Riflessi di paura

veramente un gran film,già con l'inizio ti mette davanti a scene piuttosto crude(per stomachi di ferro,altro che anthony hopkins in hannibal con quel cervello!!!)ti tiene in suspence abbastanza da far scorrere il film velocemente con attimi che ti lasciano inpietrito...splendida l'interpretrazione del protagonista...bel film horror,da vedere sia per l'idea un pò innovativa che per i colpi di scena che si fanno aspettare bene attaccati alla sedia!!il finale forse un pò scontato...

Mirrors terzo film di Aja conferma l' abilità registica del giovane francese,il film è il remake di un film sud coreano,ma a mio parere riesce a migliorare quello che era un mdiocre film, geniale l'aggiunta dell' acqua come superficie riflettente,il film viene leggermente penalizzato dalla prima parte un po lenta e con poca tensione ma si riscatta ocn trovate che faranno saltare sulla sedia...la colonna sonora è perfettamente incalzante e gli effetti speciali sono davvero fantastici,consiglio a tutti i fan dell' horror di spendere tempo (e soldi) per vedere il nuovo film di Aja che si stà già preparando per regalarci un nuovo film sperando che riesca a eguagliare le sue altre produzioni

NN l'ho capito,c'è qualcuno che mi aiuti a capirlo?,grazie!!!

Ho visto il film ieri sera e devo dire che non mi è dispiaciuto affatto; è ricco di suspence, credo che l' interpretazione di Kiefer Sutherland sia davvero magistrale ed il bello è che la trama del film ti tiene in sospeso fino all'ultimo, soprattutto nell' ultime scena! Lo consiglio a chi cerca forti emozioni.

2 film allo specchio, simmetricamente divergenti, ma che ricombaciano nel finale. Il film coreano ispiratore aveva un impianto classico da lento ed intricato poliziesco, turbato da fantasmi asiatici, con curiose citazioni di arte pittorica occidentale. Aja cambia registro: la componente psichiatrica prende il posto dell'indagine di polizia ed il film, diventa silenzioso, confuso e schizoide come i suoi potagonisti, il supermercato diventa un'ossessione piu' che la scena del film, mentre gli specchi stanno sempre li' a guardare. Proprio agli specchi ed ai loro riflessi, Aja da maggior ruolo scenografico, senza pero' riuscire e sfruttare l'idea fino in fondo, anzi sprecandola banalmente in piu' di una prevedibile sequenza. [+]

2 film allo specchio, simmetricamente divergenti, ma che ricombaciano nel finale. Il film coreano ispiratore aveva un impianto classico da lento ed intricato poliziesco, turbato da fantasmi asiatici, con curiose citazioni di arte pittorica occidentale. Aja cambia registro: la componente psichiatrica prende il posto dell'indagine di polizia ed il film, diventa silenzioso, confuso e schizoide come i suoi potagonisti, il supermercato diventa un'ossessione piu' che la scena del film, mentre gli specchi stanno sempre li' a guardare. Proprio agli specchi ed ai loro riflessi, Aja da maggior ruolo scenografico, senza pero' riuscire e sfruttare l'idea fino in fondo, anzi sprecandola banalmente in piu' di una prevedibile sequenza. Se il film all'inizio accompagna lo spettatore attraverso riflessi sinistri, poi scivola troppo semplicisticamente in un'azione frenetica. Invece che risolversi in giochi di riflessi, il film e' giocato tutto tra irrazionali farneticazioni psichiatrico-religiose e un'azione all'ultimo secondo. Tutti presenti i convenzionali elementi che caratterizzano i film di genere hollywoodiani, bambini e amanti incluse, molto poco inquietanti quanto convenzionali, con risultati piuttosto grotteschi ("annegare in una pozzanghera"). Solo nell'ultima sequenza Aja ritrova per pochi secondi l'equilibrio di musica ed immagine che l'aveva contraddstinto nella sua opera-prima (Haute Tension), ma improvvisi scorrono i titoli di coda. Questa riedizione del film porta l'inconfondibile firma del regista francese in 2 sequenze gore, proposte con sconvolgenti dettaggli gratuiti e completamente fuori contesto.(Una stella in piu' al film coreano). [-]

beh k dire semplicemente stupendpo nn posso descriverlo in altro modo un vero capolavoro