eugen
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martedì 26 marzo 2024
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vari spiunti, ma confuso e debole
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"Miss Magic"(Clara Peploe, screenplay di Robert Mundi, 1995)racconta di un'illlusionista, fidanzata con un senator,e magnate dell'uranio, che vede uccidere(accidentalmente)un uomo. Lei fugge, viene taggiunta da un reporter al swercizio del magnate, che pero'si innamaore(elemento narrativo scontato)della ragazza. "Pellegrinaggio" mexicano con gli sciamani e(ritengo)il peyotl, che cambiano l'approccio alla magia della ragazza e fanno scoprire al magnate qualcosa che non conosceva o meglio qualcosa di cui non era consapevole... IN complesso happy end scontato. In mezzo a qualche gioco "magico" piacevole(illusonismo ma anche altro, qualcosa "di piu') la vicenda di fondo e'abbastanza prevedibile, non particolarmente nuova e intelligente.
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"Miss Magic"(Clara Peploe, screenplay di Robert Mundi, 1995)racconta di un'illlusionista, fidanzata con un senator,e magnate dell'uranio, che vede uccidere(accidentalmente)un uomo. Lei fugge, viene taggiunta da un reporter al swercizio del magnate, che pero'si innamaore(elemento narrativo scontato)della ragazza. "Pellegrinaggio" mexicano con gli sciamani e(ritengo)il peyotl, che cambiano l'approccio alla magia della ragazza e fanno scoprire al magnate qualcosa che non conosceva o meglio qualcosa di cui non era consapevole... IN complesso happy end scontato. In mezzo a qualche gioco "magico" piacevole(illusonismo ma anche altro, qualcosa "di piu') la vicenda di fondo e'abbastanza prevedibile, non particolarmente nuova e intelligente. Quasi un'occasione mancata a meta', potremmo dire, dove Bridget Fonda e'brava, Russell Crowe e' probabilnente prigioniero del suo ruolo, gli altri/le latre a tatti efficaci, qualche volta non troppo"presenti". Eugen
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paolp78
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sabato 3 luglio 2021
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una magia che non incanta
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Commedia leggera di metà anni novanta che non riesce a colpire lo spettatore, con cui proprio non scatta la magia, per colpa di una sceneggiatura molto debole, che mescola vari elementi male amalgamati, ed una trama sconclusionata che non riesce ad appassionare.
Il film parte in modo anche accettabile, ma si sviluppa decisamente male ed ha il demerito di concludersi ancor peggio, con un finale colpevolmente kitsch che se è possibile peggiora ancora l’opera rendendola indigeribile.
La regia della britannica naturalizzata italiana Clare Peploe è pessima, affettata e smorfiosa.
Le scene d’azione (piccole baruffe) sono male coreografate.
Il buon cast è decisamente sprecato: la parte della protagonista è ricoperta da Bridget Fonda che all’epoca era all’apice della propria carriera e tutto sommato se la cava abbastanza bene facendo un’ottima figura ed esibendo un look molto accattivante (nella parte iniziale della pellicola si nota una capigliatura alla Veronica Lake); c’è poi Russell Crowe che è perfettamente a suo agio nei panni classici dell’investigatore trasandato dal cuore tenero, un personaggio spesso abusato nella cinematografia; infine vanno menzionate le partecipazioni del sempre bravo Jim Broadbent e del simpatico Kenneth Mars che sebbene sia sullo schermo solo all’inizio del film e in una piccola scena finale, lascia comunque un buon ricordo grazie ad un personaggio che ben gli si attaglia.
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Commedia leggera di metà anni novanta che non riesce a colpire lo spettatore, con cui proprio non scatta la magia, per colpa di una sceneggiatura molto debole, che mescola vari elementi male amalgamati, ed una trama sconclusionata che non riesce ad appassionare.
Il film parte in modo anche accettabile, ma si sviluppa decisamente male ed ha il demerito di concludersi ancor peggio, con un finale colpevolmente kitsch che se è possibile peggiora ancora l’opera rendendola indigeribile.
