Marcia trionfale

Cattiverie e soprusi non si contano nella caserma da cui passa l'evoluzione del soldato Passeri. A forgiare il carattere del buon Placido è un Franco Nero molto complessato,figura credibile sebbene caricaturale. Come lo stesso regista ammise,il film punta troppo su scene e dialoghi scatologici,ma riesce comunque a trasmettere le urgenze di un umanità chiusa in gabbia,inevitabilmente reattiva e genuina. La componente omosessuale aleggia,ma leggera e mimetizzata dal cameratismo. Film discreto

Il protagonista assoluto del film, Asciutto (Nero), è il capitano di un gruppo di reclute che fanno la Naja. Quando arriverà il novellino Paolo Passeri (Michele Placido, personaggio molto secondario in realtà ma interpretato da un attore di rilievo), finirà col morire.

Ci si aspettava un grande film di controinformazione (come lo era lo straordinario Sbatti il mostro in prima pagina) e invece ci si trova davanti ad un opera nella quale Bellocchio ha sedato la sua personalità per incassare di più al botteghino (cosa che è puntualmente avvenuta). Complimenti!

Si sperava in un bel film di controinformazione sulla naja, e invece ci troviamo davanti ad un opera nella quale Bellocchio ha placato la sua personalità per incassare al botteghino. Complimenti!