio di, se non vali, o fai cose che non incassano, di fatto scompari. Qui è il caso di dire che non sono giovani di primo pelo, tutti e due hanno già dato numerose prove di talento nella scrittura. E si vede anche in questo film, pur se in modi discontinui. E ciò dal fatto che, data l’estrema segmentazione narrativa del film, è proprio l’efficacia dell’idea di base che fa funzionare o meno l’episodio, al cui stile di scrittura ideativa la regia si adegua con sciolta agilità, perché Oldoini è un veterano di lungo corso, di seria e solida professionalità. Tra gli episodi a convincermi di più c’è stato “La testa a posto”, dove la ragazza decide di abbandonare il lavoro per amore, lasciando la famiglia in ristrettezze, perché il suo era l’unico stipendio di casa: esso è giocato con abilità sulla lotta tra dignità/autocommiserazione che è gestualizzata con finezza e divertente follia da Buccirosso, il padre. Poi, capiamo che lavoro era…Riuscito, nella sua squallida cattiveria, ma narrato con asciutta compattezza, è stato “Unico grande amore”, che ha come perno una sedia a rotelle sottratta ad una handicappata, grazie ad un atroce inganno. Poi c’è “Povero Ghigo”, che smaschera l’avidità senza scrupoli di un attore tv di successo: qui Abatantuono è addirittura surreale. Lo stesso fa coppia con Buccirosso, che gli tiene bene botta, nei dialoghi di “Accogliamoli”. Poi la Ferilli mostra cattiveria di mamma in “Cuore di mamma”, e, in generale, si caratterizza con ritmi spiritosi di presenza in altri episodi. Altri episodi, quelli con la pur brava Finocchiaro, mi hanno convinto di meno. Non so se questo film sarà ricordato come una summa delle storture comportamentali medie italiane attuali: ad es., manca del tutto la politica. Ma una qualche forma di visione unitaria negativa, che riflette in modi adeguati alla complessità della nostra realtà, emerge.
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theillusionist1983
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lunedì 30 marzo 2009
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lasciate perdere il titolo
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Se lo si paragona ai capolavori precedenti è logico che non c'è storia, tuttavia se non si chiamasse "I mostri oggi" potrebbe essere tranquillamente preso per quello che è, un film comico, come ne sono stati fatti tanti negli utlimi anni, forse ad un livello anché superiore, ideale per passare un'oretta e mezza sorridendo e niente di più.
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aletico
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lunedì 30 marzo 2009
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'na merda
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Una grandissima cacata: il capolavoro del grande Dino Risi non ha NULLA a che fare con questa cosa (non si può parlare di film) ignobile. Già I nuovi mostri di Monicelli, Risi e Scola era nettamente inferiore al prototipo, però almeno c'erano alcuni episodi molto riusciti lo stesso: nei Mostri oggi 2-3 episodi sono anche carini, ma il resto è proprio da buttare. La VERA commedia all'italiana è morta più di trent'anni fa col Borghese piccolo piccolo di Monicelli: non si dovrebbe tentare un inutile resurrezione del genere più popolare del nostro cinema con simili fetenzie.
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lucio
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domenica 29 marzo 2009
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imbarazzante
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un filmetto degno del peggior bagaglino. Abbatantuono ormai è finito, il film non fa ridere quasi mai, Oldoini dovrebbe andare in pensione. Se non avete più idee è inutile cercare di rifare film di successo. Vergogna.
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rexem
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domenica 29 marzo 2009
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oldoini ladro
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Il film è scandaloso, non merita nemmeno un centesimo esclusi uno o due episodi!!! Oldoini dopo la fidanzata di papà e quest'ultimo film, cambia mestiere perchè se continui così ti arresteranno per truffa!!!
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manfredi 4ever
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venerdì 27 marzo 2009
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i mostri del 2000
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Passano gli anni ma loro son sempre vigili, pronti a colpire: ritornano dopo più di trent'anni I mostri, rivisti e modernizzati anche se a distanza di tempo non è che siano cambiati.
Enrico Oldoini dirige il terzo capitolo di una saga portata al successo da grandi menti quali Age e Scarpelli, Dino Risi, Mario Monicelli ed Ettore Scola ed interpretata magistralmente da attori del calibro di Ugo Tognazzi, Vittorio Gassman e Alberto Sordi (tre fra i più grandi in assoluto che il nostro cinema possa vantare.
Rispetto ai precedenti, I mostri oggi appare più povero di sceneggiatura e nemmeno paragonabile ai suoi avi ma nonostante ciò a me è piaciuto molto e le sue tre stelle le merita.
Il cast è stato scelto molto bene, Abatantuono, Bisio, Panariello e Buccirosso era il meglio che si poteva t
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Passano gli anni ma loro son sempre vigili, pronti a colpire: ritornano dopo più di trent'anni I mostri, rivisti e modernizzati anche se a distanza di tempo non è che siano cambiati.
Enrico Oldoini dirige il terzo capitolo di una saga portata al successo da grandi menti quali Age e Scarpelli, Dino Risi, Mario Monicelli ed Ettore Scola ed interpretata magistralmente da attori del calibro di Ugo Tognazzi, Vittorio Gassman e Alberto Sordi (tre fra i più grandi in assoluto che il nostro cinema possa vantare.
Rispetto ai precedenti, I mostri oggi appare più povero di sceneggiatura e nemmeno paragonabile ai suoi avi ma nonostante ciò a me è piaciuto molto e le sue tre stelle le merita.
Il cast è stato scelto molto bene, Abatantuono, Bisio, Panariello e Buccirosso era il meglio che si poteva trovare, in giro, escluso tutti coloro i quali non avrebbero mai accettato tale progetto come Verdone, non c'era molta scelta
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