orione95
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domenica 8 novembre 2015
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c'era una volta un pugile di nome rocky balboa...
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Una fiaba moderna che ci insegna come, con la forza dell'amore, l'uomo possa prendere in mano il suo destino e cambiare radicalmente la propria esistenza: questo è "Rocky", leggendario primo capitolo della più famosa tra le saghe cinematografiche appartenenti al filone sportivo. Quell'amore che stravolge nettamente lo stesso concetto di forza, mutandola da mera violenza fine a se stessa alla tanto agognata rivalsa sociale.
L'ambizione e il crescente desiderio di riscatto del protagonista (anonimo "bullo di periferia" destinato a divenire leggenda vivente della boxe) fanno di lui un "outsider", un "fuori posto" nella cruda realtà di strada nella quale si trova costretto a vivere.
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Una fiaba moderna che ci insegna come, con la forza dell'amore, l'uomo possa prendere in mano il suo destino e cambiare radicalmente la propria esistenza: questo è "Rocky", leggendario primo capitolo della più famosa tra le saghe cinematografiche appartenenti al filone sportivo. Quell'amore che stravolge nettamente lo stesso concetto di forza, mutandola da mera violenza fine a se stessa alla tanto agognata rivalsa sociale.
L'ambizione e il crescente desiderio di riscatto del protagonista (anonimo "bullo di periferia" destinato a divenire leggenda vivente della boxe) fanno di lui un "outsider", un "fuori posto" nella cruda realtà di strada nella quale si trova costretto a vivere.
Parabola del famoso "Sogno americano", e espressione più fulgida della "America miniera di occasioni", la (forse più famosa) fatica firmata John G. Avildsen, convince nel suo voler essere manifesto del più grande tra i valori: la determinazione. Rocky non è interessato alla vittoria finale, quanto piuttosto a dimostrare alla sua donna di essere un vero uomo, capace di prendersi con le sue stesse mani (meglio ancora, con i suoi stessi pugni) il riscatto che merita (risulta dunque, sotto questo profilo, alquanto emblematica la famosissima scena durante la quale, dinanzi alle tartassanti domande dei giornalisti circa la sua performance sul ring, Rocky risponde urlando il suo disinteresse e chiamando a squarciagola il nome della sua amata).
D'altronde una recitazione abbastanza soddisfacente da parte dell'intero cast leviga i bordi di una delle più famose produzioni Holliwoodiane dello scorso millennio, con un Sylvester Stallone che mescola esperienze di vita privata con l'emozionante finzione del cinema.
In conclusione ritengo doveroso tessere le lodi della famosissima colonna sonora ("Gonna fly now") firmata Bill Conti, che contribuisce anch'essa a rendere immortale questa pietra miliare del cinema anni 70.
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orione95
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venerdì 6 novembre 2015
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c'era una volta un pugile di nome rocky balboa...
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Una fiaba moderna che ci insegna come, con la forza dell'amore, l'uomo possa prendere in mano il suo destino e cambiare radicalmente la propria esistenza: questo è "Rocky", leggendario primo capitolo della più famosa tra le saghe cinematografica appartenenti al filone sportivo. Quell'amore che stravolge nettamente lo stesso concetto di forza, mutandola da mera violenza fine a se stessa alla tanto agognata rivalsa sociale.
L'ambizione e il crescente desiderio di riscatto del protagonista (anonimo "bullo di periferia" destinato a divenire leggenda vivente della boxe) fanno di lui un "outsider", un "fuori posto" nella cruda realtà di strada nella quale si trova costretto a vivere.
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Una fiaba moderna che ci insegna come, con la forza dell'amore, l'uomo possa prendere in mano il suo destino e cambiare radicalmente la propria esistenza: questo è "Rocky", leggendario primo capitolo della più famosa tra le saghe cinematografica appartenenti al filone sportivo. Quell'amore che stravolge nettamente lo stesso concetto di forza, mutandola da mera violenza fine a se stessa alla tanto agognata rivalsa sociale.
L'ambizione e il crescente desiderio di riscatto del protagonista (anonimo "bullo di periferia" destinato a divenire leggenda vivente della boxe) fanno di lui un "outsider", un "fuori posto" nella cruda realtà di strada nella quale si trova costretto a vivere.
