Veronika Voss |
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Un film di Rainer Werner Fassbinder.
Con Rosel Zech, Hilmar Thate, Annemarie Düringer, Peter Berling, Volker Spengler.
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Titolo originale Die Sehnsucht der Veronika Voss.
Drammatico,
b/n
durata 105 min.
- Germania 1982.
MYMONETRO
Veronika Voss
valutazione media:
3,84
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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VERONIKA VOSS ,LA MORTE DELL'IMMAGINEdi fedeletoFeedback: 49430 | altri commenti e recensioni di fedeleto |
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martedì 22 giugno 2010 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Un bianco e nero spettrale,un gioco di luci affascinante,ed una storia commovente.Tutto questo e' VERONIKA VOSS,film con cui fassbinder chiude la quadrilogia femminile(il matrimonio di maria braun,lili marlen,lola,vernoika voss) e sicuramente questo epilogo e' forse il piu' drammatico e intenso ,ove la scenografia e la fotografia(rigorosamente in bianco e nero) da un tocco di misticita' e fascino che lo rende eccelso.Fassbinder in questa pellicola analizza la tematica dell'apparenza ove un'affermata attrice dei tempi del nazismo si ritrova dopo la guerra a vivere una situazione di tormento e frustazione che la porta ad essere tossicomane,e trovando un giornalista(eccezionale l'incontro sotto la pioggia) se ne innamorera' poiche' egli non era attratto dall'immagine ma dalla sua persona.Ma il seguito della storia rappresenta la discesa nell'abisso del tormento in cui ogni cosa avvolge il tutto trasformandolo in autolesionismo.Fassbinder si trova a suo agio nel bianco e nero(la spiegazione risiede nel fatto che voleva immortalare l'attrice nell'epoca del nazismo e dunque la pellicola doveva ricordare i tempi passati) e la fotografia e' letteralmente unica (giochi di luce ed ombre) e l'attrice principale incarna alla perfezione il disagio esistenziale che prova la donna.Ma la tematica principale che fassbinder mette in risalto e' l'immagine(veronika appena vede se stessa nelle foto cambia faccia non riesce a parlare quasi si trovasse a disagio con se stessa simboleggiata dalla sua immagine) e cerca nella morfina un modo per non pensare,ove i tormenti cedono almeno apparentemente ,ma la sua immagine,la sua persona esistono e forse hanno sdoppiato il suo io,l'unico modo per rimediare sara' la morte non solo dell'immagine ma del suo stesso io con il suicidio.Film estremamente profondo dove l'apparenza si fonde in una pellicola oscura e avvolgente che non lascia esito positivo per il nichilismo esistenziale.
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