andrea
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giovedì 6 settembre 2007
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un voto positivo per open season
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Sinceramente non capisco perché la gente si accanisce tanto su questo film... ok sono d'accordo che non c'è niente di nuovo, ma a me sinceramente è piaciuto tantissimo, sia per le trovate comiche ( includendo il doppiaggio, con l'ottimo Pino Insegno per Boog e il "semplicemente favoloso" Francesco Pezzulli per Elliot ), sia per la qualità dell'immagine e degli effetti.
Si, proprio così, certo non mi ritengo un grande esperto di CG ma comunque mi diletto e seguo i suoi sviluppi, e vi posso assicurare che questo film non ha niente da invidiare ai suoi concorrenti; ok, forse lo stile scelto dai programmatori, stilizzando ogni oggetto e personaggio sullo schermo, può ingannare i meno esperti, ma concentriamoci sulla realizzazione della pelliccia, affatto banale, su come interagisce con gli oggetti e come si muove al vento ( nella scena iniziale, quando Boog sta sopra la jeep di Beth, beh accidenti, non si può certo negare che i movimenti della pelliccia non siano ben realizzati ), su come si bagna creando ciuffi di pelo, su come si sporca con zucchero, pizza e simil-cheerios.
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Sinceramente non capisco perché la gente si accanisce tanto su questo film... ok sono d'accordo che non c'è niente di nuovo, ma a me sinceramente è piaciuto tantissimo, sia per le trovate comiche ( includendo il doppiaggio, con l'ottimo Pino Insegno per Boog e il "semplicemente favoloso" Francesco Pezzulli per Elliot ), sia per la qualità dell'immagine e degli effetti.
Si, proprio così, certo non mi ritengo un grande esperto di CG ma comunque mi diletto e seguo i suoi sviluppi, e vi posso assicurare che questo film non ha niente da invidiare ai suoi concorrenti; ok, forse lo stile scelto dai programmatori, stilizzando ogni oggetto e personaggio sullo schermo, può ingannare i meno esperti, ma concentriamoci sulla realizzazione della pelliccia, affatto banale, su come interagisce con gli oggetti e come si muove al vento ( nella scena iniziale, quando Boog sta sopra la jeep di Beth, beh accidenti, non si può certo negare che i movimenti della pelliccia non siano ben realizzati ), su come si bagna creando ciuffi di pelo, su come si sporca con zucchero, pizza e simil-cheerios...
Particolare non da poco la realizzazione dell'acqua, una vera sfida per la CG, nella scena in cui si rompe la diga sembra proprio di starci in mezzo, le esplosioni dei camioncini, realizzate alla perfezione, e infine le animazioni, su cui non c'è assolutamente niente da dire.
L'unica cosa che mi ha fatto, diciamo, 'storcere il naso' è la stereotipizzazione della figura del cacciatore, necessariamente rude e spietato, ma d'altronde, in un film in cui gli animali sono i protagonisti, tale figura non può essere vista con simpatia, anche se resto dell'opinione che se tutti rispettassero la natura come la maggior parte dei cacciatori fanno, non vedremmo più buste, lattine, bottiglie ecc lasciati a terra nelle strutture per campeggi e spesso anche nel bosco da cittadini 'pseudo-amanti della natura'
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nicole
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lunedì 27 agosto 2007
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commentino
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IL FILM è MOLTO BELLO E CHI DICE IL CONTRARIO è SOLO INVIDIOSO
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andrea
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domenica 19 agosto 2007
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un voto positivo per open season
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Sinceramente non capisco perché la gente si accanisce tanto su questo film... ok sono d'accordo che non c'è niente di nuovo, ma a me sinceramente è piaciuto tantissimo, sia per le trovate comiche ( includendo il doppiaggio, con l'ottimo Pino Insegno per Boog e il "semplicemente favoloso" Francesco Pezzulli per Elliot ), sia per la qualità dell'immagine e degli effetti.
Si, proprio così, certo non mi ritengo un grande esperto di CG ma comunque mi diletto e seguo i suoi sviluppi, e vi posso assicurare che questo film non ha niente da invidiare ai suoi concorrenti; ok, forse lo stile scelto dai programmatori, stilizzando ogni oggetto e personaggio sullo schermo, può ingannare i meno esperti, ma concentriamoci sulla realizzazione della pelliccia, affatto banale, su come interagisce con gli oggetti e come si muove al vento ( nella scena iniziale, quando Boog sta sopra la jeep di Beth, beh accidenti, non si può certo negare che i movimenti della pelliccia non siano ben realizzati ), su come si bagna creando ciuffi di pelo, su come si sporca con zucchero, pizza e simil-cheerios.
