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sixy89
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giovedì 14 ottobre 2010
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inquietante
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Un film sugli squali diverso dal solito. Un buon film che si sofferma più sul dare una sensazione di inquietudine e terrore nel nol sapere cosa c'è in quell'infinita d'acqua sotto di noi, piuttosto che sugli attacchi degli squali. E' un film che gioca molto sul fattore psicologico, tramite il rumore dell'acqua, le ombre attraverso le onde, le sagome degli squali che sfiorano i protagonisti, e il moto ondulatorio delle riprese. Quest'ultimo è dovuto non alla scarsa tecnica del regista!!! E' duvuto al fatto che le scene sono state fatte realmente in mare e quindi con le telecamere su una barca, che per quanto possa essere stabile, sempre il movimento delle onde segue.
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Un film sugli squali diverso dal solito. Un buon film che si sofferma più sul dare una sensazione di inquietudine e terrore nel nol sapere cosa c'è in quell'infinita d'acqua sotto di noi, piuttosto che sugli attacchi degli squali. E' un film che gioca molto sul fattore psicologico, tramite il rumore dell'acqua, le ombre attraverso le onde, le sagome degli squali che sfiorano i protagonisti, e il moto ondulatorio delle riprese. Quest'ultimo è dovuto non alla scarsa tecnica del regista!!! E' duvuto al fatto che le scene sono state fatte realmente in mare e quindi con le telecamere su una barca, che per quanto possa essere stabile, sempre il movimento delle onde segue.
Uno dei film più drammatici e forti che abbia mai visto. L'impotenza in mezzo all'oceano, il dover aspettare, confidando in una vana speranza di esser ritrovati e in quella di non essere sbranati vivi dagli squali, ti accompagnano lungo tutto il film.
Da vedere.
Voto:7
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fulvia
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giovedì 15 luglio 2010
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un'angoscia che però si fa guardare
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Bel film, anche se trasmette un'angoscia addosso infinita.
Senso totale di smarrimento, di impotenza,...voglia di resistere, di farcela a qualsiasi costo. Il valore della vita e l'istinto di sopravvivenza in certi casi si manifestano veramente a 360°.
Finale deludente...
se fosse stato più completo e chiaro mi avrebbe portato alle 4 stelle, invece 3, secondo me sono più che sufficienti per questo film. Da vedere, comunque!
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valerio c
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sabato 10 luglio 2010
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una tragedia che non si scorda
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Per una volta condivido l'opinione espressa nella recensione:si tratta di una storia vera e ciò accresce il dramma.
E' incredibile,surreale,agghiacciante,ma è successo davvero.
Lo dico a chi ha dato un voto basso...immedesimatevi per un attimo coi due sfortunati protagonisti,poi ne riparliamo.
Una storia allucinante,figlia del destino e dell'imperfezione dell'essere umano,che la natura difficilmente perdona:questo è il mare.
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charliebuzz
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venerdì 9 luglio 2010
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bah....?!?!
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A prima vista sembra un documentario... Poi pensi... "No, è un filmino delle vcanze trasmesso per non si sa quale ragione in TV!"... Alla fine scopri che Open Water, è soltanto un film mediocre... I protagonisti, passano la maggior parte del film dispersi nell'oceano tra attacchi di squali, attacchi di meduse e attacchi di panico... e qual'è lunica battuta che mi è rimasta impressa??? Nel bel mezzo della disperazione, quando ormai le possibilità di salvezza sono ridotte praticamente a zero, la moglie esclama: "Io volevo andare a sciare!!!" Credo che questa sia la "scena madre" del film... Lascio a voi immaginare il resto...
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pedro navaja
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giovedì 12 novembre 2009
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la morte cruda
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E`un film di una crudezza allarmante. Del resto, come raccontare una storia semplice, che deve essere normale (senza flash back o altri artifici), di due tipi qualunque in vacanza (io, voi, loro) che dimenticati in mezzo al mare (qui nei caraibi ma nella realtà in australia) aspettano un logico e normalissimo ritorno dell'imbarcazione del tour che hanno pagato insieme ad altri? Se si supera un po' la lentezza naturale di questo film “realista”, il finale è un colpo al cuore.
