Fulmini a ciel sereno

Il film una classica commedia degli equivoci, è uscito in bianco/nero nel 1947, il titolo italiano è la traduzione dall'originale inglese di un ritornello della canzone cantata nella pellicola. La regia è di Leigh Jason un regista che iniziò tardi  la direzione e per poco più di un decennio, da ricordare oltre questo film: Signora per una notte (del 1942 con John Wayne) e Il terzo delitto (del 1938 con Henry Fonda e Barbara Stanwick). Fu un regista che non eccelse in modo particolare ma si rivela come un discreto artigiano di Hollywood come lo dimostra questo film.
In un condominio di New York con residenti appartenenti alla classe borghese medio-alta, vive una copia lui è Arthur (George Brent un attore noto negli anni '30 e 40 girando film di successo: Figlia del vento con Bette Davis, La scala a chiocciola) dirigente in una società, uomo remissivo tiranneggiato dalla moglie Mae (Carole Landis) che si deve assentare per il weekend, la coppia è in lite con il vicino un noto pittore: David (Thuran Bey) che ha un cane abituato di sotterrare l'osso nei vasi di fiori della terrazza dei vicini. [+]

Il film una classica commedia degli equivoci, è uscito in bianco/nero nel 1947, il titolo italiano è la traduzione dall'originale inglese di un ritornello della canzone cantata nella pellicola. La regia è di Leigh Jason un regista che iniziò tardi  la direzione e per poco più di un decennio, da ricordare oltre questo film: Signora per una notte (del 1942 con John Wayne) e Il terzo delitto (del 1938 con Henry Fonda e Barbara Stanwick). Fu un regista che non eccelse in modo particolare ma si rivela come un discreto artigiano di Hollywood come lo dimostra questo film.
In un condominio di New York con residenti appartenenti alla classe borghese medio-alta, vive una copia lui è Arthur (George Brent un attore noto negli anni '30 e 40 girando film di successo: Figlia del vento con Bette Davis, La scala a chiocciola) dirigente in una società, uomo remissivo tiranneggiato dalla moglie Mae (Carole Landis) che si deve assentare per il weekend, la coppia è in lite con il vicino un noto pittore: David (Thuran Bey) che ha un cane abituato di sotterrare l'osso nei vasi di fiori della terrazza dei vicini. Arthur costretto dalla moglie gli fa inviare dall'ammministratore una diffida a sbarazzarsi del cane pena l'immediato rilascio dell'appartamento. Da David c'è un via vai di modelle e il giorno della lite arriva una bellissima ragazza Deborah (Virginia Mayo) che lui scambia per una modella, ma che invece vorrebbe che la sua cagna si accoppiasse con il cane del pittore, David acconsente in cambio la ragazza deve posare in costume da bagno (un rigoroso costume intero). Nel frattempo Arthur rimasto solo, va a mangiare al ristorante. dove viene avvicinato da Olivia (Ann Dvorak) una bella e scriteriata arredatrice, a cui piace bere e che Arthur sedotto dalle sue lusinghe invita a casa, ma arrivati al dunque lui si pente e la invita a tornare a casa pagandole il taxi. Olivia ubriaca si infila a sua insaputa nella stanza degli ospiti dove trascorre la notte. Arthur al mattino la scopre e cerca di mandarla via ma Olivia per un disturbo al cuore sviene e sembra, ma non lo è, morta. Arthur terrorizzato credendola morta la deposita nella terrazza di David, ma 2 anziane del piano di sopra credendo che sia un cadavere (un serial killer uccide in quei giorni giovani donne) chiamano la polizia, ma Olivia si è ristabilita e David. con la complicità di Olivia e di Deborah, decide di usarla come arma di ricatto contro i vicini fingendo che sia morta. Gli equivoci si susseguono, aggravati dagli interventi a vuoto della polizia e dal ritorno di Mae. Nel finale si ristabilisce tutto: Arthur smette di essere sottomessa e la moglie non lo tiranneggia più, anzi ricevono un cucciolo di cane da David e Deborah che si sono sposati, e Olivia? Ritorna alla sua vita un pò fuori dalle righe.
E' una commedia brillante con accentuate venature comiche, seppure datato non solo fa sorridere ma anche ridere, il regista dirige con scioltezza lo sviluppo delle scene e i continui colpi di scena sono realizzati abilmente Il cast è diretto con autorevolezza, molto bravi Geoge Brent e Viginia Mayo  ma anche i coprotagonisti: innanzitutto Thuran Bey un attore di origine turca e ceca, che lavorò negli USA per un decennio specie in film di avventura anche di discreto livello (Ali Babà e i 40 ladroni). Il successo durò poco e ritornò in Europa, uno dei tanti attori che Hollywood pescava in tutto il mondo, alcuni ebbero un gran successo (per tutti: Cary Grant e Greta Garbo) altri fecero onstamente il loro lavoro. Interresante è anche Ann Dvorak che interpreta con una performance eccezionale Olivia, attrice nel muto e poi per 20 anni nel sonoro (Scarface, I predoni della città) rivelandosi un'abile attrice versatile. In conclusione un film che ancora adesso diverte. 

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