houssy
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giovedì 2 ottobre 2008
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be kind rewind: io amo il cinema
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E' tutto lì in quell'ultima inquadratura in cui tutta la città
è riunita a guardare una vetrina di un negozio su cui viene
proiettato un finto documentario sulla vita di Fats Waller.
Finto come finto è il cinema, incantato come solo il cinema
sa essere, quella città immobile, tutti quegli spettatori,
presi, rapiti e catturati dalle immagini di un'arte che non
finirà mai di stupire, meravigliare e accomunare le persone.
Be kind rewind è un atto d'amore verso il cinema nel modo
più autentico e genuino che si possa immaginare, attraverso
i "remake" dei film (non dessay badate bene, ma film di
cassetta che tutti hanno visto) Michael Gondry omaggia il
fare cinema e il cinema come eterno incantatore.
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E' tutto lì in quell'ultima inquadratura in cui tutta la città
è riunita a guardare una vetrina di un negozio su cui viene
proiettato un finto documentario sulla vita di Fats Waller.
Finto come finto è il cinema, incantato come solo il cinema
sa essere, quella città immobile, tutti quegli spettatori,
presi, rapiti e catturati dalle immagini di un'arte che non
finirà mai di stupire, meravigliare e accomunare le persone.
Be kind rewind è un atto d'amore verso il cinema nel modo
più autentico e genuino che si possa immaginare, attraverso
i "remake" dei film (non dessay badate bene, ma film di
cassetta che tutti hanno visto) Michael Gondry omaggia il
fare cinema e il cinema come eterno incantatore.
La settima arte, viene rappresentata con affetto e con
rispetto, da un regista che ha fatto del sogno e della fantasia
la sua ragion d'essere, è quindi con tanta delicatezza e tanta
poesia che ci si avvicina a classici più o meno indimenticabili,
è con il groppo in gola che si assiste ala magia, al miracolo.
Questo è il cinema, sembra dirci il regista, non dimentichiamolo,
non servono i miliardi, ma basta una telecamera e la passione,
non servono i supporti tecnologici, basta la fantasia e qualche
vecchia vhs.
Personalmente, per chi come me ama il cinema, un'esperienza
galvanizzante, un grido alto nel cielo a spazzare via le nubi
digiatli che da tempo lo offuscano.
Imperdibile.
IL MOMENTO CHE VALE IL FILM
Ce ne sono tanti, tutti i remake sono esilaranti, ma forse la
cosa più toccante è quel finale sospeso eppure compiuto, con
tutta la città riunita, quei volti... felici e soddisfatti....
Pura magia, chi non piange, probabilmente ha bisogno di un
medico perchè il suo cuore ha smesso di battere.
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salinoch
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giovedì 29 maggio 2008
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nè l'uno,nè l'altro.lui lo faceva per passione...
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Di sicuro, dovendo salutare il nastro magnetico, perlomeno nella dimensione del consumo cinematografico, ci si ricorderà del fazzoletto sventolato con sincera e commossa veemenza da Michel Gondry in Be Kind Rewind. A volte, in ossequio alla convenienza, bisogna andare subito al nocciolo. E così sia. Gettata l'ancora in una semi-manifesta periferia statunitense ad alto tasso di programmato anacronismo, deliziosamente impregnata di un vintage grottesco che è già pura finezza, il film naviga nelle acque della commedia rutilante. Un oceano che, a ben pensare, gli Stati Uniti (e, di conseguenza, anche noi) conoscono decisamente bene. I due protagonisti, lo straripante e proteiforme Jack Black e Mos Def, sapientemente tenuto nelle righe di un broncio un po' tenero, un po' ottuso, giocano al cinema.
