un tizio
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giovedì 27 dicembre 2007
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critici per mestiere
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Pino Farinotti, questa recensione è veramente ridicola. Dimostra chiaramente come si possa fare una critica senza un minimo di passione per il cinema. Non solo scrivi il minimo indispensabile svalutando film e personaggio ma scrivi addirittura "il cuculo". Forse per scrivere una recensione dovresti informarti un pò di più e non sbrigarti in 30 secondi.
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(di filippaccio)
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fra28
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mercoledì 3 ottobre 2007
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geniale..
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Forman ci sa sempre fare, anche se è lontano dalla qualità dei suoi copolavori: Il cuculo, Amadeus...LONTANO DALLA QUALITà DEI SUOI CAPOLAVORI??? è ASSOLUTAMENTE UN FILM GENIALE!! ottima l' interpretazione di Carrey!
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(di hermes malavasi)
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stefano
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mercoledì 19 settembre 2007
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fossero tutti così i film sbagliati...
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buon film, forse nebuloso in alcuni passaggi ma efficace e profondo. Ennesima grande prova di Carrey
Bella la storia e il personaggio che interpreta Jim Carrey è straordinario. Significativo per capire la psicologia umana. Il finale è ad interpretazione soggettiva.
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piero grant
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domenica 22 luglio 2007
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jim carrey o andy kaufman?
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Straordinaria interpretazione di uno dei più grandi attori comici dei nostri tempi, Jim Carrey, che in "Man on the Moon" ritiene di non essere affatto un comico come tutti, anzi si vanta di non aver mai raccontato barzellette in vita sua, entrando in pieno e anche troppo nei panni di Andy Kaufman eccentrico ed enigmatico comico degli anni 70-80, anche se lui odiava questa definizione ritenendosi uno Showman. In questo film il regista Milos Forman racconta la vita di un grande genio comico che rivoluzionerà la comicità, e che morirà alla giovane età di 34 anni per un presunto tumore polmonare, ma la scomparsa di Kaufman è ancora oggi un mistero. Carrey con molti sforzi riuscirà ad avere la parte, essendo lui un grande fan di Kaufman, ed è impressionante come riesce a ripercorrerne la vita in maniera brillante e molto veritiera, anzi Jim Carrey potrebbe essere migliore dello stesso Andy Kaufman.
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Straordinaria interpretazione di uno dei più grandi attori comici dei nostri tempi, Jim Carrey, che in "Man on the Moon" ritiene di non essere affatto un comico come tutti, anzi si vanta di non aver mai raccontato barzellette in vita sua, entrando in pieno e anche troppo nei panni di Andy Kaufman eccentrico ed enigmatico comico degli anni 70-80, anche se lui odiava questa definizione ritenendosi uno Showman. In questo film il regista Milos Forman racconta la vita di un grande genio comico che rivoluzionerà la comicità, e che morirà alla giovane età di 34 anni per un presunto tumore polmonare, ma la scomparsa di Kaufman è ancora oggi un mistero. Carrey con molti sforzi riuscirà ad avere la parte, essendo lui un grande fan di Kaufman, ed è impressionante come riesce a ripercorrerne la vita in maniera brillante e molto veritiera, anzi Jim Carrey potrebbe essere migliore dello stesso Andy Kaufman. Rulo che è valso all'attore di origine canadese il secondo Golden Globe dopo quello di Truman Show e che accresce i sospetti che in realtà Jim Carrey non sia altri che Andy Kaufman, che come raccontano le varie leggende metropolitane, si sarebbe sottoposto ad una plastica facciale per poi ritornare come Carrey. Molto efficace anche Danny DeVito nel rulo di George Shapiro, importante manager che prenderà Kaufman sotto la sua ala e Courtney Love nei panni dell'amore di Andy, da non tralasciare Paul Giamatti che impersonifica Bob Zmunda, migliore amico e spalla di Kaufman. Isomma un grande film, divertente e toccante allo stesso tempo da non perdere.
