elgatoloco
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mercoledì 14 aprile 2021
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abbastanza notevole
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"Arabesque"(Stanely Donen, sceneggiatura di Pteter Stone, Julian Mitchell, Stanley Price, dal romanzo "The Cypher"diGordon Cotler, 1966-il romanzo è precedente di un lustro)è la storia di un egittologo che viene ingaggiato da un principe arabo per decifrare un manoscritto hittita, in caratteri ideografici-in realtà c''è dietro una vicenda spionistica, che renderà il prof.una sorta di James Bond più che dilettante, mentre la sua partner è veramente una spia... Finale avventuroso e pieno di action; ma tutto il film, di quel "briccone decisamente esperto" di cinema che è Stanley DOnen, che ha guardato senz'altro ai film di James Bond, recuperando anche temi a lui stesso cari(CHarade era di tre anni precedente ed era sempre di Donen), ma naturalmente non trascurando una versione più"soft"8ma neppure tanto, a pensarci bene, nella prima parte gli omicidi si sprecano)di"Noth By Northwest"del Maestro senza condizioni, sir Alfred Hitchock.
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"Arabesque"(Stanely Donen, sceneggiatura di Pteter Stone, Julian Mitchell, Stanley Price, dal romanzo "The Cypher"diGordon Cotler, 1966-il romanzo è precedente di un lustro)è la storia di un egittologo che viene ingaggiato da un principe arabo per decifrare un manoscritto hittita, in caratteri ideografici-in realtà c''è dietro una vicenda spionistica, che renderà il prof.una sorta di James Bond più che dilettante, mentre la sua partner è veramente una spia... Finale avventuroso e pieno di action; ma tutto il film, di quel "briccone decisamente esperto" di cinema che è Stanley DOnen, che ha guardato senz'altro ai film di James Bond, recuperando anche temi a lui stesso cari(CHarade era di tre anni precedente ed era sempre di Donen), ma naturalmente non trascurando una versione più"soft"8ma neppure tanto, a pensarci bene, nella prima parte gli omicidi si sprecano)di"Noth By Northwest"del Maestro senza condizioni, sir Alfred Hitchock. L?abilità di Donen è indubbia nel fondere acrtion, spionaggio, love story(quella tra Gregory Peck e Sofia Loren, che qui sostituiscono la coppia di"CHarade"Cary Grant e Audrey Hepburn), humor(bella la battura sugli socntri per gli Irlandesi,,,), dove il regista Donen si è certamengte divertito molto, si diebbe. Film piacevole, veramente, che sa stare al passo con i tempi, il che dimostra un'evoluzione continua in Donen, che altrimenti avrebbe portuto adagiarsi su vecchi allori, mentre qui sperimenta(notevole, sempre nella prima parte, complessivamente superiore alla seconda, l'iniezione di sostanza psicotropa a Peck con conseguente"trip", in anni nei quali, anche per motivi di censura di un tema come quello era quasi"tabù"parlare o comunque si accennava solamnete alle conseguenze di cià)nuovi percorsi e nuove soluzioni, anche con l'indubbio ausulio di Henry Mancini e del suo soung-track irresistibile("The Pink Panther"è altresì di Mancini). Peck è interprete notevole, Sofia Loren è relativamente brava(certo il confronto con la Hepburn sarebbe per lei non adatto), Alan Badel e Kieron Moore rendono gli intepreti arabi, in un film che naturalmente non li rappresenta quali seguaci di Al Ghazali e neppure di Bin Laden... erano altri tempi, era ben diversa la situazione mondiale nel suo complesso, anche se qualche problema Nasser e la fase inziale dell'OLP lo stavano già dando a USA e "Occidente". El Gato
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gianluca
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venerdì 21 giugno 2019
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Buongiorno
a me piace il genere, quindi bel film...
scusate mi manca un passaggio, come mai è stato "sostituito" il primo ministro con uno fasullo da uccidere?
grazie a tutti
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giovedì 7 marzo 2019
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spionaggio glamour a londra...