Parabola del famoso "Sogno americano", e espressione più fulgida della "America miniera di occasioni", la (forse più famosa) fatica firmata John G. Avildsen, convince nel suo voler essere manifesto del più grande tra i valori: la determinazione. Rocky non è interessato alla vittoria finale, quanto piuttosto a dimostrare alla sua donna di essere un vero uomo, capace di prendersi con le sue stesse mani (meglio ancora, con i suoi stessi pugni) il riscatto che merita (risulta dunque, sotto questo profilo, alquanto emblematica la famosissima scena durante la quale, dinanzi alle tartassanti domande dei giornalisti circa la sua disfatta sul ring, Rocky risponde urlando il suo disinteresse e chiamando a squarciagola il nome della sua amata).
D'altronde una recitazione abbastanza soddisfacente da parte dell'intero cast leviga i bordi di una delle più famose produzioni Holliwoodiane dello scorso millennio, con un Sylvester Stallone che mescola esperienze di vita privata alla emozionante finzione del cinema.
In conclusione ritengo doveroso tessere le lodi della famosissima colonna sonora ("Gonna fly now") firmata Bill Conti, che contribuisce anch'essa a rendere immortale questa pietra miliare del cinema anni 70.
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aristoteles
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giovedì 23 luglio 2015
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barcollo ma non mollo
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Rocky è un tipo da strada ,grezzo ma buono che cerca di vivere alla giornata, fortunatamente gli verrà concessa un'occasione (il grande sogno americano) e ci si tuffa dentro.
Stallone intrpreta il ruolo alla grandissima ,nessuno potrebbe farlo come lui , a parte il fisico ha proprio la mascella adatta per prendere cazzotti.
Rocky infatti sul ring le prende di santa ragione e resiste con una grinta che solo il ragazzo che viene dalla strada può possedere, si carica quando pensa che "non fa male" e poi esplode tutta la sua forza.
Mai dare lo stallone italiano per finito perchè barcolla ma non molla ed è questo che ce lo fa amare così tanto.
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Rocky è un tipo da strada ,grezzo ma buono che cerca di vivere alla giornata, fortunatamente gli verrà concessa un'occasione (il grande sogno americano) e ci si tuffa dentro.
Stallone intrpreta il ruolo alla grandissima ,nessuno potrebbe farlo come lui , a parte il fisico ha proprio la mascella adatta per prendere cazzotti.
Rocky infatti sul ring le prende di santa ragione e resiste con una grinta che solo il ragazzo che viene dalla strada può possedere, si carica quando pensa che "non fa male" e poi esplode tutta la sua forza.
Mai dare lo stallone italiano per finito perchè barcolla ma non molla ed è questo che ce lo fa amare così tanto.
Rocky è Il pugile "definitivo" che non possiede un gran tecnica o grande agilità ma conquista le folle e le vittorie con il cuore.
Che gli incontri reali di boxe non siano proprio così poco importa.
Rocky va al tappeto e poi si rialza e poi combatte e combatte di nuovo fino a dare tutto se stesso,fino allo stremo delle forze, ed è questo l'esempio da seguire.
Fatevi un piacere comprando i primi 2 dvd della serie.
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il befe
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domenica 8 marzo 2015
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capolavoro
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supremo2000
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sabato 25 ottobre 2014
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rocky vs apollo creed
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Rocky Bellissimo film del 1975 con protagonista Sylvester Stallone ottimo Cult da guardare 5 stelle
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supremo2000
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sabato 25 ottobre 2014
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rocky vs apollo creed
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Rocky Bellissimo film del 1975 con protagonista Sylvester Stallone ottimo Cult da guardare 5 stelle
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ibracadabra 8
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venerdì 15 marzo 2013
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l'alter ego e il sogno americano
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l'america,chiunque,la conosce,newYork,los angeles,Washington,beverly hills,il bronx,abbramo lincoln,kennedy,il gran,kanion,la statua della liberta,'il ponte di brooklin,& le torri gemelle, neil amstrong,Walt disney, mohamed aly,& joe dimaggio,il 4 luglio,halloween, la casa bianca,il pentagono,l'area 51,la NASA, una potenza,politica economica,il ponte d'oro del cinema "HOLLYWOOD",,.MA è anche quella dei ghetti malfamati emarginati,tra ispanici,afroameicani,italiani.Ecco un italo americano,di origini siciliane,silvester enzo stallone da New York City,aspirante ,attore,sceneggiatore e regista,e proprio da un suo soggetto che sly ottiene fama mondiale,e vagando x hollywood,va da produttori,della settima arte,e mostra ROCKY,le ostilita'sono infinite ma per il ruolo del protagonista,xchè i boss voglono affidare la parte di rocky, alle superstar in voga di quei anni,cioè ryan o'neall, burt reynolds , robert redford, Warren Beatty ,etc,etc.
