Mario Luzi
Riprende la circolazione di questa pellicola che già nella versione inglese aveva incontrato il favore di un vasto pubblico. Dopo aver celebrato in tante biografie musicali autori ed esecutori di ogni nazionalità, gli americani hanno voluto dedicare lo stesso trattamento al più celebre dei loro musicisti: George Gershwin. Secondo il modulo ormai familiare agli amatori di simili ricostruzioni, sempre un po’ eufemistiche, sempre troppo toccanti e sublimi, il film segue il celebre compositore dai suoi duri inizi nella povera casa di Brooklyn su per le faticose giornate dello scuro e tribolato lavoro, il timido esordio, il primo successo con la canzone “Swanee” e la gloria e i trionfi della“Rapsody in blue” (che tra l’altro non ha nulla a che vedere con il blu del titolo) e della composizione “Un Americano a Parigi”, del “Concerto in Fa” e di “Porgy and Bess”. [...]
di Mario Luzi, articolo completo (1806 caratteri spazi inclusi) su 1995