paolo ciarpaglini
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lunedì 17 marzo 2008
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si riposi pamela.. ha l'aria stanca !
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Jason Bourne è tornato. Ad attenderlo, la risposta a tutte le domande che si è posto, durante gli ultimi tre anni, e che sono costate la vita a Marie. Ma questa volta non è solo, e la posta in gioco, ancora più alta. Jason (un perfetto Matt Damon, come sempre), aveva chiuso i conti con la fallimentare operazione Tredstone, ma adesso è perseguitato da un nemico ancora più temibile. Vosen (David Strathairn), è a capo infatti dell'organizzazione da cui tutto ha preso origine. Al di sopra della C.I.A. stessa. Ma Pamela Landy questa volta non ci stà. Bourne non rappresenta ormai più una minaccia, e si oppone alla sua 'terminazione'. Scopre anzi, che tre anni prima, se pur presentatosi volontariamente, Bourne è divenuto una macchina perfetta, ma non al servizio della sicurezza americana, come promesso.
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Jason Bourne è tornato. Ad attenderlo, la risposta a tutte le domande che si è posto, durante gli ultimi tre anni, e che sono costate la vita a Marie. Ma questa volta non è solo, e la posta in gioco, ancora più alta. Jason (un perfetto Matt Damon, come sempre), aveva chiuso i conti con la fallimentare operazione Tredstone, ma adesso è perseguitato da un nemico ancora più temibile. Vosen (David Strathairn), è a capo infatti dell'organizzazione da cui tutto ha preso origine. Al di sopra della C.I.A. stessa. Ma Pamela Landy questa volta non ci stà. Bourne non rappresenta ormai più una minaccia, e si oppone alla sua 'terminazione'. Scopre anzi, che tre anni prima, se pur presentatosi volontariamente, Bourne è divenuto una macchina perfetta, ma non al servizio della sicurezza americana, come promesso. Ma un killer, il migliore, per scopi principalmente politici. Anche la bella Nichy Parsons (Julia Stiles), addetta alla logistica nel programma Tredstone si schiera al suo fianco. Anzi scopriremo assieme a Bourne, che precedentemente c'era stato del tenero fra i due. Jason è braccato oltre ogni limite, quasi oltre le sue capacità, oserei dire sovrumane, di resistenza ed abilità. E saranno proprio queste doti, unite all'aiuto trovato in Pamela e Nichy, che lo aiuteranno a far luce sulla torbida storia. Verranno tutti arrestati, mentre noi assistiamo alla fine di Bourne nelle acque dell'East River..?, nemmeno per sogno. Davanti ad una televisione in un fast food infatti, dove Nichy stà mangiando, in apprensione per la vita di Jason, apprendiamo che da pluricercato, bourne è praticamente divenuto un'eroe. ".. precipitato da un decimo piano, il corpo di Jason Bourne, non è stato ancora ritrovato dopo tre giorni di ricerche...!!. Si accende un sorriso sul bellissimo volto della Stiles, mentre bourne scompare a nuoto nelle scurissime acque del fiume. Un mito, più credibile di Neo, anni luce avanti a Bond. Un desiderio, se posso esprimerlo; in Italia sarebbero sufficenti una decina di 'soggetti' come lui, e tanti saluti ai temuti boss e affiliati, della malavita. Chissà che un giorno, mentre siete seduti non vi giunga una telefonata. " sì... con chì pallo..?", "sono Bourne. Stò venendo a prenderti!". Daaa..da.. da-dadada... daaaa ..da..da..da-daaaaa... "Mitico"
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carlo
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giovedì 13 marzo 2008
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pensavo meglio
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Oltre ad essere un film di totale azione, non dice altro. Telecamera troppo mossa, ci sono altri modi meno fastidiosi per creare ritmo. Continue rincorse ad intuito ( quello che rincorre e' come se sapesse sempre da che parte e' fuggita la preda....radar nel cervello? )
Terzo film della trilogia, dovete vederlo SOLO dopo aver visto gli altri 2 ( io non me li ricordavo piu'..)
Insomma, come poliziesco/thriller/intrighi c'e' di meglio.
Come film d'azione c'e' di meglio.
Accettabile
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baldo
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martedì 4 marzo 2008
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il girno dello sciacalo?ki lo sà.
