Thana è una ragazza che lavora in una sartoria. Un giorno, tornando da lavoro, viene violentata due volte: il primo violentatore ( interpretato dallo stesso Ferrara ) riesce a fuggire, il secondo viene ucciso in casa dalla ragazza e gli viene sottratta la calibro 45 del titolo. Da questo momento in poi Thana non è più la stessa, ha paura di tutto e in particolare degli uomini. Comincia a fare a pezzi il cadavere del suo stupratore e a distribuirli nella città dentro dei sacchetti; quando un uomo la rincorre credendo che uno dei sacchetto sia stato involontariamente dimenticato gli spara. Comincia così una serie ininterrotta di omicidi, tanto piatta quanto gratuita, inframmezzata da qualche discorso misogino, fino alla strage finale, dove Thana viene accoltellata dopo aver scaricato il caricatore sugli uomini presenti ad una festa in maschera in cui lei è vestita da suora.
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Thana è una ragazza che lavora in una sartoria. Un giorno, tornando da lavoro, viene violentata due volte: il primo violentatore ( interpretato dallo stesso Ferrara ) riesce a fuggire, il secondo viene ucciso in casa dalla ragazza e gli viene sottratta la calibro 45 del titolo. Da questo momento in poi Thana non è più la stessa, ha paura di tutto e in particolare degli uomini. Comincia a fare a pezzi il cadavere del suo stupratore e a distribuirli nella città dentro dei sacchetti; quando un uomo la rincorre credendo che uno dei sacchetto sia stato involontariamente dimenticato gli spara. Comincia così una serie ininterrotta di omicidi, tanto piatta quanto gratuita, inframmezzata da qualche discorso misogino, fino alla strage finale, dove Thana viene accoltellata dopo aver scaricato il caricatore sugli uomini presenti ad una festa in maschera in cui lei è vestita da suora. "L'angelo della vendetta" è un film freddo, duro, dove il budget è ridotto e si nota. L’approfondimento psicologico dei personaggi è pressoché nullo, tranne quello della protagonista, significativo quanto assurdo: da ragazza timida acqua e sapone diventa un’assassina sexy e spietata. Il tema centrale è lo squallore dei sobborghi di New York, da cui Ferrara ritrae personaggi talmente piatti e disgustosi da risultare caricaturali, come la vicina, la signora Nasoni, addirittura grottesca. Ad un film così povero si aggiunga anche il mutismo della protagonista, e si farà fatica a considerarlo poco più di un b-movie cui solo qualche buon tocco registico e una decente interpretazione di Zoë Lund ( che sarà sceneggiatrice, insieme a Ferrara, de “Il cattivo tenente”) riescono a garantire una stentata sufficienza. Ogni riferimento a quel capolavoro che è "Taxi driver" è puramente casuale.
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