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Di sicuro, dovendo salutare il nastro magnetico, perlomeno nella dimensione del consumo cinematografico, ci si ricorderà del fazzoletto sventolato con sincera e commossa veemenza da Michel Gondry in Be Kind Rewind. A volte, in ossequio alla convenienza, bisogna andare subito al nocciolo. E così sia. Gettata l'ancora in una semi-manifesta periferia statunitense ad alto tasso di programmato anacronismo, deliziosamente impregnata di un vintage grottesco che è già pura finezza, il film naviga nelle acque della commedia rutilante. Un oceano che, a ben pensare, gli Stati Uniti (e, di conseguenza, anche noi) conoscono decisamente bene. I due protagonisti, lo straripante e proteiforme Jack Black e Mos Def, sapientemente tenuto nelle righe di un broncio un po' tenero, un po' ottuso, giocano al cinema. Al cinema che si abbozza, si sbaglia, si ritenta, si accartoccia e poi si ripesca. Al cinema che si fa. E' una commedia gradevole e le accordiamo volentieri la nostra sospensione d'incredulità. Si ride, d'accordo. Parliamo pure delle risate. Tutto merito di una sceneggiatura scritta col sorriso di chi si diverte e intende divertire: una cosa fra amici, quasi. Sì, perchè si sente già dalla poltrona del cinema che la lavorazione di Be Kind Rewind è stata divertente, brillante, creativa, improvvisata (sebbene MAI gratuita), citazionistica, celebrativa. La lettura della superficie narrativa può ingannare un po': non si depreca la svolta digital-consumistica del mondo cinematografico, ma si da' un bel bacio schioccante sulla guancia, un po' rugosa, un po' cadente, di questo nostro Grande Schermo, a cui troppo spesso piace lamentarsi della propria vecchiaia. Gondry, guascone del montaggio e guerrigliero della fotografia, palpita di un cinema fresco, originale, rispettoso, giammai remissivo. E' dunque Be kind Rewind un puro esercizio di stile? Forse sì, ma di altissima classe. Ma probabilmente no, non lo è. Chi fa cinema sogna per una vita un bel tributo come questo. C'è solo da applaudire, un po' invidiosi, un po' ammirati.
Bravo!
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wynorski guiaz '80s
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lunedì 3 maggio 2010
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la missione degli acchiappafilm
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Jerry(Jack Black) ha intenzione di sabotare la centrale elettrica adiacente alla sua abitazione nella speranza di bloccare il 'flusso malefico' di energia da essa prodotta. Purtroppo accade un incidente e Jerry diventa magnetizzato e, nel toccare le videocassette del negozio del signor Fletcher(Danny Glover) smagnetizza tutti i nastri. Aiutato dall'amico Mike(Mos Def), Jerry cerca di rigirare tutti i film 'in casa' e con un budget minimo. La simpatica e agrodolce pellicola di Michel Gondry è un surreale film comico che diverte con la sua originalità di partenza condendo la trama e i personaggi con dialoghi e momenti ben costruiti fino ad un finale commovente e strappalacrime. Un film con Jack Black??? Ebbene sì.
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Jerry(Jack Black) ha intenzione di sabotare la centrale elettrica adiacente alla sua abitazione nella speranza di bloccare il 'flusso malefico' di energia da essa prodotta. Purtroppo accade un incidente e Jerry diventa magnetizzato e, nel toccare le videocassette del negozio del signor Fletcher(Danny Glover) smagnetizza tutti i nastri. Aiutato dall'amico Mike(Mos Def), Jerry cerca di rigirare tutti i film 'in casa' e con un budget minimo. La simpatica e agrodolce pellicola di Michel Gondry è un surreale film comico che diverte con la sua originalità di partenza condendo la trama e i personaggi con dialoghi e momenti ben costruiti fino ad un finale commovente e strappalacrime. Un film con Jack Black??? Ebbene sì. Qualche gag o frase demenziale a lui affidata è esilarante e pertinente, ma la vera anima del film è lo script stesso: un perfetto concentrato di azioni e idee alquanto improbabili ma estremamente divertenti. E' un film semplice e diretto, che indaga sui rapporti umani attraverso i suoi protagonisti e riflette sul fenomeno della tecnologia(il dvd) in sopravvento con i vecchi congegni(il vhs) sempre inventati dall'uomo. Il tutto, è tessuto sul talento comico di Black, la bravura di Glover e Def e dei camei corretti di Mia Farrow e Sigourney Weaver. C'è da dire che Be Kind Rewind(Gli AcchiappaFilm: sottotitolo Italiano da bollare) non è una commedia per tutti i gusti ma, più che altro, un piccolo grande film che si basa su un concept originale da dove poter sviluppare la trama e l'appofondimento del contenuto e dei personaggi. Peccato per il poco successo Mondiale nei cinema. Da rivalutare in dvd.
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mizzo
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mercoledì 14 aprile 2010
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originale commedia sul cinema "noleggiato"
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voto: 8,5
Jerry (Jack Black) e Mike (Mos Def) sono due amici che si intonrano spesso nel videonoleggio del signor Fletcher (Danny Glover), dove lavora Mike, mentre Jerry fa il meccanico e vive in un camper vicino la centrale elettrica e teme le radiazioni che secondo lui provengono dalla centrale, un giorno il signor Fletcher decide di partire per aggiornarsi sui negozi che noleggiano film, dato che il suo ha solo videocassette, e lascerà il negozio nelle mani di Mike, la situazione combacerà col raid alla centrale elettrica da parte di Jerry che causerà lui il fenomeno dell'elettromagnetismo, infatti quando Jerry andrà a trovare Mike che è da solo al negozio, farà smagnetizzare tutte le videocassette, urge trovare una soluzione, e le due menti malate decideranno di girare amatorialmente, muniti di una videocamera, i film richiesti dai clienti, un altro problema fa capolino, ovvero il negozio dovrà essere abbattuto, dato che è quasi impossibile arrivare alla somma di denaro che serve per il rinnovo del palazzo, ormai antichissimo, ma non sembra proprio del tutto perduto.