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Un avvincente e raffinato film di spionaggio diretto da Stanley Donen, qua in stato di grazia nel firmare una regia attenta e scrupolosa degna del miglior Alfred Hitchcock. E Gregory Peck e Sophia Loren gli danno una mano, bravissimi anche loro, agli apici delle loro carriere sfoderando un glamour senza pari. Le battute divertenti e ironiche rendono l'atmosfera leggera e frizzante. Il professor Pollock, eminente esperto d'arte, viene ingaggiato da un petroliere per decifrare i geroglifici di cui è venuto in possesso. Subito Pollock avverte un'atmosfera poco chiara e nebulosa nella vicenda, ma si dà da fare nel compito. I suoi sospetti sono fondati perchè loschi individui cercano di sottrargli il prezioso foglio con i geroglifici e in più si imbatte in uno splendido esemplare di fauna umana di nome Jasmin, che dice e non dice, è misteriosa ma al tempo stesso.
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Un avvincente e raffinato film di spionaggio diretto da Stanley Donen, qua in stato di grazia nel firmare una regia attenta e scrupolosa degna del miglior Alfred Hitchcock. E Gregory Peck e Sophia Loren gli danno una mano, bravissimi anche loro, agli apici delle loro carriere sfoderando un glamour senza pari. Le battute divertenti e ironiche rendono l'atmosfera leggera e frizzante. Il professor Pollock, eminente esperto d'arte, viene ingaggiato da un petroliere per decifrare i geroglifici di cui è venuto in possesso. Subito Pollock avverte un'atmosfera poco chiara e nebulosa nella vicenda, ma si dà da fare nel compito. I suoi sospetti sono fondati perchè loschi individui cercano di sottrargli il prezioso foglio con i geroglifici e in più si imbatte in uno splendido esemplare di fauna umana di nome Jasmin, che dice e non dice, è misteriosa ma al tempo stesso... meravigliosa. Spesso i cammini di Pollock e Jasmin si intrecciano. Sarà un caso? Non lo è. Infatti Jasmin, in modo inconsueto sopra una scala mobile, ammette di essere una spia e da quel momento i due si alleano per ritrovare il pezzo di carta così prezioso. Ritrovatolo dopo mille avventure, Pollock con astuzia scopre dove si cela il mistero del geroglifico. Appoggiando sul parabrezza bagnato dell'auto di Jasmin il foglio scopre al posto di un punto un segno contenente un microfilm, dove sono celate preziose informazioni. Però non finisce qua. Pollock e Jasmin riescono anche a salvare un ministro arabo fuggendo a cavallo, e qua Peck è straordinario quando strappa la gonna a Jasmin dicendo: "Solo così ora puoi cavalcare!". Ma altre scene sono da citare. Innanzitutto la sequenza onirica dove Pollock "vede" se stesso in bicicletta, dove scappa veloce e divertito da un gigantesco ingorgo stradale. Poi tutte le sequenze dove Jasmin mostra generosamente le gambe, soprattutto quella dei massaggio ai piedi. Da notare poi che spesso i protagonisti vengono inquadrati in uno specchio, e qua si nota la perfetta simmetria dei loro visi. Degna di nota poi l'auto guidata da Jasmin, una Mercedes 230 SL "Pagoda" che in quegli anni era un biglietto da visita impeccabile per la gente ricca del jet-set. Da non dimenticare nel cast Alan Badel, qua nei panni del "cattivo" di turno. Spionaggio d'altri tempi, un film da vedere o rivedere, prestando attenzione alla sfavillante Londra degli anni '60. - di "Joss"
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elgatoloco
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lunedì 19 novembre 2018
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spionaggio ad action
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"Arabesque"(Stanley Donen, 1966, dal romanzo "The Cypher"di Gordon Coller), è un film che unisce lo humor(pieno di battute, soprattutto tra i due protagonisti, ma anche versus mundum), la suspense spionistica(notevoli le sequenze relativa al minaccioso zoo ringhiante, nella(quasi)pirma parte, quelle all'ippodromo, ovviamente quelle relative al presunto assassiinio di un magnate-uomo politico arabo, quelle finali in cui i due protagonisti e il vero"cible"(vittima prediletta)dell'attentato sfuggono quasi"miracolosamente"a un elicottero"minaccioso"... Nel 1966 si stava preparando la"guerra dei sei giorni", ma la situazione sembrava più tranquilla di quanto in realtà non fosse; sul tema, in questo film(bisognerebbe, semmai, fare un lavoro comparativo anche rispetto al romanzo, ma.
