LIVE! – Ascolti record al primo colpo: Regia di Bill Guttentag, genere drammatico, durata 1h e 50 m, con Eva Mendes, e J. D. Morgan. E’ da tempo che i reality la fanno da padroni nelle classifiche di audience di ogni paese, dal grande fratello a survivors all’isola dei famosi per passare alla fattoria si è rilevato che l’interesse degli spettatori non solo non è diminuito, ma anzi, è vertiginosamente aumentato. Tutto per il pubblico. Qualunque cosa per il pubblico. Basta una telecamera, lasciarla accesa di fronte ad un fatto qualunque e si può star certi che qualche spettatore si sentirà magneticamente attratto a guardarlo. Che coloro che vengono filmati si picchino, siano provocati, siano messi in pericolo, siano affamati, pratichino sesso in diretta, il pubblico, attonito, rimane con lo sguardo incollato al televisore. Live mette come posta in gioco del reality la morte in diretta. Il film narra di un nuovo estremo reality show, dove i concorrenti partecipano ad una roulette russa con armi cariche con proiettili veri. Il sopravvissuto al termine della competizione otterrà un premio di 5 milioni di dollari. Katy propone lo show alle alte sfere del network appoggiata dal documentarista Rex , forte del fatto che “gli uomini sono sempre stati affascinati dalla morte e, cosa più importante, dal fatto di assistere alla morte, dal pubblico che accorreva al Colosseo per assistere ai combattimenti all’ultimo sangue tra i gladiatori alle folle di Parigi che venivano ad assistere alle esecuzioni tramite ghigliottina ”. Rilievo importante del film è che a questo reality non partecipano persone al limite della disperazione. C’è il giovanotto che partecipa per guadagnare soldi facili e celebrità, la bella in cerca di un trampolino di lancio per una carriera in TV, il bravo ragazzo che vuole una vita migliore per sé e la sua famiglia, l’intellettuale che come tale dovrebbe utilizzare la stampa per criticare i reality ma finisce per sfruttarlo come tutti gli altri, e quello che ha una storia tragica alle spalle. Fino a dove si può spingere l’interesse morboso degli spettatori nei confronti di un reality? E soprattutto, di un reality in cui uno solo vince e per gli altri si muore per davvero? L’idea del film nasce dall’esperienza diretta del regista che ha avuto modo di ascoltare le proposte più assurde dei network televisivi, come quella di distruggere in diretta un Boeing 747. Questo è un film che a suo modo è estremamente educativo e ritengo che la sua visione sia molto importante per comprendere e valutare i meccanismi attraverso cui ognuno di noi sceglie i programmi televisivi, cosa guardare e per quale motivo. Un film che analizza i meccanismi psicologici dello spettatore e i meccanismi della sua captazione. Pietro Berti
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gothamcitynight
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domenica 22 marzo 2009
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l'importanza di questo film
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mi fa molto piacere che tu abbia inserito questo film nella tua selection. in effetti, questo è un film che pone molte questioni sia allo spettatore sia ai network. gli spettatori vittime ma anche carnefici che non sono in grado di consumare il prodotto tv in modo responsabile e attraverso cui riescono a dare sfondo a istinti bassi; dall'altra parte, i network vittime dell'audience e delle sue percentuali per sopravvivere sul mercato acquisendo nuova pubblicità che porta capitali. entrambi i soggetti sfruttano il mezzo televisivo per i propri scopi e nessuno dei due riesce ad usare il mezzo ma ne è vittima cannibalizzando reciprocamente l'altro. OTTIMO COMMENTO.
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riccardo
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domenica 22 marzo 2009
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inquietanti interrogativi morali
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condivido i tuoi punti di vista. questo film va visto perchè pone interrogativi di fronte a cui è necessario porsi per diventare spettatori consapevoli.
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julienne
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domenica 22 marzo 2009
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grande film!
