nicolòmatta
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mercoledì 14 aprile 2010
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notte prima degli esami
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Cosa resterà degli anni '80? Se lo chiedeva Raf nel 1989 in una celebre canzone e se lo chiedono i protagonisti di Notte prima degli esami, titolo preso in prestito da Venditti. La maturità del simpatico gruppo di adolescenti romani (Nicolas Vaporidis, Cristiana Capotondi, Sarah Maestri, Andrea de Rosa, Eros Galbiati e Chiara Mastalli) è la fine di un qualcosa, dell'adolescenza, e l'inizio dell'età adulta; coincide con la fine degli anni '80 a cui seguirà il grande evento storico dell'ultimo decennio del Novecento: la caduta del muro. La storia è imperniata sulle peripezie di Luca (Vaporidis) e dei suoi amici con i quali ne combina di cotte e di crude.
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Cosa resterà degli anni '80? Se lo chiedeva Raf nel 1989 in una celebre canzone e se lo chiedono i protagonisti di Notte prima degli esami, titolo preso in prestito da Venditti. La maturità del simpatico gruppo di adolescenti romani (Nicolas Vaporidis, Cristiana Capotondi, Sarah Maestri, Andrea de Rosa, Eros Galbiati e Chiara Mastalli) è la fine di un qualcosa, dell'adolescenza, e l'inizio dell'età adulta; coincide con la fine degli anni '80 a cui seguirà il grande evento storico dell'ultimo decennio del Novecento: la caduta del muro. La storia è imperniata sulle peripezie di Luca (Vaporidis) e dei suoi amici con i quali ne combina di cotte e di crude. Ad una festa s'innamora a prima vista di Claudia (Capotondi) senza sapere che è la figlia dell'odiato prof. di italiano Martinelli (Faletti). Mentre insegue la ragazza già fidanzata con esiti un po' sfortunati, lo assale l'ansia per gli esami di maturità che sono sempre più vicini: ad aiutarlo è lo stesso Martinelli che, ex reduce del '68, viene un po' rivalutato. Ma non bisogna mai fidarsi della "carogna"... A furia di sceneggiare film natalizi il regista Fausto Brizzi sa bene come attirare la platea italiana, e lo fa con un efficace "effetto nostalgia" (nella colonna sonora soprattutto, con Raf, Venditti, Claudio Cecchetto, Duran Duran, Sandy Marton e altri) e una simpatia lodevole. Tutto è armonioso in questa commedia: i giovani attori recitano bene, le vecchie leve tracciano macchiette riuscite (come la nonna di Valeria Fabrizi) e la storia va avanti a sketch incatenati uno dietro l'altro. La menzione speciale va a Giorgio Faletti, un personaggio dello spettacolo italiano sempre più in via di evoluzione: lo si è apprezzato in veste di scrittore con il best seller Io uccido, qui è un professore "carogna" che vi ricorderà tanto i vostri insegnanti del liceo.
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camilla
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lunedì 20 novembre 2006
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la prima notte dell’adolescenza
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Se la categoria è senza dubbio quella, abusata, generazionale, una volta tanto questa valutazione non deve essere colta in senso negativo: il film infatti, risulta godibile e sincero per l’intera durata, senza cadere oltremodo in stereotipi consolidati o luoghi comuni.
Inaspettatamente la riflessione del regista non si posa sui ragazzi dei tre metri sopra il cielo, ma sugli adolescenti di qualche anno fa, e questo impedisce l’immedesimazione naturale dell’attuale pubblico giovanile, catturando invece l’attenzione, un po’ malinconica e per questo motivo indulgente su qualche inevitabile forzatura, di chi oggi è poco più che trentenne.
L’opera prima del regista, non esordiente però per quanto riguarda la sceneggiatura della cui esperienza già navigata ci da ampiamente prova, è il racconto un po’scanzonato dell’evento spartiacque dalla vita adulta di un gruppo di ragazzi, ovvero l’esame di maturità.
