paolp78
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venerdì 19 marzo 2021
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innovativo, sperimentale
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La pellicola che racconta storie di autodistruzione conseguente all'abuso di droghe e farmaci, è diretta con una tecnica innovativa, sia nelle riprese che nel montaggio, dal talentuoso Darren Aronofsky, qui alla sua seconda opera.
L'inconsueto effetto visivo realizzato dal regista americano di origini ucraine è molto suggestivo e si sposa benissimo col tema della narrazione, la cui drammaticità ne risulta addirittura enfatizzata. Tale felice intuizione, merito dell'estro di Aronofsky, caratterizza l'opera conferendole una cifra stilistica innovativa.
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La pellicola che racconta storie di autodistruzione conseguente all'abuso di droghe e farmaci, è diretta con una tecnica innovativa, sia nelle riprese che nel montaggio, dal talentuoso Darren Aronofsky, qui alla sua seconda opera.
L'inconsueto effetto visivo realizzato dal regista americano di origini ucraine è molto suggestivo e si sposa benissimo col tema della narrazione, la cui drammaticità ne risulta addirittura enfatizzata. Tale felice intuizione, merito dell'estro di Aronofsky, caratterizza l'opera conferendole una cifra stilistica innovativa.
Ciò detto, si deve aggiungere che il film risulta un po' pesante, a lungo andare, e l'originale tecnica di ripresa pare apprezzabile fintantoché limitata ad un'opera unica, non prestandosi assolutamente ad essere replicata oltre, se non sporadicamente.
Come nelle successive pellicole di Aronofsky, viene richiesto un particolare sforzo recitativo agli interpreti, impegnati in parti molto complesse e difficili; l'ottimo cast risponde egregiamente alla sfida. Molto convincente nei panni del tossico Jared Leto, di cui fa impressione la trasformazione fisica che lo porta ad essere poco più che pelle ed ossa; altrettanto ben riuscita la prova della bella e brava Jennifer Connelly; infine c'è Ellen Burstyn che si merita la palma della migliore grazie ad una prova particolarmente impegnata e di assoluto valore artistico.
Molto impressionanti e ben costruite le sequenze con le allucinazioni, in particolare quelle che riguardano il personaggio della Burstyn: gli scherzi che può fare la mente umana vengono mostrati con straordinaria efficacia.
Si tratta certamente anche di film che opera una denuncia, non solo contro le droghe e l'abuso di farmaci, ma anche contro la società moderna, l'abbandono e la solitudine degli anziani, gli effetti negativi della televisione, la durezza della risposta repressiva dello stato ecc.
Le musiche, davvero ottime e capaci di restare nella mente dello spettatore, sono particolarmente adatte ad esaltare il ritmo pulsante della narrazione e l'inevitabile incedere verso il disastro; in questo si sposano benissimo con la tecnica registica attuata da Aronofsky rappresentando un ulteriore elemento di forza e di filo conduttore dell'opera.
Il film è tratto da un romanzo il cui autore ha collaborato con il regista per l'adattamento cinematografico.
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raysugark
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domenica 9 settembre 2018
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requiem for a dream
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I film sulla dipendenza sono interessanti e anche scioccanti, per esplorare su quali conseguenze i personaggi andranno a incontrare. Dopo aver proseguito dei percorsi, che spesso possono essere folli o addirittura inquietanti. Il cineasta d’autore Darren Aronofsky dopo aver realizzato il suo primo film Pi si è interessato a realizzare un film sulla dipendenza, elaborando un adattamento cinematografico sul libro Requiem for a Dream di Hubert Selby Jr. scritto nel 1978.