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Il flm va visto almeno un paio di volte perchè altrimenti non si riuscirebbe a capire cosa vuole dire.Il film è probabilmente uno dei tanti film di azione "vendicativa":lui che non si ricordaa il passato ma sa che si vuole vendicare di determinate persone.Il film è ben fatto,vuoi perchè recita Matt Damon,ma anche perchè nel contesto cinematografico l' unione tra pedinazione unita a momenti di azione molto intensa.Il mix è molto buono come già detto ma la cosa più importante per un buon regista è riuscire a coinvolgere il pubblico nella trama del film.Il regista ci è riuscito ma non deve osare facendo più di 3 o 4 film.Se a uno piace il genere deve vedere il film anche per vedere fino a che punto si può spingere un regista come Matt Damon in una serie di film fortunata come questa.
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doc
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lunedì 3 marzo 2008
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eccezionale
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Uno dei migliori film degli ultimi anni (Come i due precedenti)
[+] ma.........
(di lori)
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ewil
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giovedì 28 febbraio 2008
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il ritorno dello sciacallo?????
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Non sò chi di voi ha letto il libro di Ludlum "il ritorno dello sciacallo", considerando che avevano tagliato le scene del "famigerato terrorista" non capisco perchè si sia voluto, per forza, introdurre questo inutile titolo.
Ho tutta la biblogafia di Ludlum e sinceramente è un grande, ha una elevatissima meticolosità nei dettagli che nel film per ovvie ragioni di tempo non vengono neppure prese in considerazione.
Tuttavia è una serie cinematografica è spettacolare e non ha nulla a che vedere con l'agente 007 come alcuni sostengono.
Non penso proprio che sia l'ultimo film della saga, ci sono ancora punti in sospeso e nella serie di Robert Ludlum ci sono ancora due ultimi libri.
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r o s e l l o
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mercoledì 27 febbraio 2008
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sono tutti uguali.
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IL CATTIVO CHE USA LE ISTITUZIONI PER SCOPI PERSONALI.
LE ISTITUZIONI CHE NON HANNO SENSO SE NON SERVONO A SUPPORTARE UN IDIOTA.
IL BUONO SI SALVA PER LASCIAR INTRAVEDERE UN PROSSIMO SEGUITO.
SONO TUTTI UGUALI.
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piernelweb
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domenica 24 febbraio 2008
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adrenalinico bourne
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Capitolo finale per la trilogia del fuggitivo agente Cia Jason Bourne, ancora alla ricerca della sua vera identità e braccato del suo ignoto passato. Greengrass che aveva diretto anche "The Bourne Supremacy" (e reduce dall'ottimo "United 93") spinge la narrazione su ritmi forsennati; riprese con camera in spalla e montaggio frenetico per non lasciare respiro allo spettatore. Ma a differenza dell'ultimo cinema di Michael Mann (al quale il regista chiaramente si ispira) mancano le variazioni e gli squarci che fanno la differenza: il ritmo tambureggiante finisce con inspidire i personaggi e i dialoghi ridotti all'osso sono troppo spesso imbarazzanti (ascoltate le battute tra Joan Allen e David Strathairn).
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Capitolo finale per la trilogia del fuggitivo agente Cia Jason Bourne, ancora alla ricerca della sua vera identità e braccato del suo ignoto passato. Greengrass che aveva diretto anche "The Bourne Supremacy" (e reduce dall'ottimo "United 93") spinge la narrazione su ritmi forsennati; riprese con camera in spalla e montaggio frenetico per non lasciare respiro allo spettatore. Ma a differenza dell'ultimo cinema di Michael Mann (al quale il regista chiaramente si ispira) mancano le variazioni e gli squarci che fanno la differenza: il ritmo tambureggiante finisce con inspidire i personaggi e i dialoghi ridotti all'osso sono troppo spesso imbarazzanti (ascoltate le battute tra Joan Allen e David Strathairn). Per fortuna, che Greengrass, pur limitato dal target della produzione, ci mostra il suo talento action in uno degli inseguimenti più spettaccolari che il cinema recente ricordi: la lunga sequenza sui tetti di Tangeri vale da sola ben più del prezzo del biglietto. E' il grande sussulto di un film di maniera, diretto con precisione e con grande dispendio di mezzi, che corre senza mai riuscire ad affascinare e a interrogarsi come vorrebbe su chi sia veramente il protagonista. E nemmeno il sospirato finale concede le soddisfazioni dovute. Buono per gli amanti del genere; innocuo per tutti gli altri.
