aristoteles
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domenica 31 luglio 2016
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principessa da tremila dollari
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Vorrei capire dove è la favola tranne il finale con lui che scala la "torre"sfidando addirittura il senso di vertigine.
Richard e Julia ci regalano ottime interpretazioni ma facciamo molta attenzione alla sceneggiatura,per cortesia.
Lei strepita di felicità come una pazza alla notizia che riceverà ben 3000 dollari per una settimana,capisco "L'entusiasmo lavorativo" ma non certo quello morale.
Stessa cosa per la scena degli acquisti nei migliori negozi,con carte di credito che volano a destra e sinistra.
Lei potrebbe raggiungere l'orgasmo da un momento all'altro e lui è tronfio e soddisfatto di far vedere che tiene così tanti soldi da potersi comprare l'intero negozio.
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Vorrei capire dove è la favola tranne il finale con lui che scala la "torre"sfidando addirittura il senso di vertigine.
Richard e Julia ci regalano ottime interpretazioni ma facciamo molta attenzione alla sceneggiatura,per cortesia.
Lei strepita di felicità come una pazza alla notizia che riceverà ben 3000 dollari per una settimana,capisco "L'entusiasmo lavorativo" ma non certo quello morale.
Stessa cosa per la scena degli acquisti nei migliori negozi,con carte di credito che volano a destra e sinistra.
Lei potrebbe raggiungere l'orgasmo da un momento all'altro e lui è tronfio e soddisfatto di far vedere che tiene così tanti soldi da potersi comprare l'intero negozio.
Momenti di gusto veramente cattivo.
Se al posto del miliardario ci fosse stato un medio borghese con un semplice lavoro da impiegato,lei se lo sarebbe filato più di tanto anche per una sola settimana????
Sovviene,lecito,più di un dubbio.
E comunque più che una prostituta sembra una campagnola.
Tuttavia ,e qui mi ripeto,i due protagonisti sono così bravi che qualcosa di buono si sviluppa,tipo una storia che si fa seguire volentieri,ma non parlatemi di "favole moderne",sono tutt'altra cosa.
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toty bottalla
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mercoledì 3 novembre 2010
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la favola americana!
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E' un film confezionato a doc per lacrimare moderatamente mangicchiando frutta secca o pop-corn apaparanzati sul fedele divano sgualcito sapendo già come andrà a finire, ma diciamoci la verità chi fra di noi non lo ha visto almeno 10 volte, gli americani sono specialisti del cinema, lo fanno bene non c'è niente da fare, fatto in italia somiglierebbe a una telenovelas da tv privata che non riesci a vedere bene per via del poco segnale d'antenna. Così, anche con qualche piccolo errore di montaggio, il film ci appare immenso, bello, gradevole e magico perchè è fatto bene toccando le corde che muovono e commuovono il sentimento umano illudendoci che tutto può essere.
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E' un film confezionato a doc per lacrimare moderatamente mangicchiando frutta secca o pop-corn apaparanzati sul fedele divano sgualcito sapendo già come andrà a finire, ma diciamoci la verità chi fra di noi non lo ha visto almeno 10 volte, gli americani sono specialisti del cinema, lo fanno bene non c'è niente da fare, fatto in italia somiglierebbe a una telenovelas da tv privata che non riesci a vedere bene per via del poco segnale d'antenna. Così, anche con qualche piccolo errore di montaggio, il film ci appare immenso, bello, gradevole e magico perchè è fatto bene toccando le corde che muovono e commuovono il sentimento umano illudendoci che tutto può essere. Ora vi saluto vado a rivederlo!
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great steven
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venerdì 25 maggio 2012
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commedia non molto speciale, ma di grande successo
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PRETTY WOMAN (USA, 1990)diretto da GARRY MARSHALL e interpretato da RICHARD GERE - JULIA ROBERTS - LAURA SAN GIACOMO - RALPH BELLAMY - HECTOR ELIZONDO - JASON ALEXANDER § Un carismatico businessman, incaricato di acquistare società che poi rivende in piccoli brandelli, incontra di sera una giovane prostituta e lo porta con sé in albergo. La convivenza rivelerà risvolti positivi per entrambi: lui le insegnerà a vivere nell'alta società e lei gli risveglierà i sentimenti. Abbiamo a che fare col film che ha definitivamente lanciato J. Roberts facendone una star hollywoodiana, e in effetti la sua interpretazione e quella di R. Gere sono apprezzabili; fra i due c'è un bell'affiatamento e una recitazione di coppia ben strutturata.
