Love Story |
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Un film di Arthur Hiller.
Con Ali MacGraw, Ryan O'Neal, John Marley, Ray Milland, Russell Nype.
continua»
Drammatico,
durata 99 min.
- USA 1970.
MYMONETRO
Love Story
valutazione media:
3,14
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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"Non è tante altre cose..."di chrissFeedback: 41524 | altri commenti e recensioni di chriss |
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giovedì 12 agosto 2010 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Jenny Cavalleri è appena morta sul letto d' ospedale e ad Oliver Barret non resta che tornare al pattinaggio su ghiaccio. Quel posto gli ricorda tante cose. Forse uno dei loro primi appuntamenti è avvenuto sul ghiaccio: già, per una partita di hockey. Proprio come all' inizio del film, fa ritorno in quell' angolino di mondo con tutti i suoi pensieri. In quel frangente dirà: "Che cosa si può dire di una ragazza morta a 25 anni? che era bella? che era intelligente? che amava Mozart e Bach? i Beatles? e me?... Si vede che è distrutto, almeno interiormente, perché esteriormente non versa una lacrima. Jenny non voleva vederlo così, nemmeno su quel letto ormai diventato una tomba. Lei rideva e scherzava, anche in punto di morte: una dimostrazione di grandissima dignità. Oliver, intanto, è ancora lì a guardare il campo. C' è silenzio intorno. La neve non cade, ma è come se fosse appena caduta sul suo cuore: Jenny non c' è più! La ragazza che sorrideva, che lo punzecchiava, che lo sfotteva a causa del rango sociale, si è spenta tra le sue braccia. Non sono serviti i 5000 dollari che ha chiesto cortesemente ad un padre che non capiva quanto grande ed importante fosse il loro amore. Un padre, dicevo, unicamente interessato alla laurea in legge del figlio e che non chiama Jenny per nome ( la chiama "lei" ). Un padre stupido, insomma, che soffoca il figlio col suo esempio. Un padre talmente ottuso che dirà: "Jenny non è tante altre cose", riferendosi ironicamente al fatto che non è del suo stesso rango sociale. Oppure: "Se la sposi adesso non ti darò più neanche la possibilità di respirare". Oliver ci soffre per questo e deciderà di dividersi dai suoi genitori. Sposerà Jenny, ma non in Chiesa. I due ragazzi non credono in Dio. Jenny stessa dirà: "Non esiste un altro mondo più bello di questo". Gli sposini andranno a stare in un piccolo appartamento con il solo stipendio di lei: 3000 dollari all' anno che poi diventeranno 3500. Pur di sposarsi con Oliver, la ragazza ha rinunciato al suo sogno: una borsa di studio a Parigi. Oliver, invece, senza l' appoggio del padre, diventerà presto un avvocato. Tra un pò avrà un lavoro, un' altra casa e soprattutto il suo grande amore. Il quale, purtroppo, non può avere figli in quanto affetta da leucemia. Gli rimane poco da vivere e poco vivrà. Cosa si può fare per lei? Nulla. La morte non ha fretta, ma vuoleJenny con sé, il grande amore di Oliver. La morte vuole spazzar via tutti i loro sogni, i loro progetti per il futuro. Anche la speranza di avere un figlio. La morte vuol portarsi via la ragazza che, sulla soglia di casa, dirà qualcosa per cui varrà la pena esser ricordato codesto film: " Amare significa non dover mai dire mi dispiace". Ogni altro commento al film mi sembra superfluo. Chriss...
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