Control

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Un film di Anton Corbijn. Con Sam Riley, Samantha Morton, Alexandra Maria Lara, Joe Anderson, James Anthony Pearson.
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Biografico, b/n durata 122 min. - USA 2007. - Metacinema uscita venerdì 24 ottobre 2008. MYMONETRO Control * * * 1/2 - valutazione media: 3,50 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
parsifal giovedì 18 maggio 2017
don't walk away, in silence Valutazione 4 stelle su cinque
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No
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Realizzato da Anton Corbin, fotografo e regista di elevato livello tratto dal romanzo di D. Curtis ( che oltretutto non ha approvato la stesura definitiva del film, ritenendola lesiva per sè stessa e per Ian stesso) , illustra la biografia artistica e personale del leader dei Joy Division, gruppo seminale della corrente post- punk britannica. Inizia quando Ian, adolescente , seguiva la linea dei propri sogni, scimmiottando D.Bowie mentre ascoltava i suoi brani , nel chiuso della sua microscopica stanzetta per poi passare all'incontro con Deborah, che sarà folgorante per entrambi e li condurrà in brevissimo tempo ad un prematuro ed acerbo matrimonio. Contemporaneamente Ian fa l'incontro decisivo per la sua futura carriera di musicista, dando vita con i suoi nuovi amici e compagni di avventure al gruppo Warsaw ed iniziando ad esibirsi nei club inglesi , quasi ogni sera, percorrendo molte miglia pur di dare vita alle proprie aspirazioni. [+]

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dead billy martedì 27 novembre 2012
torno ad ascoltare unknown pleasures Valutazione 1 stelle su cinque
40%
No
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Ho letto proprio su questo sito un commento a questo film in cui si consigliava di ascoltare qualche canzone dei Joy Division prima di guardare il film, così che si possano capire meglio le atmosfere respirate nel film. Io farei una piccola modifica, se mi viene permesso (o anche in caso contrario, direi): se avete mai in vita vostra apprezzato i Joy Division non guardate questo film, o guardatelo pronti ad attraversare due ore di bestemmie ininterrotte.
Ora motiverò un minimo le mie parole, di modo che qualcuno magari si possa risparmiare la brutta esperienza che ho vissuto e che magari qualcuno che ha fatto il mio stesso errore possa sentirsi appoggiato.
Non è chiaro, durante tutta la visione del film, che cosa esattamente abbia spinto il regista a produrre un film su Ian Curtis: sicuramente non gli interessava molto la musica dei Joy Division, o comunque non riteneva molto utile dedicarle un po' di spazio se non qualche frammento delle loro canzoni più famose, buttate lì giusto per ricordarci che questo triste ragazzone cantava in un gruppo. [+]

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alex41 sabato 6 ottobre 2012
ian lost control again Valutazione 4 stelle su cinque
100%
No
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Per i fan dei Joy Division, ma soprattutto di Ian Curtis, è un ottimo film imperdibile, molto toccante in molti punti e con tanta ma tanta musica punk. "Love Will Tear Us Apart", "Disorder" o "Transmission" sono solo alcuni dei tanti capolavori racchiusi in questo bellissimo film su una delle più grandi (forse la più importante) band post-punk della storia. Fantastici gli attori, molto buona la regia, ottima la scelta della fotografia in bianco e nero, finale strappalacrime.

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rosario velardi martedì 6 marzo 2012
fulgida presenza di una meteora Valutazione 5 stelle su cinque
89%
No
11%


Bisogna aver amato gli anni 80,bisogna aver amato gli alfieri di quegli anni,ovvero i Joy Division per apprezzare questo capolavoro di decadentismo.Ian Curtis e i suoi Joy Division sono stati l'anima più dark di quegli anni,il lato più angosciante della new wave inglese,la loro musica aveva dentro le coordinate per quello che poi si sarebbe trasformato in tragedia.Una delle tante figure nel panorama musicale che non ha retto il peso di una notorietà,schiacciato anche dal travaglio quotidiano,la doppia vita sentimentale,l'epilessia,il music business che impone ritmi forsennati.Stessa sorte toccata negli anni 90 a quel Kurt Cobain,che come lui è rimasto schiacciato da una notorietà arrivata troppo in fretta. [+]