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era ora che si affrontasse finalmente il tema di cosa si guarda in tv. l'audience al primo posto e così i veri network di qualità sono costretti alla chiusura perchè gli spettatori vogliono il trash, l'osceno, fino all'estremo della morte! tematica necessaria, film giusto, meraviglioso il commento.
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claudia
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domenica 22 marzo 2009
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berti, ci mancavi tu.
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Se è ABERRANTE vedere un reality in tv non pensi che lo sia a maggior ragione in una sala? Ti dico solo questo (perché del fatto che racconti la trama e ti lanci in reminiscenze delle parole della Mendes NON ME NE FREGA NIENTE!). Chi ha bisogno di un film così per capire i danni presenti e futuri della tv li ha già subiti TUTTI...
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claudia
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domenica 22 marzo 2009
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e visto che mymovies è un sito di opinioni,
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scendi dalla cattedra perché l'addetto al riassunto e promozione già c'è e indica almeno le stelle cioè la valutazione. Non è troppo, no...?
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barbara
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domenica 22 marzo 2009
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brava claudia!
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Invitare il pibblico a vedere questo film significa amare il degrado e sperare che si diffonda. Che a farlo sia un critico è comprensibile perché pagato ma un non addetto ai lavori no! E' inaccettabile.
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majamann
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mercoledì 25 marzo 2009
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in risposta a claudia e barbara
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a me sembra che in cattedra sia salita claudia (che continua a utilizzare la matita rosso/blu anzichè parlare di cinema). io penso che un film denuncia si DEBBA VEDERE anche se riguarda la denuncia al prodotto televisivo. credo però che se claudia e barbara così si esprimono dipenda dal fatto che evidentemente il film non lo hanno ancora visto, altrimenti ne avrebbero colto il significato. vorrei precisare poi a barbara che il critico non è pagato dalla casa di produzione dei film (come pare che lei sostenga) bensì dalla testata per la quale lavora : per tale ragione la sua critica dovrebbe sempre essere un giudizio personale e non prezzolato, come invece afferma lei. se e quando accade il fatto è gravissimo ed è punito.
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a me sembra che in cattedra sia salita claudia (che continua a utilizzare la matita rosso/blu anzichè parlare di cinema). io penso che un film denuncia si DEBBA VEDERE anche se riguarda la denuncia al prodotto televisivo. credo però che se claudia e barbara così si esprimono dipenda dal fatto che evidentemente il film non lo hanno ancora visto, altrimenti ne avrebbero colto il significato. vorrei precisare poi a barbara che il critico non è pagato dalla casa di produzione dei film (come pare che lei sostenga) bensì dalla testata per la quale lavora : per tale ragione la sua critica dovrebbe sempre essere un giudizio personale e non prezzolato, come invece afferma lei. se e quando accade il fatto è gravissimo ed è punito. aggiungo inoltre che per me che non ho mai seguito un reality (ED E' PROPRIO VERO!) il film ha avuto anche un ruolo informativo su conduzione e dinamiche di questo tipo di prodotto. Vedete che non siamo tutti uguali? voi due sapevate già tutto senza aver visto il film, io invece ho visto il film e ho capito un sacco di cose che non immaginavo perchè si tratta di trasmissioni che non guardo.
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majamann
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mercoledì 25 marzo 2009
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live!le ragioni per cui ho apprezzato questo film1
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finalmente il cinema affronta il tema del vero trash TV. in qualche altra pellicola si è tentato di accennare a questo particolare rapporto tra audience e prodotto televisivo(mi riferisco in particolare a L'ululato, di Joe Dante,che è il primo film in cui io ricordi il tema della morte in diretta e ove però si affrontava anche il tema del diritto di cronaca)ma in nessuno si giunge fino allo stremo come in questo film. probabilmente, la causa dell'estrema trattazione risiede nella realtà:i reality oramai hanno trattato tutto (fame, sadismo, messa in pericolo della vita dei partecipanti) e solo per notorietà, denaro,audience. per queste tre parole magiche le persone paiono disposte a tutto. ma l'analisi che a mio parere merita maggiore studio e pone il maggior numero di domande è quella sullo spettatore.