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Se la categoria è senza dubbio quella, abusata, generazionale, una volta tanto questa valutazione non deve essere colta in senso negativo: il film infatti, risulta godibile e sincero per l’intera durata, senza cadere oltremodo in stereotipi consolidati o luoghi comuni.
Inaspettatamente la riflessione del regista non si posa sui ragazzi dei tre metri sopra il cielo, ma sugli adolescenti di qualche anno fa, e questo impedisce l’immedesimazione naturale dell’attuale pubblico giovanile, catturando invece l’attenzione, un po’ malinconica e per questo motivo indulgente su qualche inevitabile forzatura, di chi oggi è poco più che trentenne.
L’opera prima del regista, non esordiente però per quanto riguarda la sceneggiatura della cui esperienza già navigata ci da ampiamente prova, è il racconto un po’scanzonato dell’evento spartiacque dalla vita adulta di un gruppo di ragazzi, ovvero l’esame di maturità.
Nell’affresco giovanile non manca nessuno; il protagonista sognatore e un po’sfigato, con il quale l’identificazione nasce spontanea, l’amico figlio di papà dall’avvenire assicurato, il compagno precocemente chiamato ai doveri familiari; il professore bastardo di cui si scoprono tutte le umane debolezze, la ragazza del primo batticuore.
Inevitabile dunque il confronto con la generazione attuale: quella dei fine anni ottanta sembra da questa divisa però non solo da improbabili pantaloni a vita alta, capelli orrendamente cotonati e ciuffi incollati, ma anche da una minore smania di presenzialismo, nonché da un più opportuno aggancio con la realtà, generalmente appagata da uno stile di vita più semplice, con obiettivi più terreni ed apprezzabili, che non siano fare la velina o partecipare al grande fratello, ricordando tra l’altro a noi stessi, che la vita e le relazioni sociali esistevano, e possono esistere ancora, senza cellulari, sms e lettori mp3.
Guai però ai facili moralismi del paragone tra queste due gioventù, in quanto, i vizi dei ragazzi anni 80 nella pellicola sono volutamente glissati, in un film che non vuole essere strumento di raffronto tra generazioni, ne di polemica sociale, ma vuole solo raccontare, in maniera leggera e non pretenziosa, come, a quasi vent’anni di distanza, nonostante siano mutati il modo di vestire e di comunicare, la spensieratezza degli anni della scuola, il modo di divertirsi, di prendersi gioco dei compagni secchioni, le emozioni, i timori, le aspettative per il futuro, siano identiche, ieri come oggi.
Il film dunque, assolutamente gradevole e senza troppe pretese, mi pare felicemente caratterizzato dall’ottima performance artistica di Giorgio Faletti nei panni del Carogna, e dalla preziosa interpretazione di Valeria Fabrizi; un po’sfasata temporalmente invece la scelta di alcuni successi musicali. Forse un po’ forzato il titolo mutuato dalla canzone, nonché la presenza scenica di alcuni oggetti simbolo-feticcio degli anni 80.
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roberto76
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giovedì 1 luglio 2010
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simpatico
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Film carino, diciamo bello anche la colonna sonora che ti riporta indietro nel tempo, un ottima nota positiva, mi è piaciuta molto la interpretazione di Giorgio Faletti, nei panni del professore, e del finale sulla sua domanda che gli fa agli esami. Per il resto non ostante il film inizia ambientato nel 1989, fa strano vederlo oggi, o per lo meno a me in particolare vedere un gruppo di ragazzi che riesce a stare insieme e comunicare senza cellulare.
In definitiva ho paura che può diventare un film come grease, ovvero che per molti anni a settembre lo mettevano in programmazione, per sottolineare l'inizio della scuola, e questo potrebbe diventare il film che sottolinea ogni anno la fine della scuola.