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fvdgg
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sabato 2 febbraio 2008
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il ritorno
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Il titolo è "Il ritorno dello sciacallo" non il giorno!
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maryluu
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lunedì 14 gennaio 2008
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ottimo film
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Davvero un ottimo film... A parte le interpretazioni davvero eccellenti e le tecnologie innovatissime, la cosa che colpisce è che nonostante sia già il terzo della serie non annoia affatto come di solito i sequel di qualsiasi altro film. Matt Damon è nel personaggio, quanto per fascino, quanto per muscoli e quanto per profondità. Le ambientazioni varie, quasi tutto il mondo, rendono il film interessante, dandoci la possibilità di passare in un attimo da New York a Madrid, al Marocco, all'Italia... insomma un film decisamente ben fatto. L'unico neo, a mio avviso, sono delle scene troppo lunghe in cui nel tentativo di aumentare la suspence la riducono del tutto, come se il colpo di scena non arrivi perfettamente al momento giusto ma quando lo spettatore si è già rigirato più volte sulla sedia ( come la scena sui tetti in Marocco, decisamente interessante ma troppo lunga) e quindi distraendosi perde il gusto dell'intera scena.
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Davvero un ottimo film... A parte le interpretazioni davvero eccellenti e le tecnologie innovatissime, la cosa che colpisce è che nonostante sia già il terzo della serie non annoia affatto come di solito i sequel di qualsiasi altro film. Matt Damon è nel personaggio, quanto per fascino, quanto per muscoli e quanto per profondità. Le ambientazioni varie, quasi tutto il mondo, rendono il film interessante, dandoci la possibilità di passare in un attimo da New York a Madrid, al Marocco, all'Italia... insomma un film decisamente ben fatto. L'unico neo, a mio avviso, sono delle scene troppo lunghe in cui nel tentativo di aumentare la suspence la riducono del tutto, come se il colpo di scena non arrivi perfettamente al momento giusto ma quando lo spettatore si è già rigirato più volte sulla sedia ( come la scena sui tetti in Marocco, decisamente interessante ma troppo lunga) e quindi distraendosi perde il gusto dell'intera scena. Il mio giudizio nel complesso è comunque molto positivo!
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raffaele palazzo
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martedì 8 gennaio 2008
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bourne ultimatum
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Terzo ed ultimo capitolo della saga americano-tedesca di spionaggio che è riuscita ad avere un notevole successo e regalando un personaggio come quello di Jason Bourne un altro perfetto 007 dal carattere più duro e silenzioso.
Al timone c’è di nuovo Paul Greengrass che aveva diretto “The Bourne Supremacy” e che in questo caso riesce a mantenere l’equilibrio con gli altri capitoli anche se con qualche marcia in più rispetto al precedente e mette finalmente tutte le carte in tavola sul passato di Bourne sulle sue origini e sulla sua scelta volontaria di diventare una spia e quindi al soldo del governo un assassino spaesato.
Matt Dammon con una faccia stanca e provata si rimette in gioco portando sempre il personaggio ad avere una conoscenza della geografia e dei mezzi assolutamente fuori dall’ordinario e ancora più pompati che nei precedenti capitoli.
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Terzo ed ultimo capitolo della saga americano-tedesca di spionaggio che è riuscita ad avere un notevole successo e regalando un personaggio come quello di Jason Bourne un altro perfetto 007 dal carattere più duro e silenzioso.
Al timone c’è di nuovo Paul Greengrass che aveva diretto “The Bourne Supremacy” e che in questo caso riesce a mantenere l’equilibrio con gli altri capitoli anche se con qualche marcia in più rispetto al precedente e mette finalmente tutte le carte in tavola sul passato di Bourne sulle sue origini e sulla sua scelta volontaria di diventare una spia e quindi al soldo del governo un assassino spaesato.
Matt Dammon con una faccia stanca e provata si rimette in gioco portando sempre il personaggio ad avere una conoscenza della geografia e dei mezzi assolutamente fuori dall’ordinario e ancora più pompati che nei precedenti capitoli.
Gli altri sono Paddy Considine, Edgar Ramirez, Julia Stiles, David Strathairn, Joasn Allen e Dan Fredenburgh
Il ritmo è ottimo così come lo stile e il pacchetto delle scene d’azione originali e mozzafiato.
Tra le location, Londra,Tangeri,Mosca,New York e Madrid spicca anche una fugace Torino in particolare in un bar di P.zza Vittorio dove ha quasi inizio il film.
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