fabal
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mercoledì 20 agosto 2014
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intrigo di maniera
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Max è sul punto di partire per Tokyo, ma casualmente rintraccia Lisa, una vecchia fiamma da cui era stato misteriosamente abbandonato due anni prima. Rimane a Parigi, mentendo alla sua attuale compagna, e si mette in cerca della ragazza. Ad aiutarlo c'è anche un suo amico con la fidanzata.
Intrigo plurifritto sull'identità rediviva, sull'ossessione per la femme fatale di turno. Piacevole comunque per una buona oretta, quando l'attenzione si concentra sui dettagli come il portacipria o la chiave. Sempre bellissima, la figura della Bellucci si mantiene affascinante finché pare irraggiungibile. Donna reale? Ossessione del protagonista? Quando però il personaggio di Lisa prende corpo e (ahinoi!) comincia a parlare, tutto il suo fascino si sgretola.
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Max è sul punto di partire per Tokyo, ma casualmente rintraccia Lisa, una vecchia fiamma da cui era stato misteriosamente abbandonato due anni prima. Rimane a Parigi, mentendo alla sua attuale compagna, e si mette in cerca della ragazza. Ad aiutarlo c'è anche un suo amico con la fidanzata.
Intrigo plurifritto sull'identità rediviva, sull'ossessione per la femme fatale di turno. Piacevole comunque per una buona oretta, quando l'attenzione si concentra sui dettagli come il portacipria o la chiave. Sempre bellissima, la figura della Bellucci si mantiene affascinante finché pare irraggiungibile. Donna reale? Ossessione del protagonista? Quando però il personaggio di Lisa prende corpo e (ahinoi!) comincia a parlare, tutto il suo fascino si sgretola. La Bellucci che ridoppia se stessa è inascoltabile, e se vi concentrate sul labiale - che per fortuna non è la prima cosa che salta all'occhio - anche inguardabile. Già visto tutto (e molto meglio) nel Vertigo hitchcockiano, di cui L'appartamento è solo l'ennesima citazione bibliografica e poco erudita. Ma se consideriamo che l'ambizioso De Palma è riuscito a fare di peggio, l'opera di Mimouni va elogiato almeno per i colpi di scena minimalisti.
Consapevole di non poter sorprendere troppo, il film prosegue in uno svolgimento poco pretenzioso. L'improvvisa svolta da soap opera nel tira e molla finale irrita solo un po'. Molto di maniera gli inseguimenti in macchina e le scene alla finestra, ma in Francia non è un peccato mortale. Bravo Cassel che non fa la parte del duro.
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umberto
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sabato 19 gennaio 2013
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una boiata pazzesca
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Film fumoso e confuso con continui flash in avanti ed indietro che sembrano fatti apposta per confondere ancor di più una stupida storia che vorrebbe essere avvincente e piena si suspence.V.Cassel non è al meglio mentre la Bellucci fa pena come sempre. Umberto
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guardatutto
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lunedì 21 gennaio 2008
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magico
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Un film dove tutto e perfetto. La storia risulta complicata e per capire bene tutti gli intrecci che costruiscono il film bisogna guardarlo anche piu di una volta. Questo e il primo film della coppia Cassel/Bellucci eppure si nota gia un grande affiatamento tra i due,questo è sicuramente uno dei motivi per cui il film e venuto così bene oltre al fatto che c'è una fotografia molto nitida che si intona completamente con l'atmosfera d'inverno del film. Anche le musiche sono perfette che come tutto si amalgamano in un difficile gioco di flashback e ritorni. Un ultimo merito va alla recitazione della bellissima Romane Bohringer.
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