jacopo b98
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martedì 24 giugno 2014
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un ottimo giallo interpretato divinamente!
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Una nobile inglese (Chiles) sposa il fidanzato (MacCorkindale) di una sua amica (Farrow), ella chiaramente la prende male e li segue nel loro viaggio di nozze in Egitto. Proprio in Egitto si trova anche Hercule Poirot (Ustinov), il celebre investigatore. Tutti questi personaggi, insieme a molti altri, si imbarcano su un battello da crociera che risale il Nilo. Sull’imbarcazione la nobile viene uccisa e Poirot inizia le indagini che fin da subito si rivelano complesse: tutti infatti sulla nave avrebbero un buon motivo per uccidere la signora… Dal romanzo di Agatha Christie, sceneggiato magnificamente da Anthony Shaffer, Guillermin ha tratto quello che è probabilmente il suo film migliore.
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Una nobile inglese (Chiles) sposa il fidanzato (MacCorkindale) di una sua amica (Farrow), ella chiaramente la prende male e li segue nel loro viaggio di nozze in Egitto. Proprio in Egitto si trova anche Hercule Poirot (Ustinov), il celebre investigatore. Tutti questi personaggi, insieme a molti altri, si imbarcano su un battello da crociera che risale il Nilo. Sull’imbarcazione la nobile viene uccisa e Poirot inizia le indagini che fin da subito si rivelano complesse: tutti infatti sulla nave avrebbero un buon motivo per uccidere la signora… Dal romanzo di Agatha Christie, sceneggiato magnificamente da Anthony Shaffer, Guillermin ha tratto quello che è probabilmente il suo film migliore. Nonché uno dei migliori adattamenti dei romanzi della Christie. Perfetto infatti nella costruzione, nella scrittura dei dialoghi, nell’ambientazione e in tutto il suo impianto visivo (che merito l’Oscar ai costumi). La regia di Guillermin è scaltra, estremamente efficace nella sua semplicità. Ma il punto è che il film, nonostante la lunghezza (che in questo caso corrisponde a una pressoché totale aderenza al romanzo), appassiona, tiene in tensione, diverte addirittura. Assassinio sul Nilo è infatti un film totalmente coinvolgente e mai noioso, che condensa in due ore e venti con straordinaria efficacia tutta la poetica di Agatha Christie. Il punto di forza del film poi risiede nel suo cast: tutti gli attori sono assolutamente eccezionali, a partire da un Ustinov mai così perfetto nella parte di Poirot. Resta una delle sue più grandi performance in assoluto! Non è da meno il cast di contorno in cui spiccano il colonnello di David Niven e la scrittrice sessuomane della Lansbury.
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elgatoloco
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domenica 30 maggio 2021
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notevole trasposizione di un classico
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"Death on the Nile"(John Guillermin, 1978, da Agatha Chrisite, sceneggiatura di Anthony Shafter)vede uno spiantato che traidsce la fidanzata, che è una sorta di domestica, con la padrona, sposandola. IL seguito vede un viaggio sul Nilo, con relativa visita alle Piramidi, permanenza sulla nave e quanto si lega a ciò, con tanto di 3 omicidi in seuqneza: viene uccisa dapprima la ricca signoora, poi una testimone scomoda e ricattatrice, poi ancora un'altra testimone. Monsieur Poirot indga, ma... la situazione di presenta come una vera e propria matassa da sbroglaire, solo che l'investigatore belga è un"drago"e non si lascia ingannare dalle apparenze, che si presentano in forme divers, comunque ingannevoli, facendo credere a ciò che, come di consueto, "sembra senza essere".
