E' un film dotato di un'ironia amarognola, la sua (Se ne ha una)carta vincente. E' la carateristica che (Forse) arriva a renderlo simpatico, a lanciare delle provocazioni utili a cinefili incalliti come chi scrive.
Altri spunti sembrano lanciati più che affrontati, se non anche affrontati senza eccessiva convinzione: come la paura che la ragazzina ha per la morte e che la spinge ad un atteggiamento (Anche bizzarramente) ambiguo verso l'anziana nonna, la quale dà luogo ad alcune scene che mostrano la sensibilità del regista(Come quando la ragazzina si nasconde senza apparente motivo, quasi fino a "Scomparire";) ma nient'altro.
Il paradosso del film è che certe, (piuttosto)pungenti battute "Per adulti" rischiano forse di funzionare più di quelle "Per ragazzini", tranne quel "Bingo"! che la "Coppietta" urla fuori dalla finestra di questi anni'70 apparentemente un pò stilizzati (Meglio allora quelli di un'altra opera non esattamente ineccepibile, "Jack";) in cui AKroyd si presta bene al ruolo di frigido, forse però perché frigidino può apparire spesso lo stesso film,per convenzionalità più che per delicatezza.
La cosa che però mi ha convinto ancora meno del resto è il finale: maliziosamente si potrebbe dire che, se la piccola protagonista avesse usato il suo atteggiamento ironico per giudicare l'ultima parte del "Suo"film, sarebbe stata la prima a ironizzarci sopra. Sulla scena finale, dove "torna il sereno" e si pensa che Nixon sta diventando presidente, è meglio
astenersi dal fare commenti.
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