L'amore ai tempi del colera

FILM,AMBIENTATO IN BELLISSIMI LUOGHI..CON GRANDISSIMI ATTORI..MA TROPPO MONOTONO . L INIZIO è LA FINE COINVOLGONO IL PUBBLICO, MA LA VITA DEL FLORENTINO ARIZA TROPPO DETTAGLIATA E NOIOSA.

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Realismo magico”! Con tale ossimoro si definisce la produzione letteraria di Gabriel Garcia Marquez, perché nei suoi scritti razionalità e sentimento, vita e morte si intersecano e diventano inestricabili a volte, facce della stessa medaglia. Questo assunto della filosofia marqueziana non è stato tradito dal film tratto dall’omonimo romanzo, seppure il regista Mike Newell sia inglese, quindi lontano dal “sentire” dello scrittore colombiano. Come in “Cent’anni di solitudine”, vita e morte s’inseguono: in un ambiente dove i colori della natura sono un inno alla vita, dove morire è facile (“il colera ti prende quando meno te lo aspetti”); a Cartagena i contrasti convivono: passionalità e spiritualità, bontà e arroganza, ingenuità e cinismo. [+]

Realismo magico”! Con tale ossimoro si definisce la produzione letteraria di Gabriel Garcia Marquez, perché nei suoi scritti razionalità e sentimento, vita e morte si intersecano e diventano inestricabili a volte, facce della stessa medaglia. Questo assunto della filosofia marqueziana non è stato tradito dal film tratto dall’omonimo romanzo, seppure il regista Mike Newell sia inglese, quindi lontano dal “sentire” dello scrittore colombiano. Come in “Cent’anni di solitudine”, vita e morte s’inseguono: in un ambiente dove i colori della natura sono un inno alla vita, dove morire è facile (“il colera ti prende quando meno te lo aspetti”); a Cartagena i contrasti convivono: passionalità e spiritualità, bontà e arroganza, ingenuità e cinismo. “L’amore ai tempi del colera” è un film sull’amore che diventa saggio filosofico sull’uomo e sulla sua teleologia. L’amore, come il colera, può annullarti, farti soffrire e morire; l’amore, se per ventura lo incontri, ti lacera, ti ottunde e ti può rendere folle. Esso non lascia la presa e il pensiero dell’altra anima domina la tua mente per mesi, per anni. Questo capita a Florentino Ariza (Bardem Javier) quando incontra lo sguardo di Fermina Doza (Giovanna Mezzogiorno) di cui si innamora perdutamente e a cui fa pervenire lettere in cui esprime il suo tracimante sentimento. Lei ricambia con la stessa intensità l’amore del giovane telegrafista ed entrambi provano sensazioni, insieme, dolorose e sublimi, sentite solo dai cuori gentili. Ma i due giovani non vivono in una dimensione metastorica, essi sono nella storia; si trovano inseriti in un contesto sociale e culturale con cui devono fare i conti. Così dovranno rinunciare ad amarsi e poco importa se entrambi lo desiderino immensamente. Doneranno ad altri il loro corpo, tante volte, senza amore, al buio, gli occhi chiusi, concedendosi all’istinto e alla passione, provando gioia effimera e amara. I due innamorati si incontreranno dopo cinquantuno anni nove mesi e quattro giorni, nel giorno in cui si officia il funerale del marito di lei (ancora amore e morte insieme), quando il tempo tiranno e impietoso ha già lasciato i suoi indelebili segni sui loro corpi. Le loro anime, tuttavia, pulsano ancora e, a dispetto degli anni e della loro canizie, si incontrano e si amano. A bordo di un battello da cui sono stati allontanati tutti i passeggeri, immersi in una sfolgorante natura, dondolati dalle placide acque del fiume, lontani da chi li giudica abietti e volgari, finalmente si amano. Nessuno si avvicinerà a loro perché hanno issato sul pennone più alto il drappo che segnala il colera a bordo. Moriranno amandosi e l’eterno gioco di vita e morte si ripete, ma da questo incontro sarà la vita a trionfare: “è la vita a non aver confini, non la morte!”, dice il protagonista di questo stupendo film tratto da un altrettanto stupendo romanzo. (A. P.) [-]

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no comment,non li merita...