E' vero che lasciano perplesse alcune cose (anche se si vede un cielo a volte coperto, stare un giono intero a mollo in acque tropicali provoca almeno un'ustione al viso) ma è un film che, nella sua semplicità, e naturale basso costo, fa riflettere: come può essere così semplice e grottesco il passo verso la morte.
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E`un film di una crudezza allarmante. Del resto, come raccontare una storia semplice, che deve essere normale (senza flash back o altri artifici), di due tipi qualunque in vacanza (io, voi, loro) che dimenticati in mezzo al mare (qui nei caraibi ma nella realtà in australia) aspettano un logico e normalissimo ritorno dell'imbarcazione del tour che hanno pagato insieme ad altri? Se si supera un po' la lentezza naturale di questo film “realista”, il finale è un colpo al cuore.
E' vero che lasciano perplesse alcune cose (anche se si vede un cielo a volte coperto, stare un giono intero a mollo in acque tropicali provoca almeno un'ustione al viso) ma è un film che, nella sua semplicità, e naturale basso costo, fa riflettere: come può essere così semplice e grottesco il passo verso la morte. La fotocamera ripescata nella pancia dello squalo durante i titoli di coda non fa che aumentare l'oppressione.
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dian71cinema
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giovedì 24 settembre 2009
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storia narrativa fragile e poco strutturata
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NON LEGGO MAI RECENSIONI E CRITICHE PRIMA DELLA VISIONE DI UN FILM PROPRIO PER NON RESTARNE INFLUENZATO O PEGGIO PER LEGGERE EVENTUALI FINALI GIA' DEFINITI.. IL FILM A MIO GIUDIZIO HA LA PECCA PRINCIPALE NELLA NARRAZIONE..COMPLETAMENTE DA RIDEFINIRE PER RISULTARE QUANTO MENO CREDIBILE... SICURAMENTE VI SONO ELEMENTI APPREZZABILI..DAL PUNTO DI VISTA DELLA PSICOLOGIA DEI BRAVI PROTAGONISTI..E L'ELEMENTO ACQUA CHE LA FA DA PADRONE IN IMMAGINI SUGGESTIVE E BEN REALIZZATE..LA TENSIONE SI PUO' AVVERTIRE NATURALMENTE GRAZIE AD ALCUNE SCENE INDOVINATE MA LA STORIA RIPETO E' DAVVERO POCO CREDIBILE E NON POSSO AGGIUNGERE ALTRO..POSSO RITENERE CHE UN INSEGNANTE DI SUB ANCHE POCO ESPERTO POSSA COMMETTERE ERRORI MA NON DEL TIPO CHE SI VEDRA' NEL LUNGOMETRAGGIO OVVIAMENTE SE LA SEMINA E' MAL EFFETTUATA IL RACCOLTO SUBIRA' DELLE CONSEGUENZE.