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(di hermes malavasi)
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alessandro
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lunedì 2 luglio 2007
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anche i grandi a volte sbagliano
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Eh si, ce la ricordiamo tutti la traversa di Baggio, no? Rigore mancato, film mancato. L’errore del genio, dell’artista che ci fa entusiasmare, forse ce lo fa apprezzare di più per tutto quello che ha fatto in passato e che speriamo continui a fare in futuro. Mi sembra che questo sia il caso della poco riuscita opera “Man on the moon”di Milos Forman, un regista che personalmente considero uno dei più grandi di tutti i tempi e che mi ha regalato momenti indimenticabili con “Qualcuno volò sul nido del cuculo”, “Larry Flint”, “L’ultimo inquisitore”(sono i suoi film che preferisco). La mia ammirazione per questo artista non mi impedisce, però, di vedere, a differenza di altri che hanno commentato in questa sezione, che questo film è veramente deludente.
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Eh si, ce la ricordiamo tutti la traversa di Baggio, no? Rigore mancato, film mancato. L’errore del genio, dell’artista che ci fa entusiasmare, forse ce lo fa apprezzare di più per tutto quello che ha fatto in passato e che speriamo continui a fare in futuro. Mi sembra che questo sia il caso della poco riuscita opera “Man on the moon”di Milos Forman, un regista che personalmente considero uno dei più grandi di tutti i tempi e che mi ha regalato momenti indimenticabili con “Qualcuno volò sul nido del cuculo”, “Larry Flint”, “L’ultimo inquisitore”(sono i suoi film che preferisco). La mia ammirazione per questo artista non mi impedisce, però, di vedere, a differenza di altri che hanno commentato in questa sezione, che questo film è veramente deludente. Per esprimere al meglio le caratteristiche intrinseche di questa pellicola è sufficiente un aggettivo:noioso. Tremendamente noioso. Questo film non coinvolge, sembra organizzato male, la vicenda è a tratti incomprensibile e l’abilità di Carrey sembra quasi sprecata all’interno di una struttura di questo tipo. Se ci soffermiamo sui singoli aspetti possiamo vedere che l’interpretazione di Jim Carrey è notevole, quella degli altri attori più che sufficiente, la regia tutto sommato buona, la colonna sonora ottima. Ma mai come in questo caso la somma delle qualità dei singoli componenti è diversa dalla qualità del prodotto finale. Sembra l’Inter di qualche anno fa, tanti campioni e gioco da schifo. In definitiva, un film che non mi sento di consigliare.
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2r
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sabato 30 giugno 2007
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man on the moon ovvero
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"chi sta troppo avanti non viene mai capito"
film capolavoro che ci insegna che l'arte esula dai soliti mecenatismi,parla della coscienza di un artista che sa chi e' e dove vuole arrivare e per questo conscio della sua arte non si piega alle difficolta', ma ne fa quasi un arma.
Carrey impeccabile , Forman ha giocato i suoi assi, gran bella fotografia, titolo azzeccatissimo, colonna sonora magnifica ( tra l'altro ci sono anche i sublime!, gruppo californiano non molto noto in italia che consiglio vivamente).
Un vero spaccato della vita di un attore, ma potrebbe anche essere riferito ad un pittore o ad un musicista.
Chi si sente artista come il protagonista vada avanti calcando l'accelleratore ma sempre con coscienza di se:
"si sedes non is".
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"chi sta troppo avanti non viene mai capito"
film capolavoro che ci insegna che l'arte esula dai soliti mecenatismi,parla della coscienza di un artista che sa chi e' e dove vuole arrivare e per questo conscio della sua arte non si piega alle difficolta', ma ne fa quasi un arma.
Carrey impeccabile , Forman ha giocato i suoi assi, gran bella fotografia, titolo azzeccatissimo, colonna sonora magnifica ( tra l'altro ci sono anche i sublime!, gruppo californiano non molto noto in italia che consiglio vivamente).
Un vero spaccato della vita di un attore, ma potrebbe anche essere riferito ad un pittore o ad un musicista.
Chi si sente artista come il protagonista vada avanti calcando l'accelleratore ma sempre con coscienza di se:
"si sedes non is"...
