elgatoloco
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giovedì 2 settembre 2021
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importante, con i limiti"però fecondi"di blasetti
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"Sinon Bolivar",(ALessandro Blasetti, scritto da José luis Dibildos, soggettista insieme a Enrique Llovet , Rafael Mateo e John Melton per la sceneggitura, dove anche il regista ha dato la sua collaborazione, 1969)narra la vittoria di Simon Bolivar, il libertador, di Caracas, morto nel 1830, che liberò il Venezuela e diede un impulso fondamentale ai movimenti anticonoloniali in tutta l'America LAtina, tra dubbi, tradimenti, semplicemente opposizioni anche da parte dei "suoi", con tutto il disastro comunque creato dalla guerra, con morti in battaglia ma anche di civili, con la miseria che comunque la guerra(ogni guerra, va detto)induce sempre, con altre conseguenze anche sul piano personale da parte di un grande personaggio, che comunque, lui aristocratic di origini basco-spagnole, trova nella moglie infeice di un nemico.
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"Sinon Bolivar",(ALessandro Blasetti, scritto da José luis Dibildos, soggettista insieme a Enrique Llovet , Rafael Mateo e John Melton per la sceneggitura, dove anche il regista ha dato la sua collaborazione, 1969)narra la vittoria di Simon Bolivar, il libertador, di Caracas, morto nel 1830, che liberò il Venezuela e diede un impulso fondamentale ai movimenti anticonoloniali in tutta l'America LAtina, tra dubbi, tradimenti, semplicemente opposizioni anche da parte dei "suoi", con tutto il disastro comunque creato dalla guerra, con morti in battaglia ma anche di civili, con la miseria che comunque la guerra(ogni guerra, va detto)induce sempre, con altre conseguenze anche sul piano personale da parte di un grande personaggio, che comunque, lui aristocratic di origini basco-spagnole, trova nella moglie infeice di un nemico. Ultimo film"ciematografico"di Blasetti, questo"Simon Bolivar"si colloca tra le opere tipiche di questo autore, che era capace di creare film di genere diverso, sempre obbedendo a quanto dettato dal gusto del pubblico ma anche da quanto voluto dal potere(in epoca fascista era stato un autore"di regime"). Questo "Bolivar"rende comunque omaggio al grnade"libertador", con scene epiche molto tradizionali(non rinunia, tra l'alto alla voce fuori campo che introduce e commenta gli eventi storici menzionati nel film) ma comunque ben realizzate, senza trascurare la liaison che Bolivar ebbe,, nei pochi"momenti liberi". Decisamente un film di fattura classica, forse non il miglior modo per realizzare una biografica filmica del personaggio, ma molto per la conoscenza allora certo scarsa dello stesso, personaggio cui oggi si richiama persino la denomninazione del "suo"Venezuela, che si chiama"Repulica bolivariana de Venezuela". Tra utopie comunque feconde, capaci di"mordere sulla storia", la realtà storica che rimane un banco di prova inelimiabile, la figura di questo"libertador"che aveva agito decisamente prima dell'"eroe dei due mondi"Garibaldi, risulta in ogni caso se non messa perfettaameente a fuoco(troppe le scene di massa di battaglie, certo ben realizzzate, se consideriamo gli stndards tecnici dell'epoca)comunque beb delineata, anche per meito di Maximilian Schell, attore di origini austriache ma cresciuto in Svizzera, di Rosanna Schiaffino, nella parte di Consuelo, l'amante del"libertador", di Francisco Rabal ma anche di Fernando Sancho, che una volta tanto abbiamo apprezzato anche al di fuori della cerchia di spaghetti.western anche di serie C nei quali è stato troppo spesso recitato.dove l'attore spagnolo(anche se spesso lo si credeva mexicano) si dimostra un interprete veramente notevole, appunto ben degno di una filmografia"alta" che per troppo tempo lo ha invece snobbato, colpevolmente. El G ato
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renatoc.
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sabato 10 marzo 2018
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bel film biografico!