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fabio1957
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mercoledì 5 agosto 2015
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molto carino
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Pccolo, ma carino,film sui ricordi adolescenziali ,le emozioni dei giorni della maturità,le ansie i timori,gli amori, i tradimenti,i ravvedimenti le goliardate di un gruppo di giovani le cui vite si intrecciano ed in cui è è facile calarsi e identificarsi .Chi non ricorda gli esami del diploma,il primo scoglio vero nel grande mare magnum della vita di tutti noi.il compianto Faletti ci regala una chicca, dimostrando di essere oltre che cabarettista e scrittore di talento anche grande attore,esordio cinematografico brillante di Vaporidis.Brizzi dimostra di conoscere bene la psicologia dei ragazzi degli anni ottanta, che poi è molto simile a quella dei ragazzi del 2000 come dimostrerà nel successivo "notte degli es
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Pccolo, ma carino,film sui ricordi adolescenziali ,le emozioni dei giorni della maturità,le ansie i timori,gli amori, i tradimenti,i ravvedimenti le goliardate di un gruppo di giovani le cui vite si intrecciano ed in cui è è facile calarsi e identificarsi .Chi non ricorda gli esami del diploma,il primo scoglio vero nel grande mare magnum della vita di tutti noi.il compianto Faletti ci regala una chicca, dimostrando di essere oltre che cabarettista e scrittore di talento anche grande attore,esordio cinematografico brillante di Vaporidis.Brizzi dimostra di conoscere bene la psicologia dei ragazzi degli anni ottanta, che poi è molto simile a quella dei ragazzi del 2000 come dimostrerà nel successivo "notte degli esami oggi"
Veramente molto divertente
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iltrequartista
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giovedì 13 luglio 2017
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molinari e la carogna
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Forse non avrà grande spessore culturale e non sarà certo ricordato per dialoghi ed idee raffinatissime,ma questo film di Brizzi rimarrà per lungo tempo nella memoria collettiva.
La fortuna del succeso avuto,risiede nell'averci ricordato l'intensità emotiva degli ultimi anni della scuola superiore,quando la forza dei sogni supera di gran lunga la necessità di doversi confrontare con la quotidianità.
Grandi errori,grandi momenti di delusioni,superficialità a tratti strabordante, ma niente poteva toglierti dal viso un sorriso.
A fare da chioccia a tanti giovanissimi attori,l'indimenticabile Faletti ,alias "La Carogna" per i suoi studenti.
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Forse non avrà grande spessore culturale e non sarà certo ricordato per dialoghi ed idee raffinatissime,ma questo film di Brizzi rimarrà per lungo tempo nella memoria collettiva.
La fortuna del succeso avuto,risiede nell'averci ricordato l'intensità emotiva degli ultimi anni della scuola superiore,quando la forza dei sogni supera di gran lunga la necessità di doversi confrontare con la quotidianità.
Grandi errori,grandi momenti di delusioni,superficialità a tratti strabordante, ma niente poteva toglierti dal viso un sorriso.
A fare da chioccia a tanti giovanissimi attori,l'indimenticabile Faletti ,alias "La Carogna" per i suoi studenti.
Il suo rapporto con lo studente Molinari,è uno dei momenti migliori della pellicola,anche se talvolta la confidenza raccontata ,va oltre una struttura credibile.
Tornando ai personaggi giovanili,quasi tutti abbiamo avuto compagni di classe riconducibili a Riccardo,a Massi e allo stesso Luca,e tutti abbiamo vissuto quel grande amore che forse si è rivelato vero o è stato solo il sogno di una sola d'estate,mente pensavi a cosa avresti fatto dopo la maturità.
Pellicola che si rivede sempre con gran piacere,con un Vaporidis ,a tratti,veramente strepitoso.