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soldi buttati,imbarazzo in sala per così tanto clamore veramente per nulla.Film decisamente inutile.Pessima la Mezzogiorno,superbo Bardem.

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Bellissimo film,risveglia molti sentimenti!

[+] si? (di nina) [ - ] si?

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Esiste l’Amore, quello vero, quello con la A maiuscola, quello che dura una vita intera? E’ forse il più bel film del 2007, sicuramente da premio Oscar. La recitazione è superba, la musica è coinvolgente, la fotografia risveglia una antica memoria. Il film tocca le sue note più alte, vibranti, quando lui, l’uomo, riesce ad avere la sua amata, fisicamente. E poco importa se gli anni di entrambi sono più di settanta, se il seno di lei è cadente e la pelle del suo corpo porta i segni di una impietosa, quanto naturale, vecchiaia. La scena, sublimata dall’intensità di un amore vissuto e rincorso per oltre cinquant’anni, trova il momento di maggiore espressione quando i due corpi, finalmente, si uniscono. [+]

Esiste l’Amore, quello vero, quello con la A maiuscola, quello che dura una vita intera? E’ forse il più bel film del 2007, sicuramente da premio Oscar. La recitazione è superba, la musica è coinvolgente, la fotografia risveglia una antica memoria. Il film tocca le sue note più alte, vibranti, quando lui, l’uomo, riesce ad avere la sua amata, fisicamente. E poco importa se gli anni di entrambi sono più di settanta, se il seno di lei è cadente e la pelle del suo corpo porta i segni di una impietosa, quanto naturale, vecchiaia. La scena, sublimata dall’intensità di un amore vissuto e rincorso per oltre cinquant’anni, trova il momento di maggiore espressione quando i due corpi, finalmente, si uniscono. Con dolcezza, pudicizia, ma con passione mai sopita. Un gran bel film. Dove la poesia si accompagna al dolce suono di una musica emozionante e da una fotografia che sembra voler imprimere sulla tela dei ricordi il quadro più bello di una vita dedicata al ricordo di un immortale amore. Di quelli che forse non esisteranno mai ma che, forse, è giusto continuare a credere. Di Bartolo Fontana [-]

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Bene l'ambientazione,le atmosfere,la psicologia dei personaggi.La suggestone del romanzo è resa efficacemente.Nella prima parte,tuttavia,si poteva evitare l'enfasi eccessiva di alcune caratterizzazioni:il sentimentalismo dolciastro di Florentino,l'aggressività ringhiosa e un tantino ridicola del padre di lei.Anche il pathos nella scena della separazione dalla zia rischia di risultare fastidoso. Detto questo,è un film che si vede volentieri. Grande Bardem.

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Qual'era la necessità,da parte del regista,di trasportare su pellicola il romanzo?voglio dire,se non offri una chiave di lettura che punta é una sintesi piatta e malriuscita racitata male dagli attori,fatta esclusione di Bardem che è un vero talento.

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è 1 film ke fa riflettere certo nn potrà mai essere paragonato al capolavoro di MARQUEZ ma cmq degni dilode tutti coloro ke hanno partecipato al film xkè si sn impegnati mlt x far mettere in luce almeno 1 quarto di qnt abbia ftt lo scrittore a far vedere le condizioni di quel tempo e quell'amore ke ankora oggi affascina e ci induce a cercarlo e frs(si spera 1 giorno) di trovarlo...

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è 1 film ke fa riflettere certo nn potrà mai essere paragonato al capolavoro di MARQUEZ ma cmq degni dilode tutti coloro ke hanno partecipato al film xkè si sn impegnati mlt x far mettere in luce almeno 1 quarto di qnt abbia ftt lo scrittore a far vedere le condizioni di quel tempo e quell'amore ke ankora oggi affascina e ci induce a cercarlo e frs(si spera 1 giorno) di trovarlo...

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