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"Death on the Nile"(John Guillermin, 1978, da Agatha Chrisite, sceneggiatura di Anthony Shafter)vede uno spiantato che traidsce la fidanzata, che è una sorta di domestica, con la padrona, sposandola. IL seguito vede un viaggio sul Nilo, con relativa visita alle Piramidi, permanenza sulla nave e quanto si lega a ciò, con tanto di 3 omicidi in seuqneza: viene uccisa dapprima la ricca signoora, poi una testimone scomoda e ricattatrice, poi ancora un'altra testimone. Monsieur Poirot indga, ma... la situazione di presenta come una vera e propria matassa da sbroglaire, solo che l'investigatore belga è un"drago"e non si lascia ingannare dalle apparenze, che si presentano in forme divers, comunque ingannevoli, facendo credere a ciò che, come di consueto, "sembra senza essere". "Death on the Nile"è una classica ttrasposizone filmica di , o meglio da, Agathta Chrstie. da uno dei suoi romanzi più classici, quello che ha in sé anche(ma certo non solo)quella vena romantica, da amour maudit, che talora scorreva nelle pagine dlela grande scrittrice di thriller, che aveva anche un senso del teatro straordinario, da frequentatrice, dapparima e poi da autrice di pièces teatrali oltre che di romanzi e racconti. Proprio questo senso teatrale il film sa ridarlo, segunedo i dettami di Bazin nell'"Ontologie du cinéma", pur se il testo di partenza è un romanzo, ma comunque scritto da unì'uatrice che aveva tale senso del teatro da saperlo inserire sempre in ogni sua opera, di qualunque genere fosse. L?ambientazione sulla nave risesce, per la capacitàdel regista, coinsumato regista di film anche "spettacolari"ma che non perdono mai quel ritmo necessario alla creazione delle suspense. In più alcuni altri elementi: !)Non èp un prodotto realizzato per la TV, ma per il grnade schermo, ossia non inserito nella rotune dela"srie"TV; 2) )La presenza di interprreti, maschili e femm9nmiloi, a partire da Poirot, reso da quel grande Poirot e attore tout court che era Peter Ustinov(che l'apprendista Sachet non avrebbe poi mai uguagliato)che sembrava ato per il personaggio, prosegunedo con David Niven, ineffabile gentiluomo, proseeguendo con Bette Davis, Jane Brikin, MIa Farrow e vari(altri/e inteprreti, creando un film nlel quale la suopsense non "taglia"la sorpresa e neppure il divertimento. Da vedere e rivedere, per capire che cosa sia stato un vero film firmato(anche se come autrice dell'architesto)Agatha Chrsitie, per la classicità dlela realizzazione.Successivi remake , realizzati per la TV, non avrebbero "doppiato"l'effetto, rimanendo quasi sbiadite copie dell'originale, come tale"insuperabile"apppunto, anhce per l'accureatteza della sceneggiatura El Gato
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(di eugen )
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mondolariano
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sabato 7 maggio 2011
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suggestiva ambientazione
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Mancando di significati morali, le quattro stellette mi sembrano un po’ troppe ma sarebbero comunque meritate. La macchinazione del delitto è spinta al limite dell’inverosimile ma storie di questo genere riescono sempre a cogliere nel segno. Suggestive riprese a bordo del battello, ottima ambientazione nella Valle dei Re e un intenso protagonismo della coppia omicida (protagonismo che manca invece in “Delitto sotto il sole”). Il fascino dialettico dell’arringa finale è ancora appannaggio dell’insuperabile Albert Finney a bordo dell’Orient Express, ma anche Peter Ustinov interpreta bene la sua parte, con quell’aria affettata a mezza strada tra il magnanimo e lo sprezzante. David Niven mostra qualche ruga di troppo mentre l’attempato duetto Lansbury-Davis si accontenta di un ruolo di terz’ordine.
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Mancando di significati morali, le quattro stellette mi sembrano un po’ troppe ma sarebbero comunque meritate. La macchinazione del delitto è spinta al limite dell’inverosimile ma storie di questo genere riescono sempre a cogliere nel segno. Suggestive riprese a bordo del battello, ottima ambientazione nella Valle dei Re e un intenso protagonismo della coppia omicida (protagonismo che manca invece in “Delitto sotto il sole”). Il fascino dialettico dell’arringa finale è ancora appannaggio dell’insuperabile Albert Finney a bordo dell’Orient Express, ma anche Peter Ustinov interpreta bene la sua parte, con quell’aria affettata a mezza strada tra il magnanimo e lo sprezzante. David Niven mostra qualche ruga di troppo mentre l’attempato duetto Lansbury-Davis si accontenta di un ruolo di terz’ordine.
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