Il Morandini riporta testualmente "una felicità - che è soprattutto sesso-...", alchè l'ignaro pubblico che va per leggere una recensione, per informarsi se vale la pena di vedere un film o no (e questo spiega quanto c'è da fidarsi della critica), come ho fatto io, venga disorientato.Perchè, giustamente si può chiedere "e perchè tra le tante attività umane, esprimerla proprio col sesso, la felicità"?, e ciò, con già tutta la frode che gravitava (ed il mistero che gravita) attorno a P.P.P., è sicuramnete dannoso! Visto che i critici non sanno o non vogliono (perchè se si parla di Notte Prima Degli Esami, lì sì che si spreca una pagina e mezza) fare il proprio mestiere, ci penso io! Perchè il sesso? E' vero! Principalmente è il sesso la ragion d'essere di questo film! Ma Pasolini era un erotografo, un pornografico, un maniaco o un pervetito? Oppure era un Poeta e un intellettuale con un messaggio da trasmettere? Spiego perchè protendere per la seconda opinione.
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Il Morandini riporta testualmente "una felicità - che è soprattutto sesso-...", alchè l'ignaro pubblico che va per leggere una recensione, per informarsi se vale la pena di vedere un film o no (e questo spiega quanto c'è da fidarsi della critica), come ho fatto io, venga disorientato.Perchè, giustamente si può chiedere "e perchè tra le tante attività umane, esprimerla proprio col sesso, la felicità"?, e ciò, con già tutta la frode che gravitava (ed il mistero che gravita) attorno a P.P.P., è sicuramnete dannoso! Visto che i critici non sanno o non vogliono (perchè se si parla di Notte Prima Degli Esami, lì sì che si spreca una pagina e mezza) fare il proprio mestiere, ci penso io! Perchè il sesso? E' vero! Principalmente è il sesso la ragion d'essere di questo film! Ma Pasolini era un erotografo, un pornografico, un maniaco o un pervetito? Oppure era un Poeta e un intellettuale con un messaggio da trasmettere? Spiego perchè protendere per la seconda opinione. Il sesso del Decameron è metafora della purezza, dell'innocenza, dell'essenza ultima dell'essere umano, non ancora contaminato dal modello neo capitalistico e borghese dell'italia! La natura è guardata senza fronzoli, senza ulteriori implicazioni, è la nudità dell'uomo, la nostra verità, che si oppone alla falsificazione e alla mistificazione del sesso attuale, di cui si è fatto uno strumanto di Potere, mediante cui tenere buone e smaliziare le masse, per lasciarci sempre meno l'opportunità di essere degli uomini, di avere un qualche rapporto con la vita, perchè ciò potrbbe portare ad una ribellione contro l'establishment, e ad una rivendicazione dei nostri diritti primari, e quindi contro lo scopo e l'esito di renderci automi, senza più la magia della vita, senza più una reale vita, ma solo con una parvenza d'essa e la desolante convinzione d'averla realmete. Il film quindi si avventa contro la falsità borghese, contro la riduzione del corpo ad oggetto, come poi si vedrà benissimo in Salò. E' un inno alla libertà, alla purezza, alla vita "spoglia" di ogni corazza robotica od ogni targa del sistema capitalistico, e che esalta solo l'amore che, benchè contravvenga ad un moralismo dottrinario e pseudo religioso, è sempre accettato dal popolo e sempre praticato da quest'ultimo come ricreazione, come libertà, come un inno al creatore. Pasolini volle immortalare, con commozione, gli ultimi radiosi istanti del mondo naturale, dell'autenticità dell'uomo, laddove la vita era veicolata da una morale che si realizzava sulla sperimentazione perenotrea della vita, con il lavoro, i lieti banchetti, l'arte e l'arte dell'arrangiarsi, tipica italiana, tipica proletaria e sottoproletaria. Così quei primi piani di volti deformi eppure tanto ingenui, tanto candidi, si contrappongono (chissà se volontariamente) al cinema virtuale americano, e la rappresentazione corporea, estremamente corporea, sordida e iperbolicamente vernacolare acquistano valora se misurati al cinema impersonale, di commercio, distopico e dispotico di oggi. Ecco la funzione del sesso in Pasolini. Ecco cos'è il Decameron: una delle più seublimi opere d'arte che nessuno è ancora riuscito ad eguagliare. Pier Paolo, nelle vesti di un allievo di Giotto, alla fine del film sussurra "A che serve realizzare un Opera d'arte, quando è così bello sognarla soltanto?" E lasciandoci trasognati, verrebbe da dire che è riuscito a realizzare un sogno. Dio t'abbia in gloria, Pier Paolo!!!
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