Dietro la maschera |
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Un film di Peter Bogdanovich.
Con Eric Stoltz, Cher, Sam Elliott, Laura Dern, Ben Piazza.
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Titolo originale Mask.
Drammatico,
Ratings: Kids+16,
durata 120 min.
- USA 1985.
MYMONETRO
Dietro la maschera
valutazione media:
2,98
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Una lezione di vitadi MarcoFeedback: 0 |
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sabato 9 settembre 2006 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Lezione di vita.Così può essere visto il film, sotto una chiave simbolistica, tralasciando gli aspetti tecnici (che a quanto pare interessano parte del pubblico)come la non presenza di sintomi alla sua malattia o la sua mancata dipendenza dalla droga sulla scia della madre.La storia (che non dimentichiamolo è frutto di una vita reale)attraverso dei simboli fa capire quanto la nostra società badi esclusivamente, nel basare le proprie impressioni, all'aspetto esteriore della persona senza neanche cercare di guardare oltre.Il simbolo della maschera rappresenta l'ostacolo che impedisce lo svelarsi della persona che la porta; la ragazza cieca invece è una ragazza che non pone limiti alla sua voglia di conoscere le persone e la sua malattia si trasforma in un dono che permette di liberarsi dall'impatto visivo e di "vedere" oltre la maschera, scoprendo un grande amore.Un amore molto intenso, che riesce a svilupparsi anche nella dimensione corporea (lei non è all'oscuro della deformità di Roy eppure non se ne preoccupa)proprio perchè è supportato dall'amore fra i due caratteri,le due anime.La droga che affligge la madre (che non è solo un simbolo ma anche storia) è un ostacolo alla vita e al rapporto tra madre e figlio, ma viene sconfitto dall'amore materno, che non ha bisogno di canoni di bellezza (quale madre ne avrebbe bisongno?): Cher riconosce l'amore per lei da parte di Roy, il suo bisogno di normalità e sconfigge la droga.Per lui. Non è una storia di rivalsa, non tratta della vittoria di un menomato, non glorifica l'eroica sconfitta di un male così grave.Se fosse così, Roy non morirebbe, non sarebbe così mite e normale nei suoi comportamenti.E' una storia che parla delle manifestazioni dell'amore.Di come esso sia presente in un ragazzo come in tanti altri, ma che al contrario degli altri, non venga cercato, non venga esplorato: semplicemnete non si va oltre la maschera.Ora non voglio dire che Roy fosse un essere sovrannaturale, un dio capace di donare amore a iosa.No.Roy era un ragazzo che come tutti noi amava, aveva qualità e difetti.Il suo difetto maggiore era la menomazione fisica,il suo dono il sapere amare senza, spesso, essere nenache minimamente ricambiato. All'inizio del film mi ero immaginato il finale, e avevo pensato a un'operazione, lui che ritrova una faccia normale e vive felice e contento.Poi quando ho visto la fine vera ho capito i miei errori: non c'è bisogno di una faccia normale, perchè noi non siamo corpi ma persone.E Roy era una persona normale, come tutti noi.Quello che c'è bisogno è della gente che sappia guardare dietro la mschera, colgiendo la persona nel suo essere e l'amore che dà al mondo.Perchè voi vi sentite una faccia o una persona?
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