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Sinceramente non capisco perché la gente si accanisce tanto su questo film... ok sono d'accordo che non c'è niente di nuovo, ma a me sinceramente è piaciuto tantissimo, sia per le trovate comiche ( includendo il doppiaggio, con l'ottimo Pino Insegno per Boog e il "semplicemente favoloso" Francesco Pezzulli per Elliot ), sia per la qualità dell'immagine e degli effetti.
Si, proprio così, certo non mi ritengo un grande esperto di CG ma comunque mi diletto e seguo i suoi sviluppi, e vi posso assicurare che questo film non ha niente da invidiare ai suoi concorrenti; ok, forse lo stile scelto dai programmatori, stilizzando ogni oggetto e personaggio sullo schermo, può ingannare i meno esperti, ma concentriamoci sulla realizzazione della pelliccia, affatto banale, su come interagisce con gli oggetti e come si muove al vento ( nella scena iniziale, quando Boog sta sopra la jeep di Beth, beh accidenti, non si può certo negare che i movimenti della pelliccia non siano ben realizzati ), su come si bagna creando ciuffi di pelo, su come si sporca con zucchero, pizza e simil-cheerios...
Particolare non da poco la realizzazione dell'acqua, una vera sfida per la CG, nella scena in cui si rompe la diga sembra proprio di starci in mezzo, le esplosioni dei camioncini, realizzate alla perfezione, e infine le animazioni, su cui non c'è assolutamente niente da dire.
L'unica cosa che mi ha fatto, diciamo, 'storcere il naso' è la stereotipizzazione della figura del cacciatore, necessariamente rude e spietato, ma d'altronde, in un film in cui gli animali sono i protagonisti, tale figura non può essere vista con simpatia, anche se resto dell'opinione che se tutti rispettassero la natura come la maggior parte dei cacciatori fanno, non vedremmo più buste, lattine, bottiglie ecc lasciati a terra nelle strutture per campeggi e spesso anche nel bosco da cittadini 'pseudo-amanti della natura'
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[+] giusto
(di dave)
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cindia
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venerdì 13 luglio 2007
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l'amore che cos'é
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Mercoledì 6 giugno, sullo schermo del Nuovo Centro Internazionale Brera, è stato proiettato per la prima volta in pubblico il film L’amore che cos’è, scritto da Iresha Totaro - tra l’altro attrice protagonista - e diretto da Johnny Dell’Orto. Si tratta di una produzione Arcoiris, la tv libera on line e presente sul canale SKY 916 nonché su satellite.
È un film pulito che parla d’amore e di Milano, una Milano che non fa solo da cornice ma è protagonista di queste vicende sentimentali adolescenziali e giovanili.
Attraverso dei capitoli, quelli di una lettera aperta e indirizzata a qualcuno d’importante, si affrontano le intimità e i labirinti di dubbi e pensieri di due sorelle unite da qualcosa di speciale.
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Mercoledì 6 giugno, sullo schermo del Nuovo Centro Internazionale Brera, è stato proiettato per la prima volta in pubblico il film L’amore che cos’è, scritto da Iresha Totaro - tra l’altro attrice protagonista - e diretto da Johnny Dell’Orto. Si tratta di una produzione Arcoiris, la tv libera on line e presente sul canale SKY 916 nonché su satellite.
È un film pulito che parla d’amore e di Milano, una Milano che non fa solo da cornice ma è protagonista di queste vicende sentimentali adolescenziali e giovanili.
Attraverso dei capitoli, quelli di una lettera aperta e indirizzata a qualcuno d’importante, si affrontano le intimità e i labirinti di dubbi e pensieri di due sorelle unite da qualcosa di speciale.
S’intravedono contesti familiari, ragazzi, Università e la vita della metropoli multiculturale in affanno.
I tratti del film sono la semplicità, la pulizia e la delicatezza, tre caratteristiche che molto spesso si dimenticano quando si pensa a quel complesso mondo che è la gioventù di oggi. E sono gli stessi tratti che si ritrovano nei dialoghi e nelle situazioni che appaiono di notevole spontaneità e naturalezza.
Si ha quasi l’impressione di partecipare a scene di vita quotidiana, senza passare attraverso il filtro dello schermo. Sembra quasi di esserci.
L’amore non è affrontato come meri rapporti di coppia ma nelle sue molteplici sfaccettature come svelano, dopo mille domande e dubbi da parte della protagonista, le sequenze finali dove musica e immagini si fondono, creando l’atmosfera giusta per riflettere, ciascuno nel suo privato.
Non si è trattato di una prima visione ufficiale ma di un incontro tra “amici d’avventura”, come lo ha definito Iresha. È stata un’occasione per ringraziare tutti coloro che hanno reso visibile un tentativo di addolcire “realtà di guerra, rabbia e traffico”, ha dichiarato il regista Johnny Dell’Orto.