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l'america,chiunque,la conosce,newYork,los angeles,Washington,beverly hills,il bronx,abbramo lincoln,kennedy,il gran,kanion,la statua della liberta,'il ponte di brooklin,& le torri gemelle, neil amstrong,Walt disney, mohamed aly,& joe dimaggio,il 4 luglio,halloween, la casa bianca,il pentagono,l'area 51,la NASA, una potenza,politica economica,il ponte d'oro del cinema "HOLLYWOOD",,.MA è anche quella dei ghetti malfamati emarginati,tra ispanici,afroameicani,italiani.Ecco un italo americano,di origini siciliane,silvester enzo stallone da New York City,aspirante ,attore,sceneggiatore e regista,e proprio da un suo soggetto che sly ottiene fama mondiale,e vagando x hollywood,va da produttori,della settima arte,e mostra ROCKY,le ostilita'sono infinite ma per il ruolo del protagonista,xchè i boss voglono affidare la parte di rocky, alle superstar in voga di quei anni,cioè ryan o'neall, burt reynolds , robert redford, Warren Beatty ,etc,etc.ma sly non molla è un osso duro lui vuole la parte, ,dopo tanti pugni sui tavoli,battaglie,ecco i si di Winkler e Chartoff, ,con un budget limitato,nel 1976 in tutte le sale del mondo esce ROCKY,( stallone forse mai piu' cosi bravo sfiora la famosa statuetta L'OSCAR) il film ha un successo interplanetario,di pubblico e critica,3 Oscar (regia, miglior film e montaggio),le musiche di bill conti epiche meravigliose e bellissime, sono un'inno alla gioia e alle emozioni,una pellicola commovente,intensa,colma di moralita' e significati,,stallone/balboa diviene un icona mondiale, l'eroe del sogno americano che incarna lo spirito dell'uomo comune dal cuore impavido e ,ed entra a far parte dell'immaginario collettivo ,il pugile mediocre dei sobborghi di philadelphia che trova l'amore infinito ed eterno di adriana e che sconfigge i piuì grandi avversari, non con i muscoli ma col il cuore grande che ha, e che cavalca l'onda dell'impresa impossibile,il raggiungimento di traguardo estremo,,la estenua ricerca della felicita' poi trovata e superata per certi versi.Sly che ha in rocky il suo alter ego,personaggio inventato, ma autobiografico che possiedono entrambi la stessa forza d'animo,la forte carica umana ed emotiva,ma che non li rendono deboli, ma armi a loro favore. leoni feriti in cerca dell'occasione, che li faccia uscire dalla mediocrita,dalla poverta'' e dall'anonimato,la morale di stallone è che la strada è un ring,e parafrasando lo stupendo monologo che rocky fa al figlio all'ultimo capitolo della saga, cioè ROCKY BALBOA,è che L'importante non è come colpisci l'importante è come sai resistere ai colpi come incassi e una volta che finisci al tappeto hai la forza di rialzarti… così sei un vincente! è un parallelo magnifico e da un senso della vita fortemente ottimistico, se rocky è un mediocre pugile di philadelphia, fa il recupero crediti per un gangster e incontri di boxe locali,e che combatte per il titolo mondiale di boxe.che non si arrende,con una arrestabile forza "gli occhi della tigre" .anche sly è un giovane,che vive alla giornata,con il suo fedele cane attore(birillo)in cerca anche lui di speranza, e che non si arrende ad una porta sbattuta in faccia. ,il messaggio che vuole dare è che la vita è cattiva,la forza di rialzarti,prima ancora che la vita come un arbitro sul rettangolo cominci a contare.,,allora si puo' arrivare la tanto agoniata "benidizione".dalla polvere alla gloria
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ibracadabra 8
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giovedì 14 marzo 2013
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alter ego e sog
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siamo negli anni 70 quasi a cavallo degli 80,gli stati uniti sono la popolazione del mondo,ammirata e osannata, da chiunque, chi non conosce chicago e dallas,newYork e,los angeles ,miami e ,Washington,san francisco e las vegas .i lussuosi e milionari quartieri come beverly hills e san fernando valley,quelli piu' a rischio,il bronx, il queens,chinatown e little italy,,i presidenti abramo lincon,reegan,nixon,e kennedy il gran kanion,e la statua della liberta' il ponte di brooklin,e le torri gemelle(un 1 di silenzio) neil amstrong sulla luna, David Letterman & David Frost , mohamed aly,e joe dimaggio,il 4 luglio(giorno dell'indipendenza) e halloween tradizioni conosciute da tutta la gente che abita la terra,, la casa bianca e il pentagono,la famigerata area 51e la NASA,(solo alcune cose che la rendono leggendaria e carica di fascino),una maestosa grande potenza,sociale politica economica,civile,militaristica,mediatica e di conseguenza il ponte d'oro della cinematografia mondiale ossia "HOLLYWOOD"che ha divinizzato,attori/attrici divenute poi icone come james dean, merelyn monroe, humprey bogart e marlon brando l'america e il paese delle opportunita',delle grandi idee,,ma è anche L 'AMERICA dei ghetti malfamati,sobborghi emarginati e periferie pericolose,,un paese multietnico,,tra ispanici,afroameicani,ebrei ed italiani.