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I film sulla dipendenza sono interessanti e anche scioccanti, per esplorare su quali conseguenze i personaggi andranno a incontrare. Dopo aver proseguito dei percorsi, che spesso possono essere folli o addirittura inquietanti. Il cineasta d’autore Darren Aronofsky dopo aver realizzato il suo primo film Pi si è interessato a realizzare un film sulla dipendenza, elaborando un adattamento cinematografico sul libro Requiem for a Dream di Hubert Selby Jr. scritto nel 1978. Per poi fare uscire nel 2000 il secondo film di Darren Aronofsky Requiem for a Dream, con protagonisti Ellen Burstyn, Jared Leto, Jennifer Connelly e Marlon Wayans. Loro sono i protagonisti da cui una volta diventati dipendenti, entreranno in un viaggio che le loro conseguenze saranno devastanti. Da un titolo così accattivante farà comprendere allo spettatore, che uno dei temi principali del film è di cercare a realizzare i propri sogni. Da cui i protagonisti per sperare che i loro sogni diventino realtà, commetteranno atti estremi che li distruggerà fisicamente e mentalmente. Nel film Ellen Burstyn è Sara che riceve una telefonata, da cui le viene detto che parteciperà a un suo talk show preferito. Soltanto che per prepararsi a entrare nel talk show, vuole mettersi un vestito rosso speciale. Per quanto il vestito le sta stretto lei seguirà una dieta rigida, da dover ingerire delle pillole per perdere peso. Man mano che andrà avanti con la dieta, incomincerà a prendere le pillole a dose eccessive con effetti devastanti. Jared Leto e Marlon Wayans sono Harry e Tyrone, due amici che vendono l’eroina per sperare di costruirsi un futuro. Nel frattempo che i due amici stanno guadagnando bene, utilizzeranno anche loro l’eroina per poi incominciare ad avere dolori fisici. Tra cui Harry a forza di utilizzare lo stesso braccio per iniettarsi l’eroina, che il suo arto superiore stesso andrà in cancrena. Infine Jennifer Connelly nei panni di Marion, la fidanzata di Harry che seguirà il cammino di Harry. Finché lei prenderà delle scelte, che verrà sfruttata. Requiem for a Dream ha delle atmosfere che passa dal drammatico, fino a diventare inquietante da fare salire la tensione allo spettatore. Le immagini vengono inquadrate da rilasciare emozioni, che rendono le scene indimenticabili soprattutto quelle più potenti. Il montaggio è stato elaborato con accuratezza che riesce ad accompagnare, l’atmosfera e soprattutto il ritmo della storia dall’inizio fino alla fine. La narrazione del film è raccontata fluidamente facendo passare, dai momenti tranquilli fino ad arrivare ai momenti più inaspettati. Infine la colonna sonora di Clint Mansell riesce a legarsi, all’atmosfera e al ritmo del film senza storcere neanche una nota. Infatti una delle tracce più famose della colonna sonora è Lux Aeterna, di cui è una delle tracce più emozionanti che riesce a catturare l’attenzione dello spettatore. Lux Aeterna è stata poi elaborata in versione orchestrata come Requiem for a Tower, da essere utilizzata per vari trailer dei film in uscita. Requiem for a Dream è uno dei migliori film di tutti i tempi, che riesce ad emozionare e a scioccare lo spettatore.
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giu/da(g)
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mercoledì 2 novembre 2011
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ma cos'è poi la droga?
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Polittico americano scandito dall'estate, l'autunno e l'inverno: ascesa e morte di un sogno. Harry Goldfarb e l'amico Tyrone sognano di potersi mantenere spacciando e consumando droga, i soldi serviranno a finanziare il negozio di moda di Marion, fidanzata di Harry, mentre parallelamente Sara Goldfarb sogna una vita felice per il figlio e di poter essere ospite nel suo show preferito, dove potrà finalmente sfoggiare il suo splendido abito rosso. In quanto film sulla droga e i giocani Requiem for a dream non aggiunge molto a quanto è già stato narrato in altre pellicole, cerca semmai di infarcire il tutto con dei sistemi cool per descrivere le sensazioni - un po' troppo manieristi? - e mantenere una sorta di macabro cinismo verso i protagonisti, quasi beandosi nella descrizione minuziosa della loro caduta.
