mondolariano
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domenica 29 maggio 2011
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troppo brutale
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E’ sempre interessante osservare da vicino la vita dei grandi personaggi artistici, a patto però di non prendere come oro colato ciò che viene proposto. Beethoven in tarda età non aveva alcuna donna e non vedo perché bisogna immaginare cosa sarebbe successo se l’avesse avuta. Inoltre si eccede nella rozzezza, specie in certe scene quali il modellino del ponte, le nudità e l’esecuzione della musica della ragazza accompagnata dai versacci. Niente a che fare con la verità di un uomo scorbutico e misantropo ma non certo brutale, che negli ultimi anni era sordo del tutto e comunicava coi “quaderni di conversazione”, mentre qui - oltre che dimostrare dieci anni di meno - dialoga normalmente come se niente fosse.
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E’ sempre interessante osservare da vicino la vita dei grandi personaggi artistici, a patto però di non prendere come oro colato ciò che viene proposto. Beethoven in tarda età non aveva alcuna donna e non vedo perché bisogna immaginare cosa sarebbe successo se l’avesse avuta. Inoltre si eccede nella rozzezza, specie in certe scene quali il modellino del ponte, le nudità e l’esecuzione della musica della ragazza accompagnata dai versacci. Niente a che fare con la verità di un uomo scorbutico e misantropo ma non certo brutale, che negli ultimi anni era sordo del tutto e comunicava coi “quaderni di conversazione”, mentre qui - oltre che dimostrare dieci anni di meno - dialoga normalmente come se niente fosse. Però l’attore è bravo, i costumi azzeccati e la cura dei particolari lodevole. Davvero suggestiva la prima esecuzione della “Nona sinfonia”, che commosse davvero il pubblico dell’epoca mentre Beethoven non udì nemmeno i fortissimi applausi finali. In realtà, in quell’occasione il musicista affiancò il direttore d’orchestra sul podio, mentre qui dirige da solo con l’aiuto della sua ammiratrice: idea inverosimile ma originale. E proprio l’originalità costituisce il piccolo merito di questa biografia. Due stelle e mezzo.
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argo
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martedì 24 febbraio 2009
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scopiazzato malamente amadeus di milos forman
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BENE, SE PRIMA DI AVER VISTO MOZART DI FORMAN (8 OSCAR), QUESTO FILM APPARE UNA NULLITà, DOPO, SCOMPARE!!
BENINTESO, DI CERTO, UN CAPOLAVORO NON SI RIPETE TANTO FACILMENTE, PER MOLTE RAGIONI: DA QUELLE STORICHE A QUELLE INERENTI LA CAPACITà DEL REGISTA. IN QUESTO FILM, PURTROPPO MALAMENTE INTERPRETATO DA HARRIS, I PUNTI SALIENTI CHE DOVREBBERO ISPIRARE, SONO STATI COPIATI PARI PARI DALL'AMADEUS SUCCITATO, MA CON ALCUNE SALIENTI DIFFERENZE:
1) LA DESCRIZIONE DELLA MUSICA, IN AMADEUS è SUBLIME, QUI, PER AVVICINARSI, USA PAROLE CHE NON RENDONO E SI VEDE CHE SONO STATE MESSE A BELLA POSTA.
2) IN AMADEUS, LA SCENA FINALE CON MOZART MORENTE E SALIERI CHE TRASCRIVE IL REQUIEM è DA ANTOLOGIA, QUI è UN INSIPIDO SURROGATO.
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BENE, SE PRIMA DI AVER VISTO MOZART DI FORMAN (8 OSCAR), QUESTO FILM APPARE UNA NULLITà, DOPO, SCOMPARE!!
BENINTESO, DI CERTO, UN CAPOLAVORO NON SI RIPETE TANTO FACILMENTE, PER MOLTE RAGIONI: DA QUELLE STORICHE A QUELLE INERENTI LA CAPACITà DEL REGISTA. IN QUESTO FILM, PURTROPPO MALAMENTE INTERPRETATO DA HARRIS, I PUNTI SALIENTI CHE DOVREBBERO ISPIRARE, SONO STATI COPIATI PARI PARI DALL'AMADEUS SUCCITATO, MA CON ALCUNE SALIENTI DIFFERENZE:
1) LA DESCRIZIONE DELLA MUSICA, IN AMADEUS è SUBLIME, QUI, PER AVVICINARSI, USA PAROLE CHE NON RENDONO E SI VEDE CHE SONO STATE MESSE A BELLA POSTA.
2) IN AMADEUS, LA SCENA FINALE CON MOZART MORENTE E SALIERI CHE TRASCRIVE IL REQUIEM è DA ANTOLOGIA, QUI è UN INSIPIDO SURROGATO.
3) PUR ROMANZATA, LA TRAMA DI AMADEUS RIESCE A CONVINCERE, QUI FA ACQUA DA TUTTE LE PARTI.
4) NON C'è TENSIONE, NON C'è TRASPORTO
5) HARRIS FA PENA QUANDO SMANACCIA NEL TENTATIVO DI DIRIGERE
6) IN AMADEUS, TOM HULCE (MOZART) FA UN PETO GIGANTESCO (E LA STORIA VERA RACCONTA DI PEGGIO...)QUI, HARRIS, ADDIRITTURA SI CALA LE BRAGHE MOSTRANDO IL DERETANO E POI SPERNACCHIA IL MOTIVO SCRITTO DALLA SUA COPISTA...
7) LA MUSICA AVREBBE DOVUTO ESSERE IL TERZO INTERPRETE (COME FORMAN DISSE DEL SUO AMADEUS) FORSE QUESTA COPIATA AVREBBE SALVATO CAPRA E CAVOLI...
domanda: cosa voleva fare la regista?
SPIACENTE DELUDERE CHI AMA QUESTO FILM, MA L'OBIETTIVITA' DEV'ESSERE TALE, PERSONALMENTE, POSSEDENDO L'INTERA OPERA DI BEETHOVEN E DI MOZART, NONCHè DI BACH, CON RELATIVI LIBRI SULLE LORO VITE, VEDERE UNO SCEMPIO SIMILE FA MALE, MOLTO MALE...
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[+] mozart vs beethoven
(di rebby95)
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may
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mercoledì 8 agosto 2007
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deludente
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Il film non ha niente a che fare con la realtà, una ricostruzione forzata di Beethoven: Sembra che debba essere sempre e per forza dipinto come un uomo volgare e maleducato, senza mettere mai in risalto altri aspetti del carattere nei rapporti interpersonali.perch' non investire per fare un film serio e mettere in risalto la reale passionalità della musica e dell'uomo, tanto travolgente da rivoluzionare la vita d'artista e del musicista dell'epoca, ed infondere negli uomini il senso di liberta' e di introspezione verso il divino.
Beethoven, il migliore, sempre.
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(di caldarella)
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