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siamo negli anni 70 quasi a cavallo degli 80,gli stati uniti sono la popolazione del mondo,ammirata e osannata, da chiunque, chi non conosce chicago e dallas,newYork e,los angeles ,miami e ,Washington,san francisco e las vegas .i lussuosi e milionari quartieri come beverly hills e san fernando valley,quelli piu' a rischio,il bronx, il queens,chinatown e little italy,,i presidenti abramo lincon,reegan,nixon,e kennedy il gran kanion,e la statua della liberta' il ponte di brooklin,e le torri gemelle(un 1 di silenzio) neil amstrong sulla luna, David Letterman & David Frost , mohamed aly,e joe dimaggio,il 4 luglio(giorno dell'indipendenza) e halloween tradizioni conosciute da tutta la gente che abita la terra,, la casa bianca e il pentagono,la famigerata area 51e la NASA,(solo alcune cose che la rendono leggendaria e carica di fascino),una maestosa grande potenza,sociale politica economica,civile,militaristica,mediatica e di conseguenza il ponte d'oro della cinematografia mondiale ossia "HOLLYWOOD"che ha divinizzato,attori/attrici divenute poi icone come james dean, merelyn monroe, humprey bogart e marlon brando l'america e il paese delle opportunita',delle grandi idee,,ma è anche L 'AMERICA dei ghetti malfamati,sobborghi emarginati e periferie pericolose,,un paese multietnico,,tra ispanici,afroameicani,ebrei ed italiani.Parliamo di un italiano di un italo americano x la precisione, di origini siciliane,silvester enzo stallone da New York City,aspirante ,attore,sceneggiatore e regista,e proprio da una sua sceneggiatura che il palestrato sly ottiene una fama interplanetaria,infatti comincia a girovagare per gli studios in cerca di qualche majors e produttori che finanzino nientepopodimeno che ROCKY,le ostilita' sono solo di natura interpretativa, cioè a chi affidare la parte di rocky,in lizza ci sono le star in voga in quegli anni,cioè ryan o'neall,burt reynolds ,robert redford, Warren Beatty ,etc,etc.ma sly non molla è un osso duro ,è lui a voler interpretare la parte,dopo arriva la fortuna risqutendo il si dei produttori Winkler e Chartoff,nel 1976 in tutte le sale del mondo esce ROCKY, il film ha un successo interplanetario,di pubblico e critica,3 Oscar (regia, miglior film e montaggio),le musiche di bill conti epiche e meravigliose e bellissime, sono un'inno alla gioia,alle emozionii,una pellicola commovente,intensa,colma di moralita' e significati,,stallone/balboa diviene un icona mondiale, l'eroe del sogno americano, che incarna lo spirito dell'uomo comune dal cuore impavido e idomabile,la non resa davanti all'impossibile,il raggiungimento di un obbiettivo,la estenua ricerca della felicita' poi trovata e superata per certi versi,sly che ha in rocky il suo alterego,personaggio inventato, ma autobiografico che possiedono entrambi la stessa forza d'animo,la forte carica umana ed emotiva,ma che non li rendono deboli, ma armi a loro favore. leoni feriti in cerca dell'occasione,dell'opportunita' che li faccia uscire dala mediocrita' e dall'anonimato,la morale di stallone è che la strada è un ring,e parafrasando lo stupendo monologo che rocky fa al figlio all'ultimo capitolo della saga,ROCKY BALBOA,ossia L'importante non è come colpisci l'importante è come sai resistere ai colpi come incassi e una volta che finisci al tappeto hai la forza di rialzarti… così sei un vincente! è un parallelo magnifico e da un senso della vita fortemente ottimistico, se rocky è un mediocre pugile di philadelphia, che vive di espedienti e incontri di boxe locali,e che ha l'occasione di combattere per il titolo mondiale dei pesi massimi e.che non si arrende davanti alle difficolta' e alle follie della vita ma abatte tutti i muri quelli dell' ingiustizia e del pregiudizio.anche sly è un giovane che vive alla giornata in cerca anche lui di un momento opportuno e che non si arrende ad un semplice no o ad una porta sbattuta in faccia. ,la morale di stallone è che la strada è un ring,e.che non si arrende davanti alle difficolta' e alle follie della vita ma abatte tutti i muri quelli dell' ingiustizia e del pregiudizio. un giovane che vive ala giornata in cerca anche lui di un momento opportuno e che non si arrende ad un semplice no o ad una porta sbattuta in faccia le discese ardite e le risalite.i grandi e potenti che non lo volevano protagonista,dalla polvere alla gloria ,ma sempre umanamente se stessi.grazie per la lezione di vita,grazie sly,grazie rocky,grazie a te.
