Georges Sadoul
Nel 1860, sotto il dominio austriaco, e sconfitti da molti anni i ribelli di Kossuth, una banda di superstiti viene arrestata in un forte nella prateria, e qui - con i mezzi del peggior avvilimento morale - il gruppo si disgrega e viene infine eliminato.
"C'è un problema che mi preoccupa sin dagli anni dell'adolescenza: quello della natura del popolo ungherese", ha detto il regista, che ha affrontato con I disperati di Sandor un tipo di film storico centrato non sui momenti di esaltazione vittoriosa di un popolo, ma su quelli della sconfitta, dimostrando come i "vinti" possano diventare tali fino in fondo. [...]
di Georges Sadoul, articolo completo (1243 caratteri spazi inclusi) su 1968