La dama rossa uccide sette volte

il cast funziona,la storia è una favola che finisce in dramma.la regia è discreta nulla più!

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Più che sufficiente il voto che merita questo giallo all'italiana del 1972. Emilio P. Miraglia non è un grandissimo regista, ma il film non è male. Ugo Pagliai, Barbara Bouchet (splendida come sempre) e Marina Malfatti fanno il loro dovere, il sangue non manca, le musiche non sono niente male e l'ambientazione è intrigante. I problemi sono nella sceneggiatura (troppo macchinosa e in parte inverosimile), risate subdole e logica del delitto un pò farragginosa. Ma rispetto ad un'altra pellicola dello stesso autore, "La notte che Evelyn uscì dalla tomba" questo film merita un premio Oscar!!!

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Non torneranno più, si quei magnifici anni 70, gli anni dei generi cinematografici italiani, oggi rivalutati anche dai grandi registi americani; si perchè i vari king, tarantino e company questi film li hanno guardati, poi ognuno da il gidizio che vuole ma nessuno può dire che non sia stata una grande stagione per il nostro cinema. La dama rossa è un bel giallo, può piacere o no ma è affascinanante e ti tiene incollato perchè alla fine vuoi sapere chi è l'assassino e cominci anche tu a investigare guardando il film, lo avranno fatto anche i vari stephen king..................................... Intrigante.

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Siamo in un tetro castello della Germania ove ogni 100 anni compare "lo spirito" di una donna dalla cappa rossa che uccide ogni volta 7 persone... 1972 ora tocca a Ketty...

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