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voto: 8,5
Jerry (Jack Black) e Mike (Mos Def) sono due amici che si intonrano spesso nel videonoleggio del signor Fletcher (Danny Glover), dove lavora Mike, mentre Jerry fa il meccanico e vive in un camper vicino la centrale elettrica e teme le radiazioni che secondo lui provengono dalla centrale, un giorno il signor Fletcher decide di partire per aggiornarsi sui negozi che noleggiano film, dato che il suo ha solo videocassette, e lascerà il negozio nelle mani di Mike, la situazione combacerà col raid alla centrale elettrica da parte di Jerry che causerà lui il fenomeno dell'elettromagnetismo, infatti quando Jerry andrà a trovare Mike che è da solo al negozio, farà smagnetizzare tutte le videocassette, urge trovare una soluzione, e le due menti malate decideranno di girare amatorialmente, muniti di una videocamera, i film richiesti dai clienti, un altro problema fa capolino, ovvero il negozio dovrà essere abbattuto, dato che è quasi impossibile arrivare alla somma di denaro che serve per il rinnovo del palazzo, ormai antichissimo, ma non sembra proprio del tutto perduto. Michel Gondry non mi delude affatto, e realizza una commedia di una brillante originalità colma di irriverente ironia, che gioca sull'arte dell'arrangiarsi, un pensiero molto partenopeo in questo film, che mi ha fatto molto divertire per il tema trattato, davvero geniale, commovente il finale, bravo come sempre Jack Black, e fantastico Mos Def, brava e bella Melonie Diaz nel ruolo di Alma, colei che aiuterà a girare film, e di tanto in tanto qualche dritta, stupend
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achab50
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venerdì 19 giugno 2015
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e' la fantasia che conta
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Sgombriamo il campo circa il filone cui appartenga questo film: non è certamente il demenziale come alcuni critici incautamente hanno indicato. E' un film che sarebbe piaciuto a Fellini perchè indica che non sono certo i mezzi a disposizione che fanno di un'opera qualcosa di godibile, ma è la fantasia e l'intelligenza che si riverberano sugli spettatori e li rendono complici.
Le marionette ed i burattini sono una espressione d'arte secolare, e certo nessuno si lamenta che si vedano i tiranti o che si intuiscano le mani dentro i pupazzi, conta la vicenda, i rumori, le voci, così sono i film, questo film, in cui un inseguimento automobilistico si fa con un rullo con incollati modellini, dove i cartoni animati sono davvero di cartone, dove la tastiera del pianoforte sono in realtà le mani di numerosi volontari.
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Sgombriamo il campo circa il filone cui appartenga questo film: non è certamente il demenziale come alcuni critici incautamente hanno indicato. E' un film che sarebbe piaciuto a Fellini perchè indica che non sono certo i mezzi a disposizione che fanno di un'opera qualcosa di godibile, ma è la fantasia e l'intelligenza che si riverberano sugli spettatori e li rendono complici.
Le marionette ed i burattini sono una espressione d'arte secolare, e certo nessuno si lamenta che si vedano i tiranti o che si intuiscano le mani dentro i pupazzi, conta la vicenda, i rumori, le voci, così sono i film, questo film, in cui un inseguimento automobilistico si fa con un rullo con incollati modellini, dove i cartoni animati sono davvero di cartone, dove la tastiera del pianoforte sono in realtà le mani di numerosi volontari. Precisato questo, va sottolineato la dose di intelligenza e di invenzioni che è stata riversata in questa opera. il tutto parte da una situazione apparentemente irrimediabile: la smagnetizzazione di tutte le cassette del negozio di noleggio, e da lì inizia una ridda di invenzioni, situazioni, paradossi che raramente si trovano in un cinema d'azione.
Qui la poesia regna indisturbata, e la vicenda è talmente paradossale da apparire assolutamente credibile; è anche un film di denuncia contro lo strapotere delle grandi catene che soffocano i piccoli distributori, contro l'applicazione ottusa della legge sui diritti d'autore (sintomatica la frase dell'avvocata "adesso passiamo noi dalla parte del torto" mentre un rullo compressore, un rullo compressore! passa e ripassa sulle cassette da distruggere).
Strepitosi gli attori, simpaticissimo Jerry, chi non ha avuto un amico così? io l'ho avuto e ci sono stato in società, e prima di accorgermi che era un pazzo scatenato ho rischiato la rovina economica! Ecco, vedere quest'opera è immergersi nell'america marginale ma viva ed intelligente.
