perfinstals
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sabato 21 aprile 2007
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una volta come oggi "appare"
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La frase data dal Caparra "Crosta di Caravaggio..."è il segno ancora palpabile della visione reale di una verità da esperto:la qualità di un Caravaggio non è meglio di un Caparra(Gassman)anche se di maggiore rinomanza ,non e sempre il Caravaggio del resto "degno" del nome...il film racconta lo sforzo dell'epoca come anche oggi persiste di indirizzare per convenienza e destino ognuno degli avvenimenti che si presentano davanti:è un racconto sapiente di mille inganni e di mille malefatte nascoste nel silenzio "chiassoso" dei fantasmi che si riassume nella scena finale del fabbro colpevole della morte del buon Roviano per disattenzione sul lavororo,una finestra sull'uso della parola per ingannare e sui comportamenti di un'epoca dove l'apparenza è unico e ignobile giudizio e dove la verità sembra ritrovarsela solo da morti ,un film tragicomico che si può definire ancora attuale nei contenuti e negli avvenimenti.
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La frase data dal Caparra "Crosta di Caravaggio..."è il segno ancora palpabile della visione reale di una verità da esperto:la qualità di un Caravaggio non è meglio di un Caparra(Gassman)anche se di maggiore rinomanza ,non e sempre il Caravaggio del resto "degno" del nome...il film racconta lo sforzo dell'epoca come anche oggi persiste di indirizzare per convenienza e destino ognuno degli avvenimenti che si presentano davanti:è un racconto sapiente di mille inganni e di mille malefatte nascoste nel silenzio "chiassoso" dei fantasmi che si riassume nella scena finale del fabbro colpevole della morte del buon Roviano per disattenzione sul lavororo,una finestra sull'uso della parola per ingannare e sui comportamenti di un'epoca dove l'apparenza è unico e ignobile giudizio e dove la verità sembra ritrovarsela solo da morti ,un film tragicomico che si può definire ancora attuale nei contenuti e negli avvenimenti.
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parsifal
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lunedì 27 marzo 2017
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fiabesco ed ironico
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IL poliedrico Pietrangeli firma il soggetto e la sceneggiatura insieme ad altre " Penne d'oro" del cinema italiano come MAccari , Scola, Amidei e Flaiano( gruppo le cui imprese giovanili verranno narrate da Scole nella sua ultima fatica " Che strano chiamarsi Federico). Ciò che scaturisce dalle loro penne è una fiaba surreale ,con punte di evidente ironia e tratti di satira di costume, sempre formulata con garbo ed eleganza. Avventure e peripezie di un gruppo di trapassati che dimorano in un palazzo patrizio al centro di Roma ( venne girato all'interno di Palazzo Gambirasi , a via della Pace, ed anche all'interno del Chiostro del Bramante), avi del Principe Annibale di Roviano, interpretato Eduardo de Filippo, unico proprietario dell'immobile storico.
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IL poliedrico Pietrangeli firma il soggetto e la sceneggiatura insieme ad altre " Penne d'oro" del cinema italiano come MAccari , Scola, Amidei e Flaiano( gruppo le cui imprese giovanili verranno narrate da Scole nella sua ultima fatica " Che strano chiamarsi Federico). Ciò che scaturisce dalle loro penne è una fiaba surreale ,con punte di evidente ironia e tratti di satira di costume, sempre formulata con garbo ed eleganza. Avventure e peripezie di un gruppo di trapassati che dimorano in un palazzo patrizio al centro di Roma ( venne girato all'interno di Palazzo Gambirasi , a via della Pace, ed anche all'interno del Chiostro del Bramante), avi del Principe Annibale di Roviano, interpretato Eduardo de Filippo, unico proprietario dell'immobile storico. La loro permanenza viene messa in pericolo dall' inarrestabile progresso, dovuto al boom economico che in quegli anni attraversava il Belpaese. Una multinazionale vuole acquistare il palazzo , per demolirlo e farci il supermercato più grande d' Europa. I protagonisti si mettono in moto per scongiurare il peggio, apprendendo che nel mondo mpderno il peggio non ha mai fine. Una lunga sequela di lazzi, gag e scene molto divertenti, scritte e recitate con garbo ed eleganza, ironizzano sulla grossolanità dell' era moderna. Si vedono un gran numero di scorci della città eterna, illuminati dalla splendida fotografia di Giuseppe Rotunno. Cast d' eccezione; Mastroianni arriva ad interpretare tre ruoli ( Reginaldo, Federico e Gino), Gassman fa la parte del leone nel ruolo del Caparra, La Milo è donna Flora, affascinante e svampita, Tino Buazzelli è Fra Bartolomeo, ghiotto e brontolone ed il piccolo ( all'epoca) Michele Riccardini. Colonna Sonora del Maestro Nino Rota.
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onufrio
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lunedì 17 giugno 2013
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la nobile commedia italiana
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Un antico palazzo di Roma è popolato da nobili fantasmi che un tempo vissero tra le mura e vi morirono in circostanze crudeli; ora il palazzo è di proprietà di Annibale (E.De Filippo) egli è certo che vi sia la presenza dei suoi avi, da Frà Bartolomeo (T.Buazzelli), a Flora (S.Milo)e Federico (M.Mastroianni) più il fratello maggiore di Annibale morto in giovine età. Pur non vivendo in splendide situazioni economiche, Annibale si mostra restio di fronte alle lusinghe dell'Ingegner Telladi (C.Gora) che arriva ad offrirgli ben 200 milioni di lire per comprarsi il palazzo per poterci costruire un mega supermercato. Destino vuole che durante una riparazione domestica il nostro protagonista muoia e la nobile dimora passa all'erede, il nipote (interpretato da Mastroianni) che cede ben presto all'offerta dell'ingegnere ed è pronto a vendere l'antico palazzo, ma i nobili fantasmi faranno di tutto pur di rimanere in quella casa e si rivolgeranno al fantasma Giovan Battista Villari (V.
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Un antico palazzo di Roma è popolato da nobili fantasmi che un tempo vissero tra le mura e vi morirono in circostanze crudeli; ora il palazzo è di proprietà di Annibale (E.De Filippo) egli è certo che vi sia la presenza dei suoi avi, da Frà Bartolomeo (T.Buazzelli), a Flora (S.Milo)e Federico (M.Mastroianni) più il fratello maggiore di Annibale morto in giovine età. Pur non vivendo in splendide situazioni economiche, Annibale si mostra restio di fronte alle lusinghe dell'Ingegner Telladi (C.Gora) che arriva ad offrirgli ben 200 milioni di lire per comprarsi il palazzo per poterci costruire un mega supermercato. Destino vuole che durante una riparazione domestica il nostro protagonista muoia e la nobile dimora passa all'erede, il nipote (interpretato da Mastroianni) che cede ben presto all'offerta dell'ingegnere ed è pronto a vendere l'antico palazzo, ma i nobili fantasmi faranno di tutto pur di rimanere in quella casa e si rivolgeranno al fantasma Giovan Battista Villari (V.Gassman), uno scalmanato pittore. Commedia surreale, anche per l'epoca in cui è girato il film, siamo nel 1961, le commedie girate all'epoca erano basati su ben altri temi, Pietrangeli sorprese tutti, pubblico compreso.
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