mago
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lunedì 2 luglio 2007
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il remake non sovrasterà mai l'originale
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Ho visto prima il flm di Lau, e in seguito quello di Scorsere. E ribadisco che il concept originale, il cast erano tutti da oscar. Sento molti dire che il film di Scorsere è meglio, ma questo fatto dipende quasi totalmente dal fatto che siamo abituati a vedere gli attori (caprio,damon,nicolson) in molti altri film, e quindi ci hanno abituao al loro modo di esprimersi e di trapelare i loro sentimenti attraverso la pellicola. Mentre per gli attori nel film di Hong-Kong, è inizialmente difficile abituarsi al loro modo di fare e di agire. Ma se riusciamo a vedere di per se la loro maestria nell'immedesimarsi nel loro ruolo, allora è tutta un altra storia.
Poi dipende molto anche dal fatto, se si vede prima un film o l'altro.
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Ho visto prima il flm di Lau, e in seguito quello di Scorsere. E ribadisco che il concept originale, il cast erano tutti da oscar. Sento molti dire che il film di Scorsere è meglio, ma questo fatto dipende quasi totalmente dal fatto che siamo abituati a vedere gli attori (caprio,damon,nicolson) in molti altri film, e quindi ci hanno abituao al loro modo di esprimersi e di trapelare i loro sentimenti attraverso la pellicola. Mentre per gli attori nel film di Hong-Kong, è inizialmente difficile abituarsi al loro modo di fare e di agire. Ma se riusciamo a vedere di per se la loro maestria nell'immedesimarsi nel loro ruolo, allora è tutta un altra storia.
Poi dipende molto anche dal fatto, se si vede prima un film o l'altro. Perchè il remake è totalmente costruito pari passo all'originale. Son due storie identiche, a parte il finale, quello di Lau è molto più sottile, subdolo, certo c'è sempre il redempimento del protagonista, ma alla fine sopravvive. Invece in Departed è il film è un ciclo chiuso, in cui il male non la fa franca, neanche chi si redime dal proprio passato. Questa scelta registica non m'è piaciuta per niente. Alla fine anche il rapporto tra capo della polizia e boss malavitoso s'è risolto in un battibecco, mentre in Infernal Affairs, c'è ben più ampia sfida e dialogo tra i due corrispettivi, quasi uan sfida personale.
Departed, buon film, ma che si basa totalmente sulla bravura dei protagonisti, Infernal Affairs, ottima trama, e ottimi protagonisti. Direi un 10 a 7 per il film di Lau.
Un consiglio, chi può cerchi di vedere prima Infernal Affairs e in seguito Departed.
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(di giovi)
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laurence316
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venerdì 12 ottobre 2018
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basta paragoni! infernal affairs è un gran film.
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Infernal Affairs è uno dei migliori film d'azione degli anni 2000, un film, diretto da un regista estremamente prolifico quale è Andrew Lau (una media di 2 film l'anno) e scritto dal suo co-regista Alan Mak con Felix Chong, che, rivelandosi un enorme successo di pubblico, darà inizio ad una serie e influenzerà in maniera determinante anche il cinema americano (vedi The Departed).
Troppo spesso ingiustamente considerato inferiore al remake ad opera di Martin Scorsese, andrebbe giudicato nella sua unicità, evitando inutili paragoni con quest’ultimo.
E' un film di breve durata, che non concede un attimo di respiro, pieno d'azione e dal ritmo serrato, con due interpreti principali perfettamente funzionali, una regia ipercinetica e una sceneggiatura che offre il giusto carico di trama a sostenere il tutto.
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Infernal Affairs è uno dei migliori film d'azione degli anni 2000, un film, diretto da un regista estremamente prolifico quale è Andrew Lau (una media di 2 film l'anno) e scritto dal suo co-regista Alan Mak con Felix Chong, che, rivelandosi un enorme successo di pubblico, darà inizio ad una serie e influenzerà in maniera determinante anche il cinema americano (vedi The Departed).
Troppo spesso ingiustamente considerato inferiore al remake ad opera di Martin Scorsese, andrebbe giudicato nella sua unicità, evitando inutili paragoni con quest’ultimo.
E' un film di breve durata, che non concede un attimo di respiro, pieno d'azione e dal ritmo serrato, con due interpreti principali perfettamente funzionali, una regia ipercinetica e una sceneggiatura che offre il giusto carico di trama a sostenere il tutto.
Tetro e violento, presenta diverse scene memorabili, compreso un finale di significativa bellezza.
Uscito in Italia solo per il mercato dell'home-video, ottiene un tale successo da generare un prequel e un sequel (Infernal Affairs 2 e 3), entrambi usciti sul finire del 2003, oltre che al remake americano The Departed con Jack Nicholson, Leonardo DiCaprio e Matt Damon.
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nazareno nicoletti
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mercoledì 13 giugno 2007
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lau e scorsese
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Ho visto entrambi i film (per la verità prima il remake di Scorsese). Sono rimasto particolarmente impressionato da quanto sia stato curato il soggetto nella sua prima versione(quella di Lau): non è un caso che l'affermatissimo Martin ne abbia comprato i diritti per il suo rifacimento. Non sono d'accordo però con chi sostiene che l'opera del grande regista americano sia inferiore all'originale. E' vero il contrario. In primo luogo ci sono le musiche che sono praticamente di due mondi diversi. Poi il montaggio, ottimo nel film di Lau ma sorprendente e superbo in quello di Scorsese. Poi gli attori: in Departed c'è un Di Caprio impressionante e un eccellente Wahlberg. Ma in realtà quello che più mi ha colpito del film statunitense è tutto l'aspetto psicologico curato magistralmente da Martin Scorsese (quello che invece manca ad Infernal Affairs).
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Ho visto entrambi i film (per la verità prima il remake di Scorsese). Sono rimasto particolarmente impressionato da quanto sia stato curato il soggetto nella sua prima versione(quella di Lau): non è un caso che l'affermatissimo Martin ne abbia comprato i diritti per il suo rifacimento. Non sono d'accordo però con chi sostiene che l'opera del grande regista americano sia inferiore all'originale. E' vero il contrario. In primo luogo ci sono le musiche che sono praticamente di due mondi diversi. Poi il montaggio, ottimo nel film di Lau ma sorprendente e superbo in quello di Scorsese. Poi gli attori: in Departed c'è un Di Caprio impressionante e un eccellente Wahlberg. Ma in realtà quello che più mi ha colpito del film statunitense è tutto l'aspetto psicologico curato magistralmente da Martin Scorsese (quello che invece manca ad Infernal Affairs). Da spettatore onestamnte non riesco a vedere in Tony Leung un uomo affranto dalla sua condizione di infiltrato, e non riesco a farmi coinvolgere in questa sua lotta solitaria contro la mafia; non riesco a tifare per lui. Anche il rapporto con la psicologa è appenna accennato e non viene proprio fatto cenno alla vita del protagonista prima che entrasse in accademia (fatta eccezione per l'apparizione di una sua ex fidanzata e di sua figlia) ed in più non viene in alcun modo accennato alle motivazioni che hanno spinto il protagonista ad intraprendere la carriera di poliziotto nè alle sue condizioni familiari.
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