felix_
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mercoledì 13 maggio 2015
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come direbbe silent bob ......
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Film molto sottovalutato dalla critica, così come clerks. Per niente d'accordo con la recensione.
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pelo
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giovedì 5 aprile 2007
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stupidi
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rugge
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lunedì 13 novembre 2006
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critiche scontate
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Kevin Smith il geniale regista-attore che imperversa sulla scena cinematografica dagtli inizi degli anni '90 sfodera un'altro lavoro pienamente in linea coi suoi precedenti, anche se forse a tratti troppo in linea. Dalle premesse di clerks la coppia Jason Mewes e Kevin Smith era prevista tronare sugli schermi con Dogma, tuttavia l'insapettato successo di Clerks "obbliga" Smith a creare quella che poi diventerà la trilogia del New Jersey. Il Film è simile a Clerks nel fatto che l'azione si svolge quasi interamente all'interno di un centro commerciale (da qui il titolo originale Mallrats= Topi di C.C .nda)e qui forse pecca un pò di fantasia anche se l'allegoria dal piccolo combini al centro commerciale è probabilmente voluta.
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Kevin Smith il geniale regista-attore che imperversa sulla scena cinematografica dagtli inizi degli anni '90 sfodera un'altro lavoro pienamente in linea coi suoi precedenti, anche se forse a tratti troppo in linea. Dalle premesse di clerks la coppia Jason Mewes e Kevin Smith era prevista tronare sugli schermi con Dogma, tuttavia l'insapettato successo di Clerks "obbliga" Smith a creare quella che poi diventerà la trilogia del New Jersey. Il Film è simile a Clerks nel fatto che l'azione si svolge quasi interamente all'interno di un centro commerciale (da qui il titolo originale Mallrats= Topi di C.C .nda)e qui forse pecca un pò di fantasia anche se l'allegoria dal piccolo combini al centro commerciale è probabilmente voluta.
Sia il titolo italiano che quello originale inquadrano il tema del film alla perfezione. La generazione di giovani degli anni '90, con l'imperversante aggressività sessuale delle donne dalla giovane età, la perdita del romanticismo, le prime famiglie mono-genitoriali, il protagonista che cerca di barcamenarsi lucidamente in un mare di moderna follia dove plagiati da un mondo televisivo e fumettistico di valori già consolidati, tutti recitano un loro ruolo; temi che imperverseranno sulla scena del mondo tecnocentrico.
Kevin Smith è sempre geniale nel suo ruolo e mai stancante. E' la perfetta incarnazione del detto che quando non si ha niente da dire è meglio stare zitti.
Divertente, scorrevole, piacevole, non impegnativo; un film che infatti ha riscosso un notevolissimo successo a livello di pubblico, forse non in italia a causa di alcuni insuccessi doppiatorii.
Senz'altro meritevole, Smith mostra nuovamente come con pochi soldi si possa riuscire in piacevolissime realizzazioni, tuttavia forse richiede una giovane mente a criticarlo per comprenderne il valore.
In definitiva credo che Belushi gli avrebbe dato un 10+; pace all'anima sua.
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pdepmcp
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martedì 19 settembre 2006
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film divertente ma senza niente da dire
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Kevin Smith ritorna dopo il magnifico Clerks con questo suo secondo film come regista. il taglio del film apparentemente è simile a quello di Clerks, fatto di scenette che si avvicendano con un ritmo molto elevato e ci fanno incontrare infiniti personaggi che colorano questo Generazione X con toni variopinti. Se il primo film vedeva per protagonisti i commessi di due negozi, questo pone al centro dell'attenzione i clienti di un centro commerciale, ed in particolare una coppia di amici che cercano di riconquistare la ex di uno dei due.
Il film procede di buon ritmo, alterna risate a sorrisi e tiene lo spettatore divertito e incollato alla sedia sino al finale.
Sin qui sembrerebbe la recensione di un film perfetto, ma così non è.
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Kevin Smith ritorna dopo il magnifico Clerks con questo suo secondo film come regista. il taglio del film apparentemente è simile a quello di Clerks, fatto di scenette che si avvicendano con un ritmo molto elevato e ci fanno incontrare infiniti personaggi che colorano questo Generazione X con toni variopinti. Se il primo film vedeva per protagonisti i commessi di due negozi, questo pone al centro dell'attenzione i clienti di un centro commerciale, ed in particolare una coppia di amici che cercano di riconquistare la ex di uno dei due.
Il film procede di buon ritmo, alterna risate a sorrisi e tiene lo spettatore divertito e incollato alla sedia sino al finale.
Sin qui sembrerebbe la recensione di un film perfetto, ma così non è. Il problema di questa seconda opera è che ai toni apparentemente simili a quelli del primo film, non si accompagna altrettanta profondità nella descrizione dei personaggi e nello sviscerare il loro rapporto col mondo. In altre parole alla fine di questo film non rimane nulla, se non un sorriso che verrà dimenticato nel giro di pochi giorni. Certo alcune delle scenette sono esilaranti, come tutti i tentativi di Jay e Silent Bob di ostacolare il guardiano, ma restano scene divertenti ma nulla più.
Un film da vedere una sera in compagnia di amici per divertirsi insieme, ma che difficilmente farà venir voglia di rivederlo per cogliere la miriade di significati nascosti e di dettagli che invece costellano tanto Clerks quanto In cerca di Amy, i due veri capolavori di Kevin Smith.
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ric
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giovedì 14 aprile 2005
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possibile che sono l'unico a cui sia piaciuto?
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Certo, è il peggiore della trilogia, ma ovunque vado leggio giudizi di assoluta bocciatura.
A mio avviso, Generazione X, rimane un film divertente e piacevole, con qualche trovata geniale.
Certo, i livelli di "Clerks" sono ineguagliabili, però un'ora e mezza divertente la si può passare anche con questo film.
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lucifero13
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martedì 16 marzo 2004
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passabile
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Dopo l'exploit del bellissimo Clerks, Smith abbassa decisamente il tiro con una commediola per adolescenti, decisamente meno ambiziosa dell'opera prima. Nonostante le non esaltanti premesse, però, la pellicola diverte, gli attori sono in forma (Jason Lee è davvero bravo e Ben Affleck è nel ruolo che gli è più congeniale: il bellimbusto inespressivo) e non ci si annoia eccessivamente. Certo, non è un gran film, ma ci si può passare una serata divertente
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