evildevin87
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domenica 15 febbraio 2015
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il troppo stroppia
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Ne ho sentito parlare molto di questo film, e molti lo descrivevano come pesantissimo, estremo, atroce, il film più crudele della storia, ecc... pochi giorni fa mi sono finalmente deciso a vederlo.
Beh, in effetti estremo lo è. Ma il punto è questo: lo è troppo. E quando una cosa supera un certo limite rischia di sfociare nel pacchiano e nel non lasciare granchè. Si spinge troppo il pedale della violenza, del sangue, delle urla straziate e del sadismo e paradossalmente quando queste caratteristiche vengono oltremodo estremizzate risultano solo noiose e lo spettatore non riesce a esservi partecipe. Il risultato è soltanto un sadico e malato spettacolo in cui gli orrori non riescono a suscitare nulla nello spettatore da quanto sono portati all'eccesso, dunque più una sensazione di noia e di pensare "ok va bene, ma andiamo avanti!".
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Ne ho sentito parlare molto di questo film, e molti lo descrivevano come pesantissimo, estremo, atroce, il film più crudele della storia, ecc... pochi giorni fa mi sono finalmente deciso a vederlo.
Beh, in effetti estremo lo è. Ma il punto è questo: lo è troppo. E quando una cosa supera un certo limite rischia di sfociare nel pacchiano e nel non lasciare granchè. Si spinge troppo il pedale della violenza, del sangue, delle urla straziate e del sadismo e paradossalmente quando queste caratteristiche vengono oltremodo estremizzate risultano solo noiose e lo spettatore non riesce a esservi partecipe. Il risultato è soltanto un sadico e malato spettacolo in cui gli orrori non riescono a suscitare nulla nello spettatore da quanto sono portati all'eccesso, dunque più una sensazione di noia e di pensare "ok va bene, ma andiamo avanti!". E parliamo poi dell'idea che sta alla base del film: un'associazione segreta rapisce giovani ragazze per seviziarle e farle soffrire al fine di scovare i pochi martiri del mondo e scoprire cosa c'è dopo la morte grazie alle testimonianze che daranno questi ultimi, che vedranno l'aldilà nel momento in cui saranno in bilico tra il nostro mondo e quello dei morti.
Beh, a parte il fatto che non mi capacito del perchè nessuno si sia preso la briga di spiegare a chi ha avuto questa "brillante" idea che un martire è uno che SCEGLIE di immolarsi e/o soffrire per una causa e non COSTRETTO contro la sua volontà, lo sviluppo e le conclusioni di tutto questo circo dell'assurdo lasciano alla fine una sola domanda: E QUINDI!? Perchè poi alla fine di tutto la ragazza rapita svelerà cosa ha visto bisbigliandolo nell'orecchio a una donna che sta ai vertici dell'associazione, ma quest'ultima quando sarà l'ora di dire tutto quanto si sparerà un colpo di pistola in bocca. Mi chiedo, ma chi ha fatto 'sta roba ha avuto il coraggio di far vedere urla e torture per tutto il film, perchè non avere il coraggio di svelare qualcosa, di fare la coraggiosa scelta di dare un'interessante visione personale, magari artistica, di quello che c'è dopo la morte? Per me questo sarebbe stato un passo che avrebbe potuto rendere questo un ottimo film horror dopo anni che vediamo solo prodotti al massimo buoni e nulla di più, che magari avrebbe riportato il suddetto genere a livelli un po' più alti di adesso.
E invece nulla da fare: il film alla fine risulta una sconclusionata messa in scena di violenza gratuita portata così all'eccesso da stuccare anche chi magari si accontenta, in film di questo tipo, di vedere solo quella e tutto portato avanti da una sceneggiatura scadente e zoppicante. Di contro comunque è una pellicola confezionata benissimo, con un'ottima fotografia, una buona regia, delle interpretazioni molto buone e delle musiche e un sonoro estremamente calzanti. Due stelle e non una giusto per quest'ultimo punto.
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dandy
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martedì 6 novembre 2018
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un martirio in svariati sensi.