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walter
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sabato 12 maggio 2007
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jim carrey come andy kaufman:2 grandi artisti
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Personaggio famoso in America e quasi sconosciuto in Europa, Andy odiava sentirsi dare del comico, lui si definiva uno showman! Artista originale, anticonformista, straffotente e geniale allo stesso tempo! Il suo successo arrivò grazie a un'innovazione che introdusse nel mondo dello spettacolo creando situazioni dove scatenava nel pubblico reazioni estreme lasciandolo totalmente spiazzato e incredulo rispetto a ciò che succedeva negli sketch ideati da lui e dal suo amico Bob Zmuda! Tutto ciò portava Andy ad essere oggetto di pesanti critiche a causa della sua imprevedibilità, della sua irriverenza, dei suoi insulti stereotipati alle donne e al mondo del Wrestling per esempio! E ben presto la sua popolarità scese a picco! Un genio incompreso che stava sempre un passo avanti a chi lo seguiva, dando vita a personaggi del calibro di Tony Clifton, eccentrico e volgare sedicente cantante di Las Vegas, il quale sempre con lo scopo di spiazzare il pubblico, veniva a volte interpretato oltre che da Andy anche da Bob Zmuda o dal fratello di Andy, oppure il goffo e timido quanto esilarante Latka protagonista della sit-com "Taxi"! Purtroppo la vena artistica di Andy fu stroncata a soli 35 anni da un raro tumore ai polmoni nonostante lui fosse un convinto salutista, ma tutt'ora alcuni credono che la morte di Andy kaufman sia solo la messa in scena di un artista immortale che sta preparando il suo grande ritorno.
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Personaggio famoso in America e quasi sconosciuto in Europa, Andy odiava sentirsi dare del comico, lui si definiva uno showman! Artista originale, anticonformista, straffotente e geniale allo stesso tempo! Il suo successo arrivò grazie a un'innovazione che introdusse nel mondo dello spettacolo creando situazioni dove scatenava nel pubblico reazioni estreme lasciandolo totalmente spiazzato e incredulo rispetto a ciò che succedeva negli sketch ideati da lui e dal suo amico Bob Zmuda! Tutto ciò portava Andy ad essere oggetto di pesanti critiche a causa della sua imprevedibilità, della sua irriverenza, dei suoi insulti stereotipati alle donne e al mondo del Wrestling per esempio! E ben presto la sua popolarità scese a picco! Un genio incompreso che stava sempre un passo avanti a chi lo seguiva, dando vita a personaggi del calibro di Tony Clifton, eccentrico e volgare sedicente cantante di Las Vegas, il quale sempre con lo scopo di spiazzare il pubblico, veniva a volte interpretato oltre che da Andy anche da Bob Zmuda o dal fratello di Andy, oppure il goffo e timido quanto esilarante Latka protagonista della sit-com "Taxi"! Purtroppo la vena artistica di Andy fu stroncata a soli 35 anni da un raro tumore ai polmoni nonostante lui fosse un convinto salutista, ma tutt'ora alcuni credono che la morte di Andy kaufman sia solo la messa in scena di un artista immortale che sta preparando il suo grande ritorno....
Senza dubbio la più grande interpretazione cinematografica di Jim Carrey che calatosi nei panni del suo grande maestro Andy Kaufman dimostra di essere un grande e per noi quasi basta a sopperire la mancanza di un genio originale come Andy!
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cineofilo92
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venerdì 31 marzo 2006
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milos forman colpisce ancora!
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La vita del comico statunitense Andy Kaufman viene messa a fuoco dell' impareggiabile Milos Forman in un susseguirsi di battute e avvenimenti esilaranti.
Si parte dalle origini del successo di Andy come comico in un Nigth Club, al suo pprodo in TV in una sit - com, a quando ha meravigliato, imbrogliato, sofferto, rallegrato, fino alla sua morte prematura causa di un tumore ai polmoni.
L' attore Jim Carrey è messo perfettamente nella parte, rivelandosi forse il nuovo Kaufman.
Il tutto guidato dal paziente Forman che ci regala una pellicola da vedere e rivedere.
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paolo
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venerdì 9 gennaio 2004
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recitazione e musiche di qualità, ma ...
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Un grandissimo Jim Carrey riesce nell'intento di rendere appieno le diverse sfaccettature di uno show-man quantomai contradditorio quale fu Andy Kaufman, innalzando non di poco il livello di un'opera che spesso rasenta la noia. Diversamente da quanto ci si potrebbe immaginare non si tratta infatti di una pellicola comica(se non in rari momenti), bensì di una vera e propria biografia: piena di eccessi e difficile da comprendere appieno senza conoscere la vita di questo discusso personaggio, può risultare infatti irritante a chi non avrebbe amato neanche lo stesso Kaufman. Un discorso a parte meritano la semplicemente stupenda colonna sonora degli R.E.M. ed un commovente finale che premiano la visione anche dei più delusi da una storia nel complesso piuttosto pesante.
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