Tutti i realizzatori dell’opera sono coscienti di aver potuto partecipare all’opportunità fortunata e fortuita di una “produzione libera”. Grazie al producer di Arcoiris Rodrigo Vergara, L’amore che cos’è, infatti, è risultato non un semplice film indipendente ma libero, privo cioè di direttive e di imposizioni dall’alto e girato a spezzoni durante i fine settimana e i giorni di riposo dal lavoro.
Cinque attori protagonisti: Maya (Iresha Totaro), Zoe (Indra Totaro), Riccardo (Alberto Torquati), Gabriele (Riccardo Mesturini) e William (William Angiuli). Cinque giovani, cinque lavoratori che si ritrovano in questo lungometraggio per caso. Solo Alberto è un attore professionista soprattutto per il teatro. Riccardo è stato catturato da Iresha mentre una sera lavorava al BlockBuster. Oggi è un impiegato. William lavora all’ASL di Como. Iresha e Indra sono attualmente impegnate in una produzione televisiva.
Non sappiamo ancora se il futuro prometterà il grande schermo ma chi ha potuto assistere ieri a questa proiezione tra amici è andato via con la consapevolezza che questi giovani ci hanno saputo fare. Senza pretese, hanno lasciato il segno.
L'amore che cos’è
Un film di Johnny Dell’Orto. Scritto da Iresha Totaro. Con Iresha Totaro, Indra Totaro, William Angiuli, Alberto Torquato, Riccardo Mesturini E con Ennio Orazi, Iroma Fernando, Maria Pastorelli, Elisabetta Pesenti, Jacopo Miceli, Rosangela, Pierpaolo Brunoldi, Alessandro Dal Cin, Esteban Dell’Orto, Luigi Gasparro, Sabrina Grifeo, Lorenzo Levi, Rocco Totaro, Alessio Venturini, Luca Zavatarelli. E la partecipazione di
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athos
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martedì 8 maggio 2007
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disgustosa banalità sull'amicizia (commerciale)
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Pessimo, decisamente pessimo. Questa è la vergogna del cinema!!!! Olre a non far mai ridere, non insegna alcunchè!! Ipocrisia assoluta! Evitatelo.
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bas
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venerdì 12 gennaio 2007
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ciao
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è UN FILM STUPENDO!!!! MOLTO DIVERTENTE E SIMPATICO ADATTO A TUTTE LE ETA ( IO HO 46 ANNI)!!!!!!!
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lux sagix
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martedì 19 dicembre 2006
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animali per parlare agli uomini
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Ultimamente esiste la moda, non così originale, di usare il enere dei cartoni per parlare agli adulti, e soprattutto, metodo usato fin dalle più antiche narrazioni, utilizzare gli animali come metafore dei comportamenti umani... é il caso anche di questo nuovo film aniamto americano. La trama, un orso pigro adomesticato che incontra un cervo disadattato e che assieme dopo varie peripezzie ritrovano se stessi, si presta molto bene a tanti spunti di riflessione. A mio avviso questo bel cartone ci può aiutare a riflettere sulla scoperta della nostra identità, chi siamo veramente. Ogni essere vivente sta bene quando vive quello per cui è nato... Buon cartone da vedere! Montaggio, dialoghi e tempi non sempre all'altezza.
[+] ok
(di frimaind)
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lorenzo78
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sabato 16 dicembre 2006
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altro che open season, sleepy season!
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per essere il primo cartoon della SonyPictures si vola bassi radenti, anzi, non si decolla per niente! Un film che non ha saputo sfruttare affatto il proprio potenziale comico (notevolissimo) ma che preferisce sterzare in modo imbarazzante verso quel buonismo sull'amicizia che perfino la Disney rinnegherebbe!
lasciate perdere
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riccardo
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mercoledì 13 dicembre 2006
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niente di nuovo...tutto già visto
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Ennesimo film incentrato sugli animali.Questa volta però l'originalità è quasi del tutto assente!La pellicola infatti sembra copiare fin troppo film come"Madagascar"e la"Gang del bosco",prima di tutto la storia:Boog,un orso addomesticato,incontra per caso Elliot,un cervo pazzerello che lo porterà,dopo una serie di incidenti ad essere liberato nella foresta dalla guardia forestale che lo custodiva.Naturalmente dopo un iniziale ostilità verso la natura, la nostalgia della città e l'agiatezza in cui viveva,si convincerà che quella è la sua casa e suoi amici gli animali che lì abitano.Il doppiaggio è ottimo ma i due protagonisti vengono superati di gran lunga dai personaggi secondari(o di contorno):gli scoiattoli bellici;le due puzzole,una toscana e l'altra napoletana;il riccio timido che ripete con la sua dolcissima voce:"'michetto"(amichetto);conigli che vengono scaraventati come sassi e quasi inanimati;due anatre che hanno perso i loro compagni durante la migrazione che sembrava più una spedizione aerea miltare.