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dandy lunedì 23 maggio 2011
ian will tear us apart,again,and again,and again. Valutazione 3 stelle su cinque
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Esordiendo nel lungometraggio dopo una gavetta da fotografo e autore di videoclip,Corbijn si basa sull'autobiografia "Così lontano,così vicino" scritta dalla moglie di Curtis Deborah Woodruffe.Ma oltre al ritratto tormentato e dolente del frontman dei "Joy Division",mira al senso dell'esperienza new wawe,l'ultima grande rivoluzione rock del Novecento.E la fa emergere indagando dall'interno sul mistero di un personaggio sventurato e incapace di far fronte ai propri problemi personali,nonchè alle responsabilità della vita.Non tutto funziona,specie dal punto di vista drammatico.Così come non manca qualche eccesso didascalico(l'impasse della coppia commentata da "Love will tear us apart")o retorico(il finale con il fumo nero come nei lager nazisti,a cui si ispira il nome del gruppo[le prigioniere destinate ad intrattenere i nazisti]). [+]

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nemesis domenica 22 maggio 2011
da pelle d'oca Valutazione 5 stelle su cinque
86%
No
14%


Grandissimo film. La Regia e la fotografia sono spettacolari e l'interpretazione di Sam Riley è ottima.
Ve lo consiglio vivamente per due ragioni in particolare: 1) l'atmosfera e la musica dei Joy Dision sono state colte in pieno, con una rappresentazione storica straordinaria
2) Andando oltre all'aspetto della biografia fedele, il film cavalca degnamente quello che fu il pensiero di Ian Curtis. La sua esistenza breve ma intensa e tormentata si respira dall'inizio alla fine.

Credo che questo sia uno dei migliori film usciti negli ultimi anni, è un peccato che sia rimasto così poco conosciuto.

P.S Prima di vedere il film vale la pena di ascoltarsi qualche canzone dei Joy Divion e cercare qualche video delle loro esibizioni dal vivo, per apprezzare ancora di più l'ottimo lavoro che è stato fatto con Control. [+]

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carrol lunedì 18 aprile 2011
chiaro e scuro Valutazione 2 stelle su cinque
40%
No
60%

non vorrei che "il mito" joy division condizionasse troppo i giudizi circa il film... non può che farmi piacere l'entusiasmo che leggo attorno all'effimero fenomeno ian curtis però devo amettere che il film non mi ha coinvolto più di tanto.
E' semprata la storia di una boy-band più che di un fenomeno musicale, non è stato ben delineato il momento musicale (molto importate) che stava vivendo l'inghilterra, niente droga e solo un paio di bottiglie per il vecchio (si fa per dire) Ian? insomma mi è sembrato piuttosto superficiale in molti punti ed una pellicola (ottima scelta) bianco&nero non è sufficente per creare l'atmosfera di manchester fine 70's 

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shebangsthedrums sabato 19 marzo 2011
incredibile. Valutazione 0 stelle su cinque
100%
No
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Posso solo consigliarlo a tutti, così, anche a chi non è un fan dei Joy Division, come fosse una scatola chiusa.
Apritela e non potrete che essere soddisfatti.

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areknames mercoledì 16 settembre 2009
ottimo film Valutazione 4 stelle su cinque
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No
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Ho conosciuto la musica dei Joy Division negli anni 80 dopo la morte di Ian Curtis e questo film mi ha fatto conoscere il dramma dell'amore, la vita, l'epilessia, la frenesia portata dal dubbio eterno e drammatico del presente che incarna il dolore. Un gran bel film in tutti i sensi, ottima la scelta del bianco e nero. Oh merda tu che inali odori sgradevoli non mi confondere nella realtà che pare cioccolata così tanto buona piena di prelibatezze. Soltanto l'amore per il suo eterno dramma può condurmi fino alla morte. Merda!! Grande Ian Curtis!!

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yumi91 venerdì 31 luglio 2009
control Valutazione 4 stelle su cinque
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No
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Girato in vari paesi, racconta la vita di Ian Curtis, leader di un gruppo musicale di Manchester: i Joy Division che fondò con altri tre amici alla fine degli anni ’70. Film in bianco e nero senza lieto fine ma molto coerente con la vera storia di Ian, ragazzo di 24 anni, malato di epilessia e in continua depressione. Anche l’esordiente Sam Risley rispecchia quasi alla perfezione il personaggio che interpreta. Quando arrivò al successo decise di impiccarsi dando fine a tutte le sue sofferenze.

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