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Film scandalo del 2008,prodotto con molte difficoltà e girato in Canada.Il regista si ispira ad un'infinità di cose(Bataille,Joel Peter Witkin)e sa sfruttare piuttosto bene il budget misero(2 milioni di euro).Visivamente parlando ci sono alcuni momenti veramente raggelanti(il massacro iniziale,il ritrovamento della vittima).Il cast è terrificante,e la storia sa rilanciarsi con innegabile abilità,dopo una prima parte apparentemente banale nei suoi eccessi horrorifici all'americana.Ma dal momento in cui la verità viene a galla,il tutto prende una piega banale,tra torture insensate e ripetitive e dialoghi pretenziosi e ridondanti su ciò che riguarda il titolo.
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Film scandalo del 2008,prodotto con molte difficoltà e girato in Canada.Il regista si ispira ad un'infinità di cose(Bataille,Joel Peter Witkin)e sa sfruttare piuttosto bene il budget misero(2 milioni di euro).Visivamente parlando ci sono alcuni momenti veramente raggelanti(il massacro iniziale,il ritrovamento della vittima).Il cast è terrificante,e la storia sa rilanciarsi con innegabile abilità,dopo una prima parte apparentemente banale nei suoi eccessi horrorifici all'americana.Ma dal momento in cui la verità viene a galla,il tutto prende una piega banale,tra torture insensate e ripetitive e dialoghi pretenziosi e ridondanti su ciò che riguarda il titolo.Non si sa praticamente niente sui cattivi,e il finale sa di espediente facile.Inoltre nel complesso c'è una bella mancanza di logica e verosimiglianza.Ciò che succede alle protagoniste(l'ultimo supplizio per dirne una) è decisamente troppo oltre l'umana sopportazione per poter sopravvivere.E perchè Lucie fa tutto fuorchè l'unica cosa che farebbe chiunque ossia svignarsela e avvertire chi di dovere dopo aver scoperto la verità?Da confrontare con "A serbian film".Disturbante senza dubbio,ma non il capolavoro che si dice.Diventato molto presto famoso in tutto il mondo,dopo le ovvie polemiche in patria,dove ha subito il divieto ma solo per un pò.
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aratos
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lunedì 18 ottobre 2010
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esagerato e perverso orrore splatter
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Che si possa trovare interessante un film del genere non lo metto in dubbio.. Questione di gusti. Ma non vedo che mente possa concepire guardando questo film un "archetipo" che porti a crederlo come "film dai grossi significati", come se fosse sensato o possibile da motivare quello che si vede qui.
Una ragazza che entra in una casa e interrompe il tranquillo pranzo di una normale famiglia benestante.. Il padre apre la porta e viene freddato con un colpo di fucile a canne mozze in pieno petto. Pochi secondi dopo lo stesso destino tocca alla madre, ancor prima che potesse permettersi di implorare pietà. Ora l'assassina si trova a tu per tu con il figlio, che disperato e tremante supplica la potenziale assassina.
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Che si possa trovare interessante un film del genere non lo metto in dubbio.. Questione di gusti. Ma non vedo che mente possa concepire guardando questo film un "archetipo" che porti a crederlo come "film dai grossi significati", come se fosse sensato o possibile da motivare quello che si vede qui.
Una ragazza che entra in una casa e interrompe il tranquillo pranzo di una normale famiglia benestante.. Il padre apre la porta e viene freddato con un colpo di fucile a canne mozze in pieno petto. Pochi secondi dopo lo stesso destino tocca alla madre, ancor prima che potesse permettersi di implorare pietà. Ora l'assassina si trova a tu per tu con il figlio, che disperato e tremante supplica la potenziale assassina. Questa ci pensa per qualche secondo poi ammazza pure lui, quasi come se quel volto disperato non sfiorasse il suo animo iracondo e vendicativo.. Non paga, l'esecutrice entra nella camera dove sotto al letto s'era nascosta la figlia minorenne, e le spara da sopra, per poi finirla mentre fugge. Senza pietà, senza ritegno, senza batter minimamente ciglio nel veder fuggire gridando una innocua adolescente che di male non aveva fatto niente nella vita se non nascere, probabilmente portandosi sulle spalle le colpe dei genitori.. O forse nemmeno quelle, forse questa era semplicemente una pazzoide che aveva voglia di sterminare una famiglia.. In ogni caso la mente che ha potuto inventare una scena del genere ha qualcosa di particolarmente perverso nei propri piani.. E potete credermi più perverso di quello che vedrete da li a un'ora è difficile vederlo altrove.