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revenant44
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venerdì 20 febbraio 2009
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adolescenti della vecchia generazione
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si,si... abbastanza divertente,rilssante ma non esageriamo.Voto appena sufficiente.Comunque bravo Bizzi nel far debuttare giovani attori,Vaporidis avrà infatti(grazie a questo film),un buon lancio nel cinema.Ora i tempi sono cambiati,negli anni ottanta come figure da imitare erano i Pink Floyd ed una amicizia molto solida,leale...ora sono tanti gli amici ma ben pochi quelli di cui puoi fidarti veramente inoltre vent'anni fà cerano grandi figure da imitare (Pink Floyd & Madonna) ora non si và oltre i calciatori.Analizziamo i dettagli tecnici:Trama:5,5; buona l'idea degli esami,particolare, ma gli intrecci sono i soliti molto prevedibile che Claudia (Cristina Capotondi) sia la figlia della "carogna" (Giorgio Faletti) oppure sono io troppo intelligente.
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si,si... abbastanza divertente,rilssante ma non esageriamo.Voto appena sufficiente.Comunque bravo Bizzi nel far debuttare giovani attori,Vaporidis avrà infatti(grazie a questo film),un buon lancio nel cinema.Ora i tempi sono cambiati,negli anni ottanta come figure da imitare erano i Pink Floyd ed una amicizia molto solida,leale...ora sono tanti gli amici ma ben pochi quelli di cui puoi fidarti veramente inoltre vent'anni fà cerano grandi figure da imitare (Pink Floyd & Madonna) ora non si và oltre i calciatori.Analizziamo i dettagli tecnici:Trama:5,5; buona l'idea degli esami,particolare, ma gli intrecci sono i soliti molto prevedibile che Claudia (Cristina Capotondi) sia la figlia della "carogna" (Giorgio Faletti) oppure sono io troppo intelligente.Humor:6,5;la prima scena ti fà immaginare che il film sia un capolavoro ma invece le battute sono assenti,divertenti gli intrecci,ma come già detto prevedibili.Ritmo:8;ecco finalmente qualcosa che non manca ,scene molto leggere e agili,film molto scorrevole.Colonna sonora:8,5,bè film degli anni 80' musica degli anni 80,favolosa "the final cauntdown"..leggendaria,potevano risparmiarsi dammi una lametta...quella è ridicola.Finale:7,5;devo ammetterlo,il finale non me lo aspettavo,"non fidarsi mai dei prof" ora fortunatamente sono un pò più leali,comunque lo studente vince sempre così infatti è nel film.Resoconto finale:6;voto insipido,ma una piu che discreta la conclusione e una ottima colonna sonora e un pò di humor quindi...PROMOSSO
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il tenente brook
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lunedì 19 febbraio 2007
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cos'è in se? cos'è per il cinema italiano?
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Cosa erano gli anni '80? Cos'era la gioventù di allora? Cos'era la scuola, la moda, la musica ed il cinema? Bé, scusatemi, ma non Notte Prima degli Esami. Un bel film, liscio, divertente, giusto per passare una serata di cinema con gli amici e per sghignazzare a tratti, certo non per commemorare gli anni '80.
Ormai è risaputo che gli errori storici invadono la pellicola in ogni dove, dai camion non ancora comparsi all'epoca ai film non ancora usciti, dal pizzetto di Faletti alle probblematiche del momento affrontate in maniera superficiale e con luoghi comuni, il motivo di tutto questo va forse ricercato nel fatto che il film si rivolge agli adolescenti di oggi, a coloro che ora devono vivere la propria maturità e si sentono coinvolti in un anacronistico film narrante epoche (questo è ciò che è mostrato, non ciò che è vero) solo per la musica, i vestiti e i modelli di motorino in primo piano (in secondo ci stavano modelli del 2000).
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Cosa erano gli anni '80? Cos'era la gioventù di allora? Cos'era la scuola, la moda, la musica ed il cinema? Bé, scusatemi, ma non Notte Prima degli Esami. Un bel film, liscio, divertente, giusto per passare una serata di cinema con gli amici e per sghignazzare a tratti, certo non per commemorare gli anni '80.
