Tu, io e Dupree

Giovane coppia di sposi con terzo incomodo

Anche se Tu, io e Dupree tira fuori il solito moralismo politically correct che sembra aver infettato tutte le commedie americane (spirito di Billy Wilder, se ci sei batti un colpo...), non si può dire che l'immagine della famiglia che rispecchia sia precisamente edificante. Randy Dupree (Owen Wilson, in una parte di parassita memore di Due single a nozze) è un bravo ragazzo svampito con la tendenza irrefrenabile a produrre catastrofi. Quando Molly (Kate Hudson) e Carl (Matt Dillon) tornano dal viaggio di nozze, si ritrovano il salotto invaso dal biondo giovanotto, che ha perduto casa e lavoro e si è rivolto per aiuto all'amico Carl. Ovviamente la permanenza dura oltre il tollerabile, portando la fresca coppia sull'orlo della crisi. Mentre fa capolino la gelosia, il maritino si trova a dover fronteggiare anche il suocero (Michael Douglas), autentico pesce cane bastardo. Magari Owen Wilson ci aveva viziati, portandoci a considerarlo uno tra i migliori rappresentanti dell'ultima leva della commedia d'Oltreatlantico. Non si capisce, però, come abbia potuto dare fiducia (ne è anche produttore) a questo filmino povero d'idee, concepito come una sequenza di sketch e di gag cucite assieme, tirate all'estremo ma scarse d'inventiva. Il difetto principale, però, consiste nella mancanza di evoluzione dei caratteri. A parte Dupree, gli altri personaggi restano unidimensionali dall'inizio alla fine; sprecando le potenzialità di un cast assortito con una certa dovizia.
da La Repubblica, 10 novembre 2006


di Roberto Nepoti, 10 novembre 2006