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Ricordo che il film è uscito nel 1969, epoca sessantottina in cui di film d'azione e d'avventura erano snobbati, per cui è durato poco nelle sale ed è poco conosciuto! Eppure Bolivar è un personaggio che ai contastatori dell'epoca poteva essere adatto! Non voleva simon Bolivar portare la libertà ed il potere al popolo in tutto il Sud-America? Non ha cercato di fare la stessa cosa anche Che Gevara? Forse la confezione del film tipica dei colossal storici d'azione non era gradita al pubblico di quel tempo! Io sinceramente debbo confessare che conosco poco la storia di Simon Bolivar, comunque il film mi è piaciuto e se è storicamente vero debbo dire: "Peccato che Simon non sia riuscito nella sua impresa!" Un Sud-
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Ricordo che il film è uscito nel 1969, epoca sessantottina in cui di film d'azione e d'avventura erano snobbati, per cui è durato poco nelle sale ed è poco conosciuto! Eppure Bolivar è un personaggio che ai contastatori dell'epoca poteva essere adatto! Non voleva simon Bolivar portare la libertà ed il potere al popolo in tutto il Sud-America? Non ha cercato di fare la stessa cosa anche Che Gevara? Forse la confezione del film tipica dei colossal storici d'azione non era gradita al pubblico di quel tempo! Io sinceramente debbo confessare che conosco poco la storia di Simon Bolivar, comunque il film mi è piaciuto e se è storicamente vero debbo dire: "Peccato che Simon non sia riuscito nella sua impresa!" Un Sud-America democratico simile al Nord-America averebbe fatto del continente americano un modello per tutto il mondo! Purtroppo le cose sono andate diversamente ed il Sud-America non ha mai avuto pace! Il Venezuela, patria di Simon, è tuttora in una situazione poco piacevole, il Messico ha fatto fino al secolo scorso una rivoluzione dietro l'altra, l'Argentina ed il Cile sono vissuti sotto dittature fino in tempi recenti! E non vado oltre perchè tutto il Sud-America è purtroppo stato sempre ben diverso dal Nord! Cuba si è liberata dalla dittatura di Batista ma è finita sotto il regime di Castro era una dittatura comunista che poco ha che fare con la vera democrazia! E questa enclave comunista nel continente americano nel 1962 ha portato il mondo sull'orlo di una guerra nucleare! Simon Bolivar, invece, voleva un Sud-America autenticamente democratico, purtroppo non c'è riuscito! Hanno prevalso gli interessi dei signorotti! Almeno Simon Bolivar ha avuto l'amore della bella Rosanna Schiaffino!
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elgatoloco
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giovedì 28 luglio 2016
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un film comunque importante
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Questa biografia filmica(o filmata, se si vuole), che in realtà dal punto di vista del genere, oscilla tra biografia, film di guerra e "d'avventura", pur se il termine"avventura"va relativizzato, in quanto Bolìvar e magari"d'azione"(ma queasta definizione vale meno, in quanto qui sono chiare finalità e obiettivi), "El Libertador"non lottava per l'avventura e per la gloria, ma soprattutto per la libertà e contro il colonialismo(spagnolo, nella fattispecie, ma potenzialmente di ogni altro paese e potenza), serve comunque, anche nell'ottica di Alessandro Blasetti, di cui questo è l'ultimo film vero e proprio-in TV avrebbe lavorato ancora-(quasi, forse una sorta di"autoriabilitazione", vista la precedente compromissione con il fascismo, ma non è dato sapere tutto a tale proposito, per chiari motivi di"privacy")a "informare", a dare nozioni storiche di base a persone che, per incapacità, difficoltà relativa, poca voglia di studiare etc, mancanza di tempo a causa del lavoro o di altro, non potevano"informarsi".
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Questa biografia filmica(o filmata, se si vuole), che in realtà dal punto di vista del genere, oscilla tra biografia, film di guerra e "d'avventura", pur se il termine"avventura"va relativizzato, in quanto Bolìvar e magari"d'azione"(ma queasta definizione vale meno, in quanto qui sono chiare finalità e obiettivi), "El Libertador"non lottava per l'avventura e per la gloria, ma soprattutto per la libertà e contro il colonialismo(spagnolo, nella fattispecie, ma potenzialmente di ogni altro paese e potenza), serve comunque, anche nell'ottica di Alessandro Blasetti, di cui questo è l'ultimo film vero e proprio-in TV avrebbe lavorato ancora-(quasi, forse una sorta di"autoriabilitazione", vista la precedente compromissione con il fascismo, ma non è dato sapere tutto a tale proposito, per chiari motivi di"privacy")a "informare", a dare nozioni storiche di base a persone che, per incapacità, difficoltà relativa, poca voglia di studiare etc, mancanza di tempo a causa del lavoro o di altro, non potevano"informarsi". Efficaci le scene anche di guerra, di cui comunque il film mostra l'orrore, l'impatto"felice" di indios, meticci, persone di colore con la neve andina, durante la traversata, appunto, delle Ande, per liberare il Perù, qualche scena d'amore(Maximilan Schell è Bolivar, Rosanna Schiaffino la sua amante)efficace anche psicologicamente, considerando il tempo, ma anche il Technicolor viene ben usato, pur se la pellicola mostra il logorio del tempo, la consunzione, dopo quasi mezzo secolo(il film è del 1969). Una considerazione triste, anzi due: A)oggi chi pretende di incarnare il"bolivarismo"è il presidente venezuelano Maduro, capace di portare il suo paese sull'orlo della rovina;B)nel film, che ha, appunto, quasi mezzo secolo, pochissimi attori sono"latini", essendo Fernando Sancho in realtà spagnolo(anche se per gli spaghetti western incarnava il protipo del messicano)e, idem, Conrado de San Martin. I tempi, diremo così, "non erano maturi"o meglio non si voleva che lo fossero.. . El Gato
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lorenzo
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lunedì 15 ottobre 2007
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da riproporre in qualche modo
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Risulta sconosciuto ai piu', l'ho visto al cinema nel 69, sarebbe interessante che magari la Rai lo riproponesse visto che e' stato l'eroe dell'America Latina e quella storia la conosciamo poco.
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