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PRETTY WOMAN (USA, 1990)diretto da GARRY MARSHALL e interpretato da RICHARD GERE - JULIA ROBERTS - LAURA SAN GIACOMO - RALPH BELLAMY - HECTOR ELIZONDO - JASON ALEXANDER § Un carismatico businessman, incaricato di acquistare società che poi rivende in piccoli brandelli, incontra di sera una giovane prostituta e lo porta con sé in albergo. La convivenza rivelerà risvolti positivi per entrambi: lui le insegnerà a vivere nell'alta società e lei gli risveglierà i sentimenti. Abbiamo a che fare col film che ha definitivamente lanciato J. Roberts facendone una star hollywoodiana, e in effetti la sua interpretazione e quella di R. Gere sono apprezzabili; fra i due c'è un bell'affiatamento e una recitazione di coppia ben strutturata. Peccato che siano le uniche note positive (volendo esser buoni, si salvano anche L. San Giacomo e H. Elizondo, il direttore dell'hotel che affina i modi di fare della Roberts) di una commedia romantica senza alcunché di eccezionale, una trama del tutto normale senza spunti originali e uno svolgimento poco entusiasta. D'altronde, è vero che molti critici l'hanno paragonata a una sorta di fiaba cinematografica dei giorni nostri, qualcosa non molto lontano da "Cerentola" per esempio, ma io ritengo che non sia un punto determinante per giudicare il film. Logicamente poteva essere fatto meglio, ma a quanto pare il pubblico s'è accontentato ugualmente, premiandolo con una strepitosa affluenza nelle sale. Discreta la scenografia, curata da Albert Brenner. Colonna sonora composta da musiche di David Bowie, dei Red Hot Chili Peppers e dal brano di Roy Orbison che ha lo stesso nome del titolo. J. Roberts premiata col Golden Globe 1991 per la migliore interpretazione femminile in un film commedia o musicale.
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lorenzodv
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mercoledì 21 agosto 2019
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la favola adulta
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Un imprenditore assume una dipendente a tempo determinato. Poiché il lavoro che devono svolgere insieme li mantiene a stretto contatto, il tempo di una settimana è sufficiente perché i due si innamorino.
Raccontata così la storia sembra una presa in giro; una simile banalità avrebbe vinto un Golden Globe e fatto il record di incassi? No, lo ammetto non è tutto qui. Giulia Roberts ha meritato il Golden Globe con un'interpretazione talmente perfetta da essere stata identificata per parecchio tempo con il personaggio stesso. I pregiudizi hanno permesso gli incassi straordinari; s'è trattato di abuso della credulità popolare, gli spettatori hanno comprato il buonismo di cui avevano bisogno ma che nel film è completamente assente.
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Un imprenditore assume una dipendente a tempo determinato. Poiché il lavoro che devono svolgere insieme li mantiene a stretto contatto, il tempo di una settimana è sufficiente perché i due si innamorino.
Raccontata così la storia sembra una presa in giro; una simile banalità avrebbe vinto un Golden Globe e fatto il record di incassi? No, lo ammetto non è tutto qui. Giulia Roberts ha meritato il Golden Globe con un'interpretazione talmente perfetta da essere stata identificata per parecchio tempo con il personaggio stesso. I pregiudizi hanno permesso gli incassi straordinari; s'è trattato di abuso della credulità popolare, gli spettatori hanno comprato il buonismo di cui avevano bisogno ma che nel film è completamente assente.
Il particolare finora taciuto è che la dipendente è una prostituta ed è stata assunta in quel ruolo. Il secondo giorno è stata promossa accompagnatrice, con un compenso equivalente a circa 5300 euro odierni (agosto 2019) per una settimana, quindi nella parte bassa del suo mercato ma che è sembrato elevato all'interessata soprattutto perché era chiamata a ricoprire un incarico di maggiore professionalità di quello che era abituata a svolgere. E anche questa è una bella storia, l'impiegata ha eccellenti facoltà ed è promossa, bella ma tutt'altro che favolosa.