Ormai è risaputo che gli errori storici invadono la pellicola in ogni dove, dai camion non ancora comparsi all'epoca ai film non ancora usciti, dal pizzetto di Faletti alle probblematiche del momento affrontate in maniera superficiale e con luoghi comuni, il motivo di tutto questo va forse ricercato nel fatto che il film si rivolge agli adolescenti di oggi, a coloro che ora devono vivere la propria maturità e si sentono coinvolti in un anacronistico film narrante epoche (questo è ciò che è mostrato, non ciò che è vero) solo per la musica, i vestiti e i modelli di motorino in primo piano (in secondo ci stavano modelli del 2000). In complesso è quindi un film divertente e carino ma...importante. Importante innanzitutto per il cinema italiano poiché segna un punto decisivo a favore di questo nel campo dell'originalità e della freschezza. Insomma una ventata di nuovo in un paese che potrebbe osare molto con i tanti talenti ma che tutt'al più stupisce con opere prime lasciando che i Big di casa ( e ce ne sono, Benigni, Tornatore, Salvatores e via discorrendo) stagnino nel proprio brodo.
Ottimo per il suo contributo alla crescita del CInema Italiano. Volutamente stupido come approfondimento di un epoca. Furbo nell'indirizzarsi alle nuove generazioni mascherandosi da prodotto di vent'anni or sono. Notte Prima degli Esami.
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paninaro
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venerdì 3 agosto 2007
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cosa è restato di quegli anni 80?
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Musiche e colonne sonore tutte degli anni ottanta, ma, che peccato, nessun riferimento musicale al 1989, anno in cui si svolge la storia! Sono da sottolineare inoltre molti altri errori di carattere temporale, che, per esempio, vanno dal pizzetto di Martinelli (G. Faletti) al look non proprio azzeccato dei ragazzi, fatta eccezione di Simona (C.Mastalli), Chicca (V.Idini) e Massi (A.De Rosa) per il suo taglio di capelli...complimenti ai parrucchieri! Poi, ancora, nell'estate di quell'anno di tutto si parlava fuorché di un vicino crollo del muro di Berlino.
Tuttavia, per un ultratrentenne di oggi, che proprio nel '89 aveva la stessa età dei personaggi protagonisti del film, debbo ammettere che la trama raccontata mi ha lo stesso riportato indietro negli anni, a quando in classe si andava senza telefonino e le coppie si formavano senza l'aiuto delle chat.
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angelo cicchetti
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venerdì 25 febbraio 2011
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un film mancato...
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Nicolas Vaporidis, Cristiana Capotondi, Giorgio Faletti sotto la regia di Fausto Brizzi; questo è il cast del film in questione, che a mio modesto parere forse mancato. Probabilmente un' altro ennesimo tentativo di riscuotere più moneta ai botteghini.
Un ritorno negli anni '80, questa volta però in italia e più precisamente nella capitale a Roma, quattro ragazzi liceali si trovano a dover patire l' attesa, con tutte le sue complicazioni, degli esami di stato.
Ho parlato di film mancato... sì perchè credo che il problema di fondo del film non sia tanto l' idea della sceneggiatura o scenografia, quanto la recitazione del cast di attori che non convince.
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Nicolas Vaporidis, Cristiana Capotondi, Giorgio Faletti sotto la regia di Fausto Brizzi; questo è il cast del film in questione, che a mio modesto parere forse mancato. Probabilmente un' altro ennesimo tentativo di riscuotere più moneta ai botteghini.
Un ritorno negli anni '80, questa volta però in italia e più precisamente nella capitale a Roma, quattro ragazzi liceali si trovano a dover patire l' attesa, con tutte le sue complicazioni, degli esami di stato.