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Polittico americano scandito dall'estate, l'autunno e l'inverno: ascesa e morte di un sogno. Harry Goldfarb e l'amico Tyrone sognano di potersi mantenere spacciando e consumando droga, i soldi serviranno a finanziare il negozio di moda di Marion, fidanzata di Harry, mentre parallelamente Sara Goldfarb sogna una vita felice per il figlio e di poter essere ospite nel suo show preferito, dove potrà finalmente sfoggiare il suo splendido abito rosso. In quanto film sulla droga e i giocani Requiem for a dream non aggiunge molto a quanto è già stato narrato in altre pellicole, cerca semmai di infarcire il tutto con dei sistemi cool per descrivere le sensazioni - un po' troppo manieristi? - e mantenere una sorta di macabro cinismo verso i protagonisti, quasi beandosi nella descrizione minuziosa della loro caduta. Tuttavia Harry, Tyrone e Marion non provocano alcun sentimento in quanto la loro adesione al circuito è totale: sanno di drogarsi e vogliono drogarsi, la fine è il conto che devono pagare. L'unico personaggio a dare una vera forma al racconto è invece Sara, perché in quel sistema ci entra inconsapevolmente, tradita dalla propria tenerissima ingenuità e dalla propria ignoranza. Chi rifiuterebbe la medicina di un medico? Non è forse lì per darci una mano? Contrariamente agli altri, Sara è l'indifesa e proprio per questo la sua fine genera rabbia e sconforto. La sua storia dovrebbe essere impugnata per liberare questa nostra società dalla schiavitù delle pillole, dei sogni isterici delle diete e dalla barbarie dell'elettroschock.
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fra007
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venerdì 29 luglio 2011
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presuntuoso
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MIx drammatico, horror, fantascienza in stile psichedelico e quasi grottesco. il regista esperimenta nuove tecniche di fotografia che ho trovato fastidiose. un film abbastanza strano che ha l'aria di un brutto sogno. è come una serie di tanti piccoli cortometraggi, qualcuno apprezzabile.
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(di nick92)
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dado1987
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mercoledì 2 febbraio 2011
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vaccata totale
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Una mamma depressa, un figlio con la fidanzata ed il migliore amico, tutti tossici. Film psichedelico e orribile, un incrocio tra assassini nati, traispotting e paradiso + inferno. La madre impazzisce e gli fanno l'elettroshock, al figlio gli amputano il braccio a causa di una necrosi per troppi buchi, il migliore amico va in galera, e la ragazza va a prostituirsi per rimediare altra droga, happy family!
Una pallosità tremenda, con una storia surreale ed esasperata, chi dice che parla di temi odierni e li approfondisce non ha capito una fava, almeno dalle mie parti situazioni del genere non si vedono, e se ci sono sono pochissime. Una sola cosa buona è presente, la colonna sonora, per il resto RFAD è da bocciare su tutta la linea.
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Una mamma depressa, un figlio con la fidanzata ed il migliore amico, tutti tossici. Film psichedelico e orribile, un incrocio tra assassini nati, traispotting e paradiso + inferno. La madre impazzisce e gli fanno l'elettroshock, al figlio gli amputano il braccio a causa di una necrosi per troppi buchi, il migliore amico va in galera, e la ragazza va a prostituirsi per rimediare altra droga, happy family!
Una pallosità tremenda, con una storia surreale ed esasperata, chi dice che parla di temi odierni e li approfondisce non ha capito una fava, almeno dalle mie parti situazioni del genere non si vedono, e se ci sono sono pochissime. Una sola cosa buona è presente, la colonna sonora, per il resto RFAD è da bocciare su tutta la linea. Sconsigliato, almeno per tutti i non drogati...
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[+] ma che film hai visto?
(di __marti89__)
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[+] analisi superficiale
(di king leonida)
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