|
La figura storica di Nerone è quantomai controversa: imperatore saggio o folle tiranno? Dopo millenni di damnatio memoriae molti scrittori e storici ne hanno rivalutato la figura, restituendoci l'immagine di un imperatore che combatteva le oligarchie parassitarie in favore del popolo e della plebe da lui tanto amata, fautore di grandi riforme economiche, un visionario, un avventuriero, ma non solo, la figura di un amante dell'arte che tentò un'ardita rivoluzione culturale per traghettare il popolo romano verso i costumi ellenistici. Nerone, invece, fiction della serie Imperium tende a non sbilanciarsi. Per metà tenta la rivalutazione, ma poi, forse per paura, ricade nel luogo comune rimestando tutto quello chegià si sa: Nerone era un drogato, un alcolizzato, uno psicolabile; eppure non si spende un minuto per spiegare il perché di un tale mutamento, per capire il personaggio che si lascia andare e basta. Quindi non poteva mancare Nerone con la cetra intento a cantare mentre Roma brucia (oh, no... ancora!), immagine storica assolutamente falsa proprio perché Nerone quella notte era ad Anzio. Un film o una fiction che vorrebbe definirsi "storica" dovrebbe almeno attenersi ai fatti senza ribaltarli: è chiaro che non si riuscirà mai ad essere ligi al cento per cento, ma anche da questi dettagli si misura la serietà di un lavoro, altrimenti potremmo fare anche un film in cui Cristo muore di sete e reclamare un premio. E proprio per questa mancanza di serietà che la scenografia è irrimediabilmente kitsch, palesemente posticcia, mentre i dialoghi dei pur non disprezzabili attori rimangono ai livelli più bassi del peggior sceneggiato televisivo. Ma sarà poi così difficile evadere dalla sciatteria delle docufiction?
[+] lascia un commento a giu/da(g) »
[ - ] lascia un commento a giu/da(g) »
|
twitter
diventa fan
