La figlia della Madonna

Ennio Flaiano

I film italiani che si proiettano ora a Roma sono La fiamma che non si spegne e La figlia della Madonna. Di quest’ultimo diremo soltanto che è stato escluso dalla programmazione obbligatoria, della quale invece beneficiano tutti i film fatti in Italia. È il primo film “rifiutato” ed è tanto facile dirne male che ce ne asteniamo volentieri, senza peraltro tentarne una difesa. Un film che riporta lo spettatore ai tempi del processo Cuocolo, non per la materia che tratta, ma per la sommarietà delle invenzioni cinematografiche e per la disinvoltura dèlle soluzioni, può certo offrire qualche motivo di interesse, può suggerire molte considerazioni: ma non sarebbero, come il film, anch’esse inutili? O vogliamo davvero passare tutta la vita a divertirci alle nostre proprie spalle, coi film che riescono male, coi produttori che non capiscono niente di cinema e non amano farlo, ma desiderano vivamente, oh, molto vivamente, che il cinema sia protetto? La figlia della Madonna ci ricorda almeno i tempi di Gennariello, quando quest’attore napoletano, continuamente impigliato nelle sue parti di bel pescatore, si decise a scrivere sul frontone del suo stabilimento: “Sempre imitato, mai raggiunto”. [...]

di Ennio Flaiano, articolo completo (2719 caratteri spazi inclusi) su 8 ottobre 1949