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Il film narra la storia di Muriel, una laureanda che presenta la tesi su Jesus Galindez, professore e scrittore dissidente basco che nel 1956, in pieno regime franchista, venne protetto dalla Cia e rifugiato a santo domingo, dove ebbe la.brillante idea, però, di scrivere una biografia del locale dittatore. Passino le.denunce su violenze ed ingiustizie di stato, ma dargli pure del cornuto, questo no. Insomma sto professore fece una fine misteriosa di cui tutti sapevano o nessuno sapeva... ognuno poi, dalla.cia ai dominicani ai parenti al relatore, davano una versione diversa. Muriel, nonostante le.esigue casse, rincorre però imperterrita, 30 anni dopo, o meglio, tenta di rincorrere una storia che è morta e sepolta sotto una spiaggia di silenzio, bugie ed omertà. Vecchie trent'anni. E i morti e i sepolti meglio lasciarli stare, come gli scheletri nell'armadio. E ne pagherà le conseguenze anche lei.
Il film porta in scena una intricatissima storia vera in rewind, che ripercorre a ritroso un intrigo internazionale dalle dimensioni bibliche, ancora irrisolto, che vedeva in realtà implicati almeno tre paesi rappresentanti tre continenti. Il ritmo è buono ed il film nel complesso interessante e ben recitato, anche se l'eccessiva caratterizzazione dei personaggi spesso non giova al fluire di un racconto già complesso come questo.
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