My Name Is Tanino |
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Un film di Paolo Virzì.
Con Corrado Fortuna, Mimmo Mignemi, Frank Crudele, Rachel McAdams.
continua»
Commedia,
b/n
durata 100 min.
- Italia 2002.
MYMONETRO
My Name Is Tanino
valutazione media:
2,99
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Paolo D'Agostini
La Repubblica
Non sapremo mai tutta la verità. Soprattutto se e quanto addebitare alle pazzesche disavventure produttive - paradosso che raddoppia la frustrazione: hanno surclassato quelle raccontate dal film, come dire che il vero autore è Vittorio Cecchi Gori - un fatto che proprio dispiace. Il quinto film di Paolo Virzì, sugli schermi dopo che già è pronto il sesto Caterina va in città, è il meno riuscito del brillante regista livornese. Affiancato nella scrittura dal fedele Francesco Bruni e da Francesco Piccolo.
Gli autori hanno miscelato diversi spunti. Le letture americane fatte da ragazzi, probabilmente anche l'America stradaiola e picaresca di Mark Twain. Le sensazioni di un loro viaggio "da provinciali" in America. I ricordi di un'esperienza da esaminatori alla Scuola Nazionale di Cinema. Dall'insieme nasce il loro Tanino emblematico di innumerevoli Tanini: ventenni entusiasti e approssimativi, ferocemente aspiranti a fare il cinema perché del cinema innamorati, radicali e intransigenti nei loro gusti pur se spavaldamente ignorantissimi. Virzì nutre un affetto sconfinato per la sua sintesi di tutti i Tanini conosciuti, un po' anche in se stesso.
In fuga dal suo paesino balneare siciliano, ammaliato da una turista, l'eroe la insegue nella perfezione della di lei famiglia WASP e ne è penosamente respinto; si sottrae alle grinfie di familiari emigrati, volgari e mafiosissimi, e finisce nella brace del "magico" incontro con il filmaker dei suoi miti, un disgraziato ubriacone. I capitoli della ballata si sommano senza che nessun ingrediente riesca a farsi "universale", cioè senza che gli autori riescano a trasmettere il divertimento che di sicuro progettando la storia hanno provato, e le sue ragioni. Corrado Fortuna conferma in Virzì un formidabile cacciatore di facce.
Da La Repubblica, 31 maggio 2003
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