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"Arabesque"(Stanley Donen, 1966, dal romanzo "The Cypher"di Gordon Coller), è un film che unisce lo humor(pieno di battute, soprattutto tra i due protagonisti, ma anche versus mundum), la suspense spionistica(notevoli le sequenze relativa al minaccioso zoo ringhiante, nella(quasi)pirma parte, quelle all'ippodromo, ovviamente quelle relative al presunto assassiinio di un magnate-uomo politico arabo, quelle finali in cui i due protagonisti e il vero"cible"(vittima prediletta)dell'attentato sfuggono quasi"miracolosamente"a un elicottero"minaccioso"... Nel 1966 si stava preparando la"guerra dei sei giorni", ma la situazione sembrava più tranquilla di quanto in realtà non fosse; sul tema, in questo film(bisognerebbe, semmai, fare un lavoro comparativo anche rispetto al romanzo, ma...)il tema "Medio Oriente"è trattato con molta diplomazia, diremmo, pur se si insinua(si può dire così)che il mondo arabo sia misterioso e sostanzialmente incommprensibile agli "Occidentali". Gregory peck, protagonista ricercato quale docente di epigrafia antica per decifrare un documento"ittita"si trova coinvolto in una vicenda à la Hitchcock, Sofia Loren impersona una spia e il reciproco gioco tra i due che alla fine diventano "amanti"è quello delle bugie, gioco par excellence di chi esercita l'onorata professione della spia-e non occorre neppure chiederlo a James Bond... Sempre adeguatissima la musica di Henry Mancini, forse troppo noto per il soundtrack di"The Pink Panther"e invece trascurato per altre musiche da film non meno famose e importanti... El Gato
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renato c.
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domenica 6 novembre 2016
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piacevole film di spionaggio e azione
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La trama rimanda un po' ad "Intrigo internazionale" di Alfred Hitchcock e qualche cosa anche a Sciarada dello stesso Stanley Donen. Come in "Intrigo internazionale" Il protagonista non è una spia, un agente segreto, ma un professore di università che si trova invischiato, suo malgrado, in un complotto internazionale! Ricorda anche un po' "Sciarada" per i momenti di umorismo inseriti in una trama di suspence: es. Gregory Peck che fa il torero in mezzo alle automobili! Furbo, comunque, Stanley Donen a sciegliere come protagonisti due grandi attori come Gregory Peck e Sophia Loren che hanno fatto benissimo la loro parte! In particolare la Loren, più abituata in parti drammatiche, che qui interpreta egregiamente una spia doppiogiochist
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La trama rimanda un po' ad "Intrigo internazionale" di Alfred Hitchcock e qualche cosa anche a Sciarada dello stesso Stanley Donen. Come in "Intrigo internazionale" Il protagonista non è una spia, un agente segreto, ma un professore di università che si trova invischiato, suo malgrado, in un complotto internazionale! Ricorda anche un po' "Sciarada" per i momenti di umorismo inseriti in una trama di suspence: es. Gregory Peck che fa il torero in mezzo alle automobili! Furbo, comunque, Stanley Donen a sciegliere come protagonisti due grandi attori come Gregory Peck e Sophia Loren che hanno fatto benissimo la loro parte! In particolare la Loren, più abituata in parti drammatiche, che qui interpreta egregiamente una spia doppiogiochista! Una nota: quando doveva uscire il film di James Bond "La spia che mi amava" pareva che la candidata bond-girl fosse proprio Sophia Loren che Roger Moore aveva definito "la più bella spia che potesse incontrare!",poi, invece, è stata scelta Barbara Bach! Il film scorre bene, la suspance non manca, lo stile è molto alla Hitchcock, comunque non mancano scene alla James Bond, tipo quella di far cadere un elicottero tirandogli una scala a piuoli tra le pale dell'elica! Da vedere e, per chi l'ha visto molti anna fa, da rivedere!
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smagato
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domenica 7 agosto 2016
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esagerato ed esagitato
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Film esagerato ed esagitato, non nevrotico ma capace di rendere nevrotici gli spettatori. Visto mezzo secolo dopo la sua prima uscita, sembra un'anticipazione dei videogiochi di oggi, altrettanto movimentato e incredibile. Stupisce che Sophia Loren e, soprattutto, Gregory Peck abbiano accettato di lavorare per un sceneggiatura così banale e meccanica.
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