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finalmente il cinema affronta il tema del vero trash TV. in qualche altra pellicola si è tentato di accennare a questo particolare rapporto tra audience e prodotto televisivo(mi riferisco in particolare a L'ululato, di Joe Dante,che è il primo film in cui io ricordi il tema della morte in diretta e ove però si affrontava anche il tema del diritto di cronaca)ma in nessuno si giunge fino allo stremo come in questo film. probabilmente, la causa dell'estrema trattazione risiede nella realtà:i reality oramai hanno trattato tutto (fame, sadismo, messa in pericolo della vita dei partecipanti) e solo per notorietà, denaro,audience. per queste tre parole magiche le persone paiono disposte a tutto. ma l'analisi che a mio parere merita maggiore studio e pone il maggior numero di domande è quella sullo spettatore. in realtà, io non ho mai guardato un reality (salvo qualche spezzone fugace di qualche anno fa)dunque non sono particolarmente adatta a comprendere quale attrattiva questa tipologia di trasmissioni possano produrre sullo spettatore. io trovo tali trasmissioni noiose e non destano in me nessun interesse. tuttavia, i numeri circa l'audience registrata da queste trasmissioni parla da sè. sarebbe particolarmente interessante potersi confrontare con qualche amante del genere per poterne capire le ragioni che lo invogliano a seguire i reality.
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majamann
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mercoledì 25 marzo 2009
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live!le ragioni per cui ho apprezzato questo film2
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in ogni caso, il film ha il merito di denunciare gli eccessi televisivi pur di fare pubblico. questa è la forma più deteriore di fare televisione. tuttavia al pubblico piace. la vera domanda è quella sul perchè di questo successo. non solo, ma segue l'altro interrogativo in relazione a chi determina cosa. e cioè è il pubblico a determinare il contenuto della trasmissione oppure è la trasmissione a fare il pubblico perchè basta solleticare l'istinto ed è successo assicurato? quest'ultima sembra la risposta che ci da il film. E' una possibilità, ma è anche un'interpretazione. ne esistono altre possibili e forse le motivazioni variano da spettatore a spettatore.
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gothamcitynight
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mercoledì 25 marzo 2009
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invece noi di claudia non sentivamo la mancanza
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prendo atto che non ti interessi a quello che gli altri dicono o pensano e del fatto che ami la tua monade, nella quale ti piace star chiusa, io invece le citazioni della Mendes (proprio perchè sono l'essenza delle sue motivazioni alla produzione del reality del film)le ho molto gradite, perchè sintetizzano la logica che movimentano l'azione del suo personaggio per tutto il film. io credo che se tu hai visto il film lo hai completamente travisato: nulla di ciò che affermi è vero. se non l'hai visto ti giustifico molto meno, perchè se si può perdonare chi ha travisato non si può perdonare chi dispensa "verità" senza conoscenza. sinceramente, il film non è affatto sibillino e non richiede particolare sforzo cerebrale per farsi capire.
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prendo atto che non ti interessi a quello che gli altri dicono o pensano e del fatto che ami la tua monade, nella quale ti piace star chiusa, io invece le citazioni della Mendes (proprio perchè sono l'essenza delle sue motivazioni alla produzione del reality del film)le ho molto gradite, perchè sintetizzano la logica che movimentano l'azione del suo personaggio per tutto il film. io credo che se tu hai visto il film lo hai completamente travisato: nulla di ciò che affermi è vero. se non l'hai visto ti giustifico molto meno, perchè se si può perdonare chi ha travisato non si può perdonare chi dispensa "verità" senza conoscenza. sinceramente, il film non è affatto sibillino e non richiede particolare sforzo cerebrale per farsi capire. qundi, stante la facilità e l'immediatezza del linguaggio utilizzato dalla pellicola, sono propenso a credere che nel tuo caso si tratti di mero pregiudizio di fronte a qualcosa che giudichi credendo di conoscere senza però aver approfondito. quindi il risultato è in quello che dici. ti invito a guardare i film prima di commentarli.
