L'inquilino del terzo piano

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gioelegentile giovedì 5 marzo 2015
capolavoro psicologico e grottesco Valutazione 5 stelle su cinque
0%
No
100%

Inutile mettersi a discutere della trama di questo capolavoro, semplice negli eventi ma incomprensibile nel complesso. Vorrei invece mettere l'accento su alcuni aspetti ricorrenti del Polanski fino a quel momento: fatta eccezione per il noir Chinatown, che ha sicuramente del polanskiano, ma è un prodotto differente (anche perchè è l'unico di questo primi 10 film di cui non ha scritto la sceneggiatura, a parte il finale), ritroviamo un'ambientazione circoscritta, atmosfere cupe, personaggi grotteschi ed intreccio realtà/allucinazione. Sono evidenti infatti i richiami alla follia di Carole Ledoux e l'appartamento stregato di Repulsion, così come i vicini invadenti di Rosemary eccetera. [+]

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toniozzo mercoledì 13 agosto 2014
realtà o pazzia??? Valutazione 5 stelle su cinque
67%
No
33%

L'inquilino del terzo piano è un film diretto e interpretato da Roman Polanski nel 1976, oltre che da Isabelle Adjani (sono loro due i personaggi di spicco nel film).
E' tratto da un romanzo (Le locataire chimérique) ed è uno dei 4 o 5 capolavori del regista polacco naturalizzato francese (gli altri sono, a parer mio: Chinatown, Rosemary's Baby, il Pianista e Tess).
La trama del film sembrerebbe nella prima ora circa molto semplice e banale (all'inizio sembra un altro film! ) ma col passare del tempo tutto si complica e il film stesso cambia completamente registro.
Infatti non capisco perché in alto, nella descrizione del film, c'è scritto: genere commedia, ma se è un film thriller psicologico con risvolti horror!!!!!
Mah. [+]

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ugogigio venerdì 14 febbraio 2014
distillato di puro polanski Valutazione 5 stelle su cinque
67%
No
33%

Se volessimo disporre l'intera filmografia del maestro polacco secondo un gradiente per così dire di "polanskianita" intrinseca, senza alcun dubbio Le Locataire andrebbe a collocarsi tra i suoi film più rappresentativi. E, sì, ci accorgeremmo anche che il polanskiano va volentieri a braccetto con il kafkiano, e questo film ne rappresenta la prova manifesta. Intrecciato a doppio filo con quelli che sono i due motivi conduttori e al contempo le due chiavi di lettura principali del film, ossia da un lato il tema della psicosi allucinatoria e dello sdoppiamento schizofrenico della personalità e dall'altro la componente simbolistica ed esoterica e i continui rimandi alle concezioni escatologiche dell'antico Egitto, si dipana infatti quel senso di inquietudine profonda, di tipo propriamente esistenziale, che costituisce l'ispirazione costante dello scrittore praghese e che qui come in Kafka trova espressione nelle forme di una straniante e grottesca (e non senza un tocco di humour) deformazione della realtà quotidiana, in grado di farne emergere l'angosciante terribilità e l'impenetrabilità a qualsiasi tentativo di comprensione che si basi esclusivamente sui mezzi della ragione. [+]

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antonio tramontano giovedì 7 febbraio 2013
frattura tra uomo e società Valutazione 5 stelle su cinque
86%
No
14%

L’inquilino del terzo piano è un’inquietante storia di follia, quella di un semplice impiegato (che a tratti ci ricorda il Josef K. kafkiano), figura identificabile nell’immaginario collettivo quale “uomo comune” ed in cui tutti possono rappresentarsi.

Trelkovski è un eroe moderno, un personaggio dotato di una particolare sensibilità, circondato da un’umanità indifferente che si rispecchia principalmente negli inquilini del palazzo in cui egli, straniero (polacco, (solo)naturalizzato francese) in una Parigi triste e cupa, affitta un piccolo appartamento. [+]

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painno lunedì 4 febbraio 2013
salta trelkovski ! Valutazione 5 stelle su cinque
0%
No
100%


Cara dolce Simone Chule, Chule come Trelkovski. La stessa persona , forse. Un condominio che diventa terrore, mille occhi di spia che affliggono la vita di questo povero impiegato immigrato in Francia. Persino fuori dal condominio, al bar , il gioco di oppressione e di nera burla continua. Nemmeno la bellezza e la sensualità di Isabelle Adjani riesce a togliere il cupo alone di mistero e di incomoda trasparenza delle pareti. Con quel bagno, poi, quella toilette piccolissima dalla quale strani individui si mettono ad osservare la misera vita del nostro Trelkovski. E in quello che fu l'appartamento di Simone Chule le sorprese non finiscono mai. Come il buco dietro l'armadio nella quale si ritrova un dente, o gli strani rumori che disturbano il sonno notturno. [+]