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Ennesimo film incentrato sugli animali.Questa volta però l'originalità è quasi del tutto assente!La pellicola infatti sembra copiare fin troppo film come"Madagascar"e la"Gang del bosco",prima di tutto la storia:Boog,un orso addomesticato,incontra per caso Elliot,un cervo pazzerello che lo porterà,dopo una serie di incidenti ad essere liberato nella foresta dalla guardia forestale che lo custodiva.Naturalmente dopo un iniziale ostilità verso la natura, la nostalgia della città e l'agiatezza in cui viveva,si convincerà che quella è la sua casa e suoi amici gli animali che lì abitano.Il doppiaggio è ottimo ma i due protagonisti vengono superati di gran lunga dai personaggi secondari(o di contorno):gli scoiattoli bellici;le due puzzole,una toscana e l'altra napoletana;il riccio timido che ripete con la sua dolcissima voce:"'michetto"(amichetto);conigli che vengono scaraventati come sassi e quasi inanimati;due anatre che hanno perso i loro compagni durante la migrazione che sembrava più una spedizione aerea miltare....etc..Si viene a creare così uno squilibrio poichè le scene in cui i protagonisti sono soli(ovvero la maggior parte del film)difficilmente divertono il pubblico che deve attendere,invece,la presenza degl'altri simpatici animaletti per incurvare un pò le labbra.Inquieta un pò la figura del cacciatore...troppo malvagio e troppo spietato!Le tante teste degli animali attaccate alle pareti della sua baracca sono decisamente di cattivo gusto e poco adatte per un pubblico infantile.C'è da dire però che il film,fortunatamente,non annoia grazie alla"breve"durata,un'ora e un quarto,ed è anzi molto scorrevole.Niente di nuovo...tutto già visto!.
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bobtheheat
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venerdì 8 dicembre 2006
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buddy movie trai boschi
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"Boog & Elliot a caccia di amici" e' il secondo cartoon ad arrivare sugli schermi italiani per la ghiotta battaglia d'incassi del Natale 2006. Sinceramente dopo averlo visto e' difficile pensare che sara' lui a spuntarla. Anche perche' e' destinato chiaramente, a differenza del "concorrente Happy Feet" (l'altro e forse piu promettente "Giu' per il tubo" uscira' poco prima di Natale) esclusivamente ai bambini piu' piccolini e solo loro troveranno almeno in parte da divertirsi. Tipico "buddy movie" con la classica coppia che all'inizio non si sopporta ma poi si aiuta e trova il modo di (con)vivere in piena amicizia, "Boog & Elliot a caccia di amici" e' in effetti un film dal soggetto e dalla trama molto semplice se non esile.
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"Boog & Elliot a caccia di amici" e' il secondo cartoon ad arrivare sugli schermi italiani per la ghiotta battaglia d'incassi del Natale 2006. Sinceramente dopo averlo visto e' difficile pensare che sara' lui a spuntarla. Anche perche' e' destinato chiaramente, a differenza del "concorrente Happy Feet" (l'altro e forse piu promettente "Giu' per il tubo" uscira' poco prima di Natale) esclusivamente ai bambini piu' piccolini e solo loro troveranno almeno in parte da divertirsi. Tipico "buddy movie" con la classica coppia che all'inizio non si sopporta ma poi si aiuta e trova il modo di (con)vivere in piena amicizia, "Boog & Elliot a caccia di amici" e' in effetti un film dal soggetto e dalla trama molto semplice se non esile. Il messaggio principe del film, certo non a favore della caccia, e' proprio quello che l'amicizia e' un valore da coltivare e difendere. E a farcelo capire sono Boog, un orso che vive serenamente in cattivita' con la premurosa ranger Beth . E il cervo Elliot, solito casinista guastafeste che causera' la liberazione del primo verso la temuta vita in cattivita' , per giunta proprio alla viglia della "Open Season" di caccia. Purtroppo pero' Boog & Elliot (come pure gli altri animali di contorno) non hanno la forza di personaggi quali ad esempio Shrek e Ciuchino, a cui vorrebbero rimandare. Le trovate comiche funzionano poco e cosi' il film, complice anche una qualita' digitale di molto inferiore ai miglior digital cartoon visti anche di recente (in tal senso la differenza con "Happy feet" e' enorme) prosegue lentamente senza sussulti e scene da ricordare verso il consueto happy end finale. Ma e' solo il primo tentativo della Sony, la prossima volta, c'e' da scommeterci, andra' sicuramente meglio.
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