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NON LEGGO MAI RECENSIONI E CRITICHE PRIMA DELLA VISIONE DI UN FILM PROPRIO PER NON RESTARNE INFLUENZATO O PEGGIO PER LEGGERE EVENTUALI FINALI GIA' DEFINITI.. IL FILM A MIO GIUDIZIO HA LA PECCA PRINCIPALE NELLA NARRAZIONE..COMPLETAMENTE DA RIDEFINIRE PER RISULTARE QUANTO MENO CREDIBILE... SICURAMENTE VI SONO ELEMENTI APPREZZABILI..DAL PUNTO DI VISTA DELLA PSICOLOGIA DEI BRAVI PROTAGONISTI..E L'ELEMENTO ACQUA CHE LA FA DA PADRONE IN IMMAGINI SUGGESTIVE E BEN REALIZZATE..LA TENSIONE SI PUO' AVVERTIRE NATURALMENTE GRAZIE AD ALCUNE SCENE INDOVINATE MA LA STORIA RIPETO E' DAVVERO POCO CREDIBILE E NON POSSO AGGIUNGERE ALTRO..POSSO RITENERE CHE UN INSEGNANTE DI SUB ANCHE POCO ESPERTO POSSA COMMETTERE ERRORI MA NON DEL TIPO CHE SI VEDRA' NEL LUNGOMETRAGGIO OVVIAMENTE SE LA SEMINA E' MAL EFFETTUATA IL RACCOLTO SUBIRA' DELLE CONSEGUENZE..IL RISULTATO E' UN FILM CHE NEL COMPLESSO SUPERA UNA MEDIOCRITA' SOLAMENTE PER ASPETTI NON DIPENDENTI DALLA REGIA VOTO 5.5
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greg2
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giovedì 20 agosto 2009
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2 stelle
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Mi spiace ma nonostante si ispiri a una storia vera non mi sento di dare di più a questo film;troppa noia e troppa poca suspance avvolge questo film, troppo banale l'espediente degli squali, troppo corto e scene troppe ripetitive.
Sono d'accordo con chi dice che questo film vuole trasmettere allo spettatore un certo di tipo di emozioni,ovvero angoscia e impotenza di fronte al lento e inesorabile declino verso l'oblio ma quando vedo un thriller mi aspetto tutt'altro genere di azioni con una adrenalina decisamente maggiore.
Al contrario ho trovato davvero interessanti le riprese, veramente coinvolgenti che ti fanno vivere appieno il dramma occorso ai due protagonisti.
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archi89
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lunedì 12 gennaio 2009
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se questo è un film..
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Orrendo. Non saprei dirlo in altro modo... una telecamera amatoriale che provoca mal di testa dopo i primi venti minuti... una storia insulsa e totalmente prevedibile... un finale anch'esso prevedibile. Ah, dimenticavo... noioso fino alla nausea. Decisamente sconsigliato.
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enzo
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giovedì 13 novembre 2008
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gran film
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Molto bello... consigliatissimo
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andrea
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mercoledì 10 settembre 2008
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il moderno acquatic thriller
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Open Water racconta di una coppia di sub esperti, Susan e Daniel, che in vacanza e precisamente durante un'escursione in mare aperto, vengono abbandonati dalla barca turistica, soli spaventati e in mezzo al nulla oltre che all'acqua. Di talento, il regista esordiente Chris Kentis, non si può dire che non ce l'abbia difatti il suo script e la sua regia ridefiniscono il concetto di acquatic thriller moderno. Tra gli aggettivi che descrivono Open Water si citano: spaventoso, di suspense, angoscioso, inimmaginabile, elettrizzante, drammatico e triste. E chi si va ad immaginare che il film si basa su una storia vera? Nel complesso un film ben curato, che con un budget fuorimano è riuscito ad angosciare le platee e la critica cinematografica nel 2003.
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Open Water racconta di una coppia di sub esperti, Susan e Daniel, che in vacanza e precisamente durante un'escursione in mare aperto, vengono abbandonati dalla barca turistica, soli spaventati e in mezzo al nulla oltre che all'acqua. Di talento, il regista esordiente Chris Kentis, non si può dire che non ce l'abbia difatti il suo script e la sua regia ridefiniscono il concetto di acquatic thriller moderno. Tra gli aggettivi che descrivono Open Water si citano: spaventoso, di suspense, angoscioso, inimmaginabile, elettrizzante, drammatico e triste. E chi si va ad immaginare che il film si basa su una storia vera? Nel complesso un film ben curato, che con un budget fuorimano è riuscito ad angosciare le platee e la critica cinematografica nel 2003. Con lo stesso soggetto, da guardare anche Alla Deriva(2007); ribattezzato per il cinema Open Water 2.
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