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gisele domenica 22 gennaio 2012
senza fine Valutazione 5 stelle su cinque
67%
No
33%

Il tutto è ambientato a Parigi,ma non nella Parigi che siamo abituati a vedere,ma in una Parigi claustrofobica. Il regista,Roman Polanski,riesce ad occludere anche le riprese girate all'aperto,non dando allo spettatore la possibilità di riprendere fiato,neanche per un istante. Il protagonista della pellicola è Trelkovski,impiegato polacco,che si trasferisce nell'appartamento che era stato precedentemente occupato da una certa Simone Chule,giovane donna gettatasi dal terzo piano. Da questo momento il giovane polacco,naturalizzato francese,dovrà fare i conti con dei vicini a dir poco grotteschi. Quei 50mq di pura follia rappresentano la psiche stessa del protagonista. E' proprio attraverso l'appartamento che Trelkovski assiste,dapprima in modo del tutto passivo,più tardi sempre più attivamente,al fagocitamento del suo stesso io. [+]

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fedeleto domenica 31 luglio 2011
l'inquilino polanski Valutazione 5 stelle su cinque
60%
No
40%

Dopo l'epico chinatown ,polanski firma un altro capolavoro ,dove l'atmosfera malsana  ricorda quella di rosemary's baby.Un inquilino si stabilisce in una casa dove poco prima si e' suicidata una donna .Incontrera' un'amica della medesima, e ricostruira' la sua vita ,convincendosi che gli inquilini siano ossessivi e tentino di portare anch'egli al delirio,e travestendosi da donna  l'inquilino fingera' di essere la donna morta prima,arrivando a compiere un gesto di puro delirio.Chissa' che la spiegazione non si trovi in una scrittura egiziana?un vero capolavoro del regista polacco che colpisce e incolla alla poltrona ,non vedendo l'ora di arrivare all'inaspettato finale. [+]

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ipno74 lunedì 7 marzo 2011
metamorfosi di un uomo Valutazione 5 stelle su cinque
67%
No
33%

Il film inizia con un timido ritmo, dove un Polansky giovanissimo, interpreta un ruolo di persona buona in cerca di un appartamento. Proprio in questo appartamento avverrà la sua metamorfosi psicologica, con scene che toccano l'horror, il thriller, il giallo. Dopo averlo visto vi verrà voglia di rivederlo per poter capire alcune scene che nella visione del film non avete dato la giusta interpretazione o semplicemente non le avete capite. Stupenda la scena che passeggia nell'appartamento e ad ogni passo i mobili diventano sempre più grandi. I film di oggi avrebbero realizzato tutto al computer, ma quella volta hanno costruito tutto a mano, e devo dire che la visione è stata ancora più angosciante. [+]

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chriss giovedì 9 settembre 2010
delirio mentale paranoico... Valutazione 5 stelle su cinque
77%
No
23%

Prendete un uomo qualunque: Trelkovski, per esempio. Un tipo così fa proprio al caso nostro. Di lui sappiamo tutto: modesto impiegato polacco, naturalizzato francese, in cerca di un appartamento a Parigi. Quest' uomo di mezza età ha tutte le caratteristiche di una personalità fragilissima. Mettetelo dentro un palazzo abitato da vicini grotteschi ed assillanti; rinchiudetelo, per buona parte del suo tempo, dentro 'la fogna che ha affittato' per parecchi franchi. Ora aggiungete un dramma sociale: Simone Choule. Questa ragazza, che prima abitava proprio lì, si è da poco gettata dal terzo piano per motivi affettivi od instabilità mentale. [+]

[+] il senso profondo del film è un'altro (di emaspac)
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chriss martedì 7 settembre 2010
the tenant... Valutazione 5 stelle su cinque
90%
No
10%

The tenant (l' inquilino) è un' opera d' arte: un incubo psicologico che colpisce profondamente nell' anima. A me ha lasciato un forte senso d' amarezza, inquietudine e smarrimento interiore. Il dramma comincia con l' inquadratura di un uomo (Trelkovski?) affacciato alla finestra; l' inquadratura si sposta in basso (vetrata rotta da una caduta), poi ancora in alto: l' uomo diventa misteriosamente una donna (Simone?). Infine si muove esternamente nel bagno: stavolta la donna diventa stranamente un uomo! E' il primo segno dell' incubo che stà per abbattersi sul protagonista. E' come se ci dicesse che qualcosa andrà storto. [+]

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