Ho parlato di film mancato... sì perchè credo che il problema di fondo del film non sia tanto l' idea della sceneggiatura o scenografia, quanto la recitazione del cast di attori che non convince. Forse un pò azzardato, però non sono riuscito a trovare neanche uno spiraglio di luce per Giorgio Faletti che doveva forse dimostrare più esperienza sul campo. L' idea che è alla base del film è buona anzi coinvolge praticamente tutti, ma credo che non basti questo per far passare un film da mediocre, addirittura a discreto. Certo questa pellicola è decisamente migliore rispetto al suo sequel che diventa ripetitivo e quindi scontato... ma questa è un' altra storia. Cristiana Capotondi è bellissima, però forse sempre un pò svogliata nella parte e Vaporidis d' altra parte, forse alle prime armi, non convince. Un film che può essere anche evitato a mio parere e che con più impegno forse, poteva dimostrarsi un ottimo elemento nelle mani del regista Fausto Brizzi.
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(di angelo cicchetti)
[ - ] pardon!
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antonello villani
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mercoledì 1 marzo 2006
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inutile amarcord di un esordiente
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Italian graffiti per un esordiente che rende omaggio agli anni ’80. Fausto Brizzi, sceneggiatore romano di filmetti natalizi, porta sullo schermo un gruppo di liceali alle prese con l’esame di maturità: “Notte prima degli esami” è la cronaca dei giorni precedenti la fatidica data che segna il confine tra adolescenza ed età adulta. Tanti luoghi comuni per questa commedia giovanilistica che ricorda cotte, spinelli, tradimenti, professori, compagni di scuola e feste da sballo. Brizzi inciampa più volte nei personaggi macchiettistici che scivolano nella banalità, costruisce una storia per nostalgici trentenni che all’Invicta non vogliono proprio rinunciare e conclude il suo amarcord con il temuto esame.
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Italian graffiti per un esordiente che rende omaggio agli anni ’80. Fausto Brizzi, sceneggiatore romano di filmetti natalizi, porta sullo schermo un gruppo di liceali alle prese con l’esame di maturità: “Notte prima degli esami” è la cronaca dei giorni precedenti la fatidica data che segna il confine tra adolescenza ed età adulta. Tanti luoghi comuni per questa commedia giovanilistica che ricorda cotte, spinelli, tradimenti, professori, compagni di scuola e feste da sballo. Brizzi inciampa più volte nei personaggi macchiettistici che scivolano nella banalità, costruisce una storia per nostalgici trentenni che all’Invicta non vogliono proprio rinunciare e conclude il suo amarcord con il temuto esame. Cui prodest? Prima di lui erano arrivati già altri –da Muccino a tutta una serie di emuli con il complesso di Peter Pan, sino alla serie televisiva “I ragazzi della III C”-, senza contare l’inutilità di portare in auge un periodo che sembra ormai preistoria. Tra una canzone di Raf e una della Rettore, “Notte prima degli esami” passa in rassegna quasi tutto il repertorio musicale di quegli anni, accenna alla caduta del Muro e alla Perestroika di Gorbaciov, passando per i diari di alcuni adolescenti e le stanze tappezzate di poster. Se non si tiene conto degli attori –da Nicolas Vaporidis e Cristiana Capotondi sino a Giorgio Faletti, autentica rivelazione nei panni del professore “carogna”-, il resto riserva ben poche sorprese. Brizzi si salva nel finale appena dignitoso: l’amore tra Luca e Claudia non sboccia mentre l’allievo supera brillantemente l’esame dribblando un professore davvero bastardo. Perché Vale, Simo, Fede, Dani e tutta la serie di nomignoli che si affibbiano i protagonisti sono irritanti anche per gli adolescenti che devono affrontare il primo esame della vita. Forse il film si riduce solo a quei cinque minuti che vedono un godibilissimo faccia a faccia tra alunno e professore: chi non hai mai sognato di dirne quattro al proprio insegnante? Insomma, l’esordiente con il desiderio di raccontarsi dirige ingenuamente un “high school movie” che non aggiunge nulla al panorama cinematografico italiano: un affresco anni ’80 già visto e pure sbiadito dai troppi luoghi comuni.
Antonello Villani
(Salerno)
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[+] hai ragione! una vergogna!
(di raptus)
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