Torture, massacri, esecuzioni, botte.. Una crudeltà disumana, squallore senza frontiere.. Ma ci può stare, è un film horror in fondo.. La cosa invece più assurda, più pazzesca e sconvolgente è che il tutto è inserito in un contesto che lo motiverebbe. Quale motivazione ci sarebbe dietro a una ragazza che viene rinchiusa, picchiata, denutrita e torturata per settimane fino all'ultima tappa, tra l'altro introdotta da un incredibile "va tutto bene, è quasi finita la sofferenza.." (frase tra l'altro detta con il tono di una madre che si rivolge alla figlia.. Figlia sfigurata in faccia e in corpo per le botte e le percosse Con occhi che ormai non esprimono niente se non l'abominevole vuoto d'animo di chi ha sofferto talmente tanto da non poter nemmeno sentir più la sofferenza).
E tutto questo, signore e signori, in questo film ha uno scopo.. Una MOTIVAZIONE.. Per quanto io rifletta sulla morale di questo film, la conclusione è sempre un'assurda crudeltà che mi rifiuto di credere sia stata una mente umana a concepire..
Da vedere perchè è unico, è troppo assurdo e crudele per essere pensabile.
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[+] motivazione non significa giustificazione
(di frangetta)
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zamia
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lunedì 3 settembre 2012
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ma il "torture porn" è cinema?
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Laugier ha infilato, nell'ordine: "Saint Ange", "Martyrs" e "The Tall Man".
Questi tre film, con storie completamente diverse tra loro, hanno tuttavia 2 punti in comune: il primo è che tutti e tre hanno una bella idea alla base, una storia intrigante; il secondo è che le protagoniste sono sempre donne e non se ne salva una.
Per quanto riguarda il primo punto, avere una buona idea non basta per fare un buon film; circa il secondo, dopo avere visto tutte e tre le pellicole,è mia personale opinione che qui, tra metafisica della sofferenza (come cifra stilistica e fil rouge delle opere)e ossessione piscotica grave, il confine sia molto nebuloso. A ciò aggiungendo un'osservazione non priva di importanza: tutte le protagoniste di tutti i film a un certo punto tendono ad avere il viso devastato (nasi rotti, ferite varie, volti mostruosi a più livelli).
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Laugier ha infilato, nell'ordine: "Saint Ange", "Martyrs" e "The Tall Man".
Questi tre film, con storie completamente diverse tra loro, hanno tuttavia 2 punti in comune: il primo è che tutti e tre hanno una bella idea alla base, una storia intrigante; il secondo è che le protagoniste sono sempre donne e non se ne salva una.
Per quanto riguarda il primo punto, avere una buona idea non basta per fare un buon film; circa il secondo, dopo avere visto tutte e tre le pellicole,è mia personale opinione che qui, tra metafisica della sofferenza (come cifra stilistica e fil rouge delle opere)e ossessione piscotica grave, il confine sia molto nebuloso. A ciò aggiungendo un'osservazione non priva di importanza: tutte le protagoniste di tutti i film a un certo punto tendono ad avere il viso devastato (nasi rotti, ferite varie, volti mostruosi a più livelli).
"Martyrs", a parere di chi scrive, è un film francese: ottima realizzazione, intesa come fotografia/scenografia/regia/tempi scenici ecc., ma di sostanza molto poco. E, di fatto, il genere battezzato "torture porn", soffre quasi sempre di una mancanza fisiologica di contenuto.Perchè lo scopo è quello molto semplice di mostrare un bagno inaudito di sangue e scene di violenza senza fine.
Il film è disturbante, fastidioso e violento, senza approfondimento psicologico di nessun personaggio (che, nel "torture porn", è tutt'altro che obbligatorio, ma se hai le velleità artistiche di Laugier...).
Alla fine della visione, quel che resta è la sensazione di aver visto una cosa abbastanza disgustosa, inquietante e triste senza che ci sia una qualche giustificazione logica. Ovvero, se uno potesse sapere in anticipo come si dipana questo film, NON LO GUARDEREBBE.
Tuttavia, bisogna ammettere che la pellicola deve pur toccare qualche tasto nascosto nel pubblico: rimane altrimenti inspiegabile il successo di un film che, ripetiamo, è talmente disturbante che nessuna persona in possesso delle facoltà mentali sceglierebbe di vederlo due volte.
A chi dovesse comunque scegliere di vederlo, suggerisco di guardare, in rapida successione, quello che è uno dei più bei film di Croneberg, "Videodrome", nel quale si trova una spiegazione sul perchè film come "Martyrs" vengano apprezzati.
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(di paolo salvaro)
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