Arabesque |
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Un film di Stanley Donen.
Con Gregory Peck, Sophia Loren, Kieron Moore, Alan Badel, Duncan Lamont.
continua»
Avventura,
durata 105 min.
- USA 1966.
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abbastanza notevole
di elgatolocoFeedback: 257507 | altri commenti e recensioni di elgatoloco |
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mercoledì 14 aprile 2021 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
"Arabesque"(Stanely Donen, sceneggiatura di Pteter Stone, Julian Mitchell, Stanley Price, dal romanzo "The Cypher"diGordon Cotler, 1966-il romanzo è precedente di un lustro)è la storia di un egittologo che viene ingaggiato da un principe arabo per decifrare un manoscritto hittita, in caratteri ideografici-in realtà c''è dietro una vicenda spionistica, che renderà il prof.una sorta di James Bond più che dilettante, mentre la sua partner è veramente una spia... Finale avventuroso e pieno di action; ma tutto il film, di quel "briccone decisamente esperto" di cinema che è Stanley DOnen, che ha guardato senz'altro ai film di James Bond, recuperando anche temi a lui stesso cari(CHarade era di tre anni precedente ed era sempre di Donen), ma naturalmente non trascurando una versione più"soft"8ma neppure tanto, a pensarci bene, nella prima parte gli omicidi si sprecano)di"Noth By Northwest"del Maestro senza condizioni, sir Alfred Hitchock. L?abilità di Donen è indubbia nel fondere acrtion, spionaggio, love story(quella tra Gregory Peck e Sofia Loren, che qui sostituiscono la coppia di"CHarade"Cary Grant e Audrey Hepburn), humor(bella la battura sugli socntri per gli Irlandesi,,,), dove il regista Donen si è certamengte divertito molto, si diebbe. Film piacevole, veramente, che sa stare al passo con i tempi, il che dimostra un'evoluzione continua in Donen, che altrimenti avrebbe portuto adagiarsi su vecchi allori, mentre qui sperimenta(notevole, sempre nella prima parte, complessivamente superiore alla seconda, l'iniezione di sostanza psicotropa a Peck con conseguente"trip", in anni nei quali, anche per motivi di censura di un tema come quello era quasi"tabù"parlare o comunque si accennava solamnete alle conseguenze di cià)nuovi percorsi e nuove soluzioni, anche con l'indubbio ausulio di Henry Mancini e del suo soung-track irresistibile("The Pink Panther"è altresì di Mancini). Peck è interprete notevole, Sofia Loren è relativamente brava(certo il confronto con la Hepburn sarebbe per lei non adatto), Alan Badel e Kieron Moore rendono gli intepreti arabi, in un film che naturalmente non li rappresenta quali seguaci di Al Ghazali e neppure di Bin Laden... erano altri tempi, era ben diversa la situazione mondiale nel suo complesso, anche se qualche problema Nasser e la fase inziale dell'OLP lo stavano già dando a USA e "Occidente". El Gato
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