Eppure è stata menzionata Cenerentola, che è successo insomma?
I bambini, gli utenti delle favole, hanno bisogno di essere confortati da amore incondizionato, come quello della madre che li cura e li protegge indipendentemente dal merito. Gli adulti imparano loro malgrado che devono guadagnare le cure di cui hanno bisogno, comprese quelle finanziarie ma non solo, anche quelle sentimentali. Lo imparano ma non ci credono, invece credono nella legge di Edward Aloysius Murphy "Se qualcosa può andar male, andrà male.", credono insomma nella frustrazione dei loro sforzi, nella competizione eccessiva, nel "sono bravo ma non è abbastanza".
L'abile e ricchissimo finanziere Edward Lewis non è perfetto, tanto da farsi riprendere dalla prostituta da strada che non ha finito il liceo: "Quindi non fabbrichi nulla, non costruisci nulla", dopo un'ora di conoscenza. Nonostante la sua preparazione egli non ha mai ragionato sull'apprezzamento sociale della propria attività. Il suo denaro lo ossessiona nei rapporti, schiere di nubili lo corteggiano come buon partito e lui da parte opposta è abituato ad avere un'amante mantenuta che non gli sta accanto e si lamenta perché è trascurata. Utilizza le disponibilità economiche per comprare beni ma non è libero, fa sempre ciò che i suoi frequentatori si aspettano da lui e sembra che si senta obbligato ad obbedire al proprio avvocato.
Vivian è una ragazza intelligente con un'esperienza di vita pratica maggiore di quella del finanziere (Come mai ti intendi così poco di macchine?), con il suo contributo Edward riesce ad uscire dal proprio circolo vizioso di fare soldi fine a se stessi, impara a godere la vita ed il proprio lavoro che per una volta svolge con entusiasmo; per ciò si innamora di Vivian, la ragazza brillante che può insegnargli qualcosa ogni giorno.
"A chi è successo, fammi un nome soltanto." "A quella granculo di Cenerentola." In questa conversazione Vivian sottostima le sue capacità (E' più facile credere alle cose brutte) ed obietta all'amica Kit la validità della legge di Murphy. Lei è una Cenerentola per adulti, una come tante a cui le cose sono andate bene, per merito e malgrado le probabilità contrarie.
Il tema della prostituzione, uno dei molti temi del film come si è visto, è trattato con rispetto; ciò ha provocato alcune reazioni.
E' un film complesso; sarebbe bene vederlo più volte per evitare di fare la figura del Morandini. Un ulteriore spunto è la conversazione a letto, che tutti hanno sentito ma nessuno ricorda, compresi i tre suddetti.
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mariaflavia
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mercoledì 11 gennaio 2017
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la commedia romantica migliore di sempre
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La commedia romantica migliore di sempre e probabilmente uno dei film più indimenticabili della storia del cinema. Un racconto che nonostante si proponga di rovesciare i clichè fiabeschi finisce con l'essere a fiaba moderna più dolce e romantica. Pretty Woman è la versione meno politicamente corretta di Cenerentola, la promessa che il riscatto sociale può passare anche attraverso l'amore. Con un Richard Ghere perfetto, dolce e gentile e una Julia Roberts frizzante, esuberante ed acuta, ma soprattutto con un finale piacevolmente prevedibile, lo stato di grazia è asicurato.
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tina4
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lunedì 5 luglio 2010
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un'altra commedia che scalda il cuore
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Richard Gere nei panni di un uomo d'affari ben piazzato si fa sedurre da una prostituta, Julia Roberts, fino a portarsela nel suo albergo a cinque stelle. Da qui il classico ma mai banale, direi stupendo, svolgimento nel quale la Roberts si trasforma fino a diventare l'ottima compagna, e i due s'innamorano. grazie a questo film adesso conosciamo la vera Julia Roberts, e possiamo gustare anche altro in cui spicca l'accoppiata vincente (Roberts-Gere).
Ottimo senza punti noiosi, azzeccato dalla serata tra fidanzati alla cena con gli amici, dal pomeriggio piovoso alla mattinata infinita. Insomma, il film americano non sbaglia mai.
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