Emanuelle in America |
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Un film di Joe D'Amato.
Con Gabriele Tinti, Paola Senatore, Roger Browne, Laura Gemser, Riccardo Salvino
Erotico,
durata 95 min.
- Italia 1976.
MYMONETRO
Emanuelle in America
valutazione media:
3,00
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Il miglior capitolo della serie apocrifa Emanuelledi nick castleFeedback: 17468 | altri commenti e recensioni di nick castle |
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domenica 9 agosto 2009 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Emanuelle, fotoreporter di una rivista erotico-scandalistica, si infiltra in varie organizzazione che hanno come fulcro il sesso a pagamento, fotografando il tutto con una mini-fotocamera inserita dentro un ciondolo, fino all'orribile verità, ovvero il commercio di certi filmini 8mm che contengono scene di tortura, che molta gente acquista per provare sensazioni più forti. Pur avendo quasi rischiato la vita, ad Emanuelle viene negata la pubblicazione delle foto che contengono la testimonianza dell'esistenza dei filmini(i cosidetti snuff-movie), perchè il proprietario del giornale in cui lavora è invischiato nello stesso commercio dei filmini, come lo sono politici e persone di spicco nella società newyorkese. Joe D'amato, affronta una delle sue prime sfide in campo di regia, e non delude. D'Amato coniuga senza cali di tensione ed emozioni, erotismo e pornografia(però solo nella versione integrale), pur non rinunciando a un tocco di splatter nella realizzazione dei falsi snuff, che con la eccellente maestria di Maurizio Trani e Giannetto De Rossi agli effetti speciali di trucco, raggiunge una meta, a parer mio, mai più raggiunta. Fotografia, come al solito sempre curata da D'Amato, accreditato con il suo vero nome, mentre al montaggio il veterano Vincenzo Tomassi, esime montatore che ha attraversato tutti i filoni cinematografici italiani dagli anni '70 in poi, creandosi dietro, una carriera di quasi cento film, di disparati generi. Tomassi quindi non delude e mantiene alta e mai noiosa la narrazzione, creando in alcune scene una frantumazione temporale, tramite un montaggio veloce ma allo stesso tempo pulito, che si ricollega subito alla cronologia dei fatti. Dipartimento attori lodevoli. Le sequenze pornografiche non sono eccellenti, e possiedono un livello narrattivo tale da renderle quasi indispensabili, ove nella versione soft-core sono state tagliate.
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