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filippo catani
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martedì 27 novembre 2012
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america paese di possibilità e affari
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Philadelfia. Il campione del mondo dei pesi massimi mette in palio la sua cintura contro un semisconosciuto pugile italoamericano che fa qualche combattimento e riscuote crediti per il boss del quartiere. L'uomo vedrà questo combattimento come la possibilità per uscire da una vita mediocre e offrire un avvenire migliore alla sua ragazza Adriana.
Film cult prodotto con poco budget ma capace di ottenere incassi straordinari e premi a ripetizione, Rocky gioca sul concetto per cui l'America è il paese delle possibilità (e degli affari come fa notare sarcasticamente Apollo mentre organizzano l'incontro). Il successo si deve senza dubbio alla funzionalità della storia che si sposa con la bravura degli attori in special modo quella di Stallone.
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Philadelfia. Il campione del mondo dei pesi massimi mette in palio la sua cintura contro un semisconosciuto pugile italoamericano che fa qualche combattimento e riscuote crediti per il boss del quartiere. L'uomo vedrà questo combattimento come la possibilità per uscire da una vita mediocre e offrire un avvenire migliore alla sua ragazza Adriana.
Film cult prodotto con poco budget ma capace di ottenere incassi straordinari e premi a ripetizione, Rocky gioca sul concetto per cui l'America è il paese delle possibilità (e degli affari come fa notare sarcasticamente Apollo mentre organizzano l'incontro). Il successo si deve senza dubbio alla funzionalità della storia che si sposa con la bravura degli attori in special modo quella di Stallone. E poi un ruolo fondamentale lo gioca la colonna sonora che, da lì a poco, sarebbe diventata un vero e proprio tormentone (come il film con tutti i seguiti che ha avuto e che hanno finito per logorare il prodotto). Certo la pellicola ci offre anche lo spaccato di un'America fatta di sobborghi dove la gente vive di lavori umili e in povertà quando poi non si dedica al crimine. E poi è chiaro che la sfida tra Davide e Golia appassiona fin dalla notte dei tempi e vedere Davide che si rialza sempre cercando di resistere alla furia dei colpi è davvero notevole. Un film sulla boxe ben fatto e nemmeno troppo retorico che ha giustamente segnato un'eopca.
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break
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sabato 20 ottobre 2012
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un cult che ha influenzato più di una generazione
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Vedendo Rocky dimenticando l'esistenza di quei pietosi e patetici sequel, penso che tutto sommato sia un buon film. Sceneggiatura discreta, regia nella norma, musiche indovinate e buone interpretazioni, compreso Stallone.
Il potere di questo sopravvalutato prodotto va ricercato anche nelle musiche di B. Conti che imprimono un impatto notevole durante le sequenze, specialmente durante l'incontro con Apollo; oltre che a un percorso di rivincita sociale che affascina, soprattutto lo spettatore frustrato, che vede in Rocky la figura di un paladino a cui ispirarsi.
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