La ciociara [2] |
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Un film di Dino Risi.
Con Sophia Loren, Robert Loggia, Andrea Occhipinti, Carla Calò.
continua»
Drammatico,
durata 100 min.
- Italia 1989.
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comunque discreto(non conoscendo l'originale)di elgatolocoFeedback: 257582 | altri commenti e recensioni di elgatoloco |
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martedì 25 aprile 2017 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
"La Ciociara"dal romanzo di Moravia è film, meglio TV-movie, telefilm (lo si vede dagli stacchi al posto delle dissolvenze), è comunque opera-di Dino Risi-capace di rendere in qualche modo, magari approssimativamente, lo spirito dell'opera moraviana, sospesa tra disincanto verso guerra e dittature ma anche un"post"all'epoca non ben definibile, dopo l'8 settembre, tragedia, drammi privati(le due donne, la "Ciociara"e la giovanissima figlia violentate da una squadraccia di soldati), molto altro, in un'alternanza di dolce-amaro(grottesco e para-comico da un lato e drammatico fino al crescendo tragico)che Dino Risi padroneggia da sempre, come ha(anzi meglio: eveva) dimostrato in tanti film, da quelli del Dopoguerra e del boom fino a questo approdo in TV. C'è, volendo, una certa insistenza su luoghi comuni(per es:; i fascisti fanatici maniaci sessuali e approfittatori economici)dove la realtà era ancora peggiore e di molto, ma in complesso emerge quanto il romanzo moraviano, peraltro privo di velleità"storiche"(ossia di essere un"romanzo storico")dimostra, ossia quella forma di attesa carica di sentimenti contrastanti che caratterizzava l'Italia(non solo il Lazio, Ciociaria in testa)in quel periodo. La recitazione è consegnata a una Sofia Loren efficace senza essere in alcun modo"trascinante", a un Andrea Occhipinti allora giovanissimo o comunque"giovane", a vari interpreti italo-americani(Robert Loggia in"Pole position")indubbiamente convincenti. Mancando il terminus comparationis con la prima edizione, quella del 1960 con la Loren, molto più giovane e la regia di Vittorio De Sica, bisogna stenersi(per chi stende questa piccola nota)da ulteriori precisazioni, ma l'impressione è che il"rmeake"sia dignitoso senza essere"eccelso". Forse Risi era già stanco, la Loren interessata a riproporsi ma comunque già forte della prima, precedente, prova, altro ancora in qualche modo"da fare", quasi in una situazione da"lavori in corso", volendo... Difficile dare giudizii ultimativi, che forse sarebbero comunque fuori luogo, anche perché il film(il primo, intendo)e l'arechetipo letterario a fortiori nascevano in un'epoca ben diversa, nelle quali la forza delle esperienze narrate, pur se non"pedissequamente"era molto più cogente, come anche un'ispirazione neorealista ormai persa per strada nei tardi anni Ottanta del 1900. El Gato
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