La regia della britannica naturalizzata italiana Clare Peploe è pessima, affettata e smorfiosa.
Le scene d’azione (piccole baruffe) sono male coreografate.
Il buon cast è decisamente sprecato: la parte della protagonista è ricoperta da Bridget Fonda che all’epoca era all’apice della propria carriera e tutto sommato se la cava abbastanza bene facendo un’ottima figura ed esibendo un look molto accattivante (nella parte iniziale della pellicola si nota una capigliatura alla Veronica Lake); c’è poi Russell Crowe che è perfettamente a suo agio nei panni classici dell’investigatore trasandato dal cuore tenero, un personaggio spesso abusato nella cinematografia; infine vanno menzionate le partecipazioni del sempre bravo Jim Broadbent e del simpatico Kenneth Mars che sebbene sia sullo schermo solo all’inizio del film e in una piccola scena finale, lascia comunque un buon ricordo grazie ad un personaggio che ben gli si attaglia.
Buoni i costumi anni ’50.
Pessimi i dialoghi.
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elgatoloco
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venerdì 16 novembre 2018
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film certamente interessante
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Tra gli anni Novanta e l'inizio del Nuovo Millennio riprende quota l'interesse per la magia, in ogni sua forma e declinazione:nel cinema, che lavora sull'illusione, sul"fantasmatico", ciò è così da sempre, ma anche i cinema segue, fatalmente, mode e"concezioni del mondo"mutanti: qui, prendendo spunto dal romanzo"Miss Shumway Waves a Wand"di James Wadley CHase, scrittore britannico, autore di vari gialli. In questo"Rough Magic", ben diretto dalla brava Clare People, un'illusionista di notevole talento, non riesce a realizzarsi sul piano umano.-sentimentale: ci riuscirà per meritoproprio(diciamo cos^)ma anche delle circostanze, della"cabale", per così dire.
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Tra gli anni Novanta e l'inizio del Nuovo Millennio riprende quota l'interesse per la magia, in ogni sua forma e declinazione:nel cinema, che lavora sull'illusione, sul"fantasmatico", ciò è così da sempre, ma anche i cinema segue, fatalmente, mode e"concezioni del mondo"mutanti: qui, prendendo spunto dal romanzo"Miss Shumway Waves a Wand"di James Wadley CHase, scrittore britannico, autore di vari gialli. In questo"Rough Magic", ben diretto dalla brava Clare People, un'illusionista di notevole talento, non riesce a realizzarsi sul piano umano.-sentimentale: ci riuscirà per meritoproprio(diciamo cos^)ma anche delle circostanze, della"cabale", per così dire...Tra il sentimentale, il magico-iniziatico(la lunga camminata mexicana, che è in primis iniziatica, con la curandera-bruja...)e quanto attiene alla realtà(e qui l'ausilio del giallista Wadlewy Chase è stato determinante, crediamo, senza invero conoscere l'opera in questione)che però ha risvolti particolari quanto insoliti e"sorprendenti", tutto ha un andamento insolito, particolarissimo... Film della People, quest'opera di meta Anni 90'si segnala per la brillantezza, per l'efficace prova interpretativa di Bridget Fonda, che ha segnato probabilmente uno dei suoi maggiori successi, la defintvia affermazione di Russell Crowe(ma"The Gladiator", certo, gli avrebbe dato maggiore notorietà e un successo, anche a livello di critica, ben più consistente), Jim Broadbent, poi, interprete raramente protagonista, ma caratterista di vaglia, arricchisce il quadro, come"mago"un po'"nascosto"o meglio costretto ad esibizioni "facili", ma più interessato ad approfondire la materia. Poi i vasti ambienti: il Mexico controverso ed enigmatico(qui l'ambientazione è negli anni 50, dunque quanto il pericolo criminalità era decisamente minore), la presenza di tanti animali, belli di per sé e profondamente carichi di simbolI e simbolismi... El Gato
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francesco2
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domenica 19 aprile 2015
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però........
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.......il film ha dei punti discutibili, ma questo commento mi sa proprio di riduttivo.
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