L'uomo laser |
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Un film di Michael Rae.
Con Keenan Wynn, Roddy McDowall, Cheryl Smith, Kim Milford.
continua»
Titolo originale Laserblast.
Fantascienza,
durata 90 min.
- USA 1978.
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Inusuale e dignitoso B-Movie di fantascienzadi Fabian T.Feedback: 16114 | altri commenti e recensioni di Fabian T. |
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martedì 15 novembre 2011 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
“L’uomo laser” (Laserblast) è il B-Movie di uno sconosciuto Michael Rae ambientato in una regione desertica della California che diviene lo scenario di una stravagante storia di fantascienza. Uscito da qualche mese in DVD per la prima volta, almeno in Italia, ostenta senza mezzi termini la sua sobria produzione “underground”, procedendo in una narrazione tanto poco usuale quanto libera e scanzonata, seppur lineare nel suo evolversi. La storia del ritrovamento di un'arma aliena che, finendo in mano a un semplice ragazzo come tanti, può trasformare se stessi in un orrendo mostro assassino è infatti l'idea semplice ma efficace che funge da colonna portante per tutta la durata del film. Oltre all’arma ipertecnologica, il giovane Billy si impossessa di un manufatto alieno, una sorta di pendente dai misteriosi poteri il quale contribuisce a rendere il ragazzo vittima di una mutazione inevitabile. A visione conclusa, l’impressione finale è più che altro quella di un racconto trasposto al cinema che non di una vera e propria sceneggiatura. Sebbene già da subito si intuisca la povertà di mezzi con cui purtroppo il regista ha dovuto (o voluto) realizzare il film, "L'uomo laser" brilla in realtà di una propria intrinseca qualità, ossia il soggetto interessante, anzitutto, rappresentato con ambientazioni e situazioni indubbiamente suggestive: la metafora è chiara e il finale non può che essere prevedibile nella sua inevitabilità. Il film possiede anche altre caratteristiche non sempre ravvisabili in produzioni simili che godono di un budget maggiore: affascinanti effetti speciali (compresa la "stop motion" per gli alieni), attori sconosciuti ma spontanei (a eccezione del noto Roddy McDowell che interpreta il Dott. Mellon), musiche dignitose, scenari desolanti, arma ed effetti laser molto ben realizzati. (E non si può non citare l’ironica e irriverente scena in cui un grande manifesto pubblicitario di “Star Wars” venga colpito e distrutto dall’arma laser.) Resta inteso che con una produzione più generosa e una sceneggiatura più articolata, il film avrebbe potuto avere un esito migliore. (E inoltre, con un po' di lungimiranza, si sarebbe anche potuto realizzare un telefilm in quanto il soggetto originale si presta a innumerevoli sviluppi). Rimane pertanto un lodevole esempio di fantascienza artigianale che, nonostante gli anni, sa raccontarsi con un certo fascino e mistero.
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