Quasi un elogio alla follìa, alla follìa con metodo però.
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jacopo b98
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mercoledì 18 febbraio 2015
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una spassosissima commedia intellettuale
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Quando il proprietario (Glover) di una scalcinata videoteca parte per un viaggio, lascia il negozio ai suoi fedeli aiutanti: Jerry (Black) e Mike (Def). Ma quando Jerry ha un incidente durante il tentativo di sabotaggio di una centrale elettrica tutte le videocassette del negozio rimangono smagnetizzate. Tutti i film dunque vengono persi: un disastro. I due commessi pasticcioni si ingegnano dunque per trovare un rimedio e…decidono di rigirare tutti i film più richiesti dai loro clienti: Ghostbusters, Carrie, Il re leone, 2001: odissea nello spazio, King Kong… Il risultato è devastante, ma di grande successo, fino a quando le major di Hollywood non insorgono.
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Quando il proprietario (Glover) di una scalcinata videoteca parte per un viaggio, lascia il negozio ai suoi fedeli aiutanti: Jerry (Black) e Mike (Def). Ma quando Jerry ha un incidente durante il tentativo di sabotaggio di una centrale elettrica tutte le videocassette del negozio rimangono smagnetizzate. Tutti i film dunque vengono persi: un disastro. I due commessi pasticcioni si ingegnano dunque per trovare un rimedio e…decidono di rigirare tutti i film più richiesti dai loro clienti: Ghostbusters, Carrie, Il re leone, 2001: odissea nello spazio, King Kong… Il risultato è devastante, ma di grande successo, fino a quando le major di Hollywood non insorgono. Gondry scrive e dirige questa insolita commedia, insieme inno e dissacrazione del cinema: l’omaggio alla videocassetta è presente e forte, ma Gondry ha soprattutto l’ambizione di creare un film grottesco, surreale e divertente che rifletta su temi a lui cari. L’obbiettivo è assolutamente raggiunto: si ride, ci si commuove e si riflette. E non si può dire che questo non accada anche per le superlative performance degli attori: tutti bravi certo, ma Jack Black è come sempre incontenibile, monumentale, superlativo. È il più bravo attore da commedia (e non solo: si veda King Kong) della sua generazione, tremendamente sottovalutato. Scarso, purtroppo, successo di pubblico in tutto il mondo.
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stefano capasso
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domenica 28 giugno 2020
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omaggio al dispositivo cinema
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Quando il signor Fletcher parte per un raduno di commemorazioni di Fats Waller, stella del jazz che diede lustro alla cittadina, Jerry, che lavora da sempre con lui, prende in mano temporaneamente l’attività di videonoleggio a cassette. Mike, amico fraterno, cerca di aiutarlo, ma in seguito ad un tentativo mal riuscito di sabotaggio della centrale elettrica, diviene portatore di carica elettromagnetica e cancella tutti i film su cassetta. L’attività è già in crisi e i due devono trovare una soluzione per continuare a lavorare: gireranno le loro copie tarocche dei film andati perduti.
Michael Gondry fa un’operazione meta cinematografica su una storia di grande fantasia.
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Quando il signor Fletcher parte per un raduno di commemorazioni di Fats Waller, stella del jazz che diede lustro alla cittadina, Jerry, che lavora da sempre con lui, prende in mano temporaneamente l’attività di videonoleggio a cassette. Mike, amico fraterno, cerca di aiutarlo, ma in seguito ad un tentativo mal riuscito di sabotaggio della centrale elettrica, diviene portatore di carica elettromagnetica e cancella tutti i film su cassetta. L’attività è già in crisi e i due devono trovare una soluzione per continuare a lavorare: gireranno le loro copie tarocche dei film andati perduti.
Michael Gondry fa un’operazione meta cinematografica su una storia di grande fantasia. Il film, ed il cinema, non sono solo quelli prodotti dalle grandi major, e nemmeno quelli realizzati dagli autori. Il cinema è di tutti, la produzione di storie con immagini in movimento è qualcosa che come aveva teorizzato Zavattini, è possibile per chiunque abbia a disposizione un mezzo: e gli esiti possono avere risultati insperati. È interessante la riflessione sullo schermo che viene messa in scena nel finale. Uno schermo che da una parte riflette e restituisce allo spettatore non solo una storia, ma la sua stessa vita, configurandosi come uno specchio; dall’altra parte lo schermo è invece trasparente e tramite la retroproiezione consente a chi lo guarda di accedere a cosa c’è dietro il dispositivo che dovrebbe fungere da separatore e si rivela trasparente, una vera finestra sul mondo.
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