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bernardinus
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sabato 28 marzo 2009
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live! diretta sulla nostra società
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Il film è realista sul tema della TV. Lo schema del reality attira spettatori ed il mercato spinge i network oltre ogni limite. La morte in diretta TV si è già da tempo manifestata come l’ultimo tabu da infrangere e di questa TV del futuro parla LIVE! La TV realizza prodotti che possano attirare sempre maggiori spettatori perché se l’audience aumenta cresce anche il numero degli sponsor, dunque maggiori introiti per i network. La concorrenza è grande e con essa il limite di ciò che si considera trasmettibile si dilata sempre di più. Credo però che a fronte di tale atteggiamento dei network (su cui si concentra il film) il tema di più attenta analisi debba essere quello che analizza gli spettatori.
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Il film è realista sul tema della TV. Lo schema del reality attira spettatori ed il mercato spinge i network oltre ogni limite. La morte in diretta TV si è già da tempo manifestata come l’ultimo tabu da infrangere e di questa TV del futuro parla LIVE! La TV realizza prodotti che possano attirare sempre maggiori spettatori perché se l’audience aumenta cresce anche il numero degli sponsor, dunque maggiori introiti per i network. La concorrenza è grande e con essa il limite di ciò che si considera trasmettibile si dilata sempre di più. Credo però che a fronte di tale atteggiamento dei network (su cui si concentra il film) il tema di più attenta analisi debba essere quello che analizza gli spettatori. Infatti, i network producono questa merce perché è un prodotto che il mercato (cioè gli spettatori) richiede. E’ questa la legge della domanda e dell’offerta. E la TV segue – come ogni entità produttiva – le leggi di mercato. Ma la vera DOMANDA è quella del perché gli spettatori richiedono questo prodotto, perché si appassionino a tale tipo di trasmissioni. Su questo il film non si sofferma. Ma bisognerebbe chiedersi se davvero la TV è lo specchio della società di fronte a che società ci troviamo. Bisognerebbe interrogarsi sui valori che la dittatura del consumismo ha imposto ai sudditi consumatori; sulla massificazione che conduce al vuoto emotivo; sulla carenza di senso critico dell’individuo che non è più in grado di confrontarsi nella società; sull’aggressività crescente del singolo che diventa violenza gratuita. Questi a mio parere sono gli spunti necessari da cogliere e sviluppare dopo la visione di questo film, che ha il merito di porci di fronte a quello che – sia pure con dei veli – ogni giorno consumiamo in TV.
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marezia
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venerdì 3 aprile 2009
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ma andate...
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a vedere film intelligenti a prescindere, piuttosto!
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l'ebreo errante
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sabato 4 aprile 2009
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libertà: a marezia
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cara marezia, ritengo proprio che il tuo "gusto" non coincide con il mio e soprattutto, vista la scarsità degli argomenti da te avvallati, ritengo che tu il film non lo hai proprio visto. infatti, non argomenti su quali caratteristiche dovrebbe avere un film per essere intelligente ma al contempo non spieghi neppure su quali elementi avresti rilevato nel film che te lo renderebbero poco intelligente. questo mi porta a riflettere su una caratteristica che qui in Italia trovo molto in voga e cioè il confondere la libertà (in questo caso di pensiero e di sua espressione) con libertinaggio (e cioè con l'abusare di questo diritto, cui nel tuo caso si aggiunge la saccenza di un imperativo. quindi immagino che tu ti aspetti che io o gli altri dobbiamo prendere ordini da te prima di scegliere un film o di discuterne.
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cara marezia, ritengo proprio che il tuo "gusto" non coincide con il mio e soprattutto, vista la scarsità degli argomenti da te avvallati, ritengo che tu il film non lo hai proprio visto. infatti, non argomenti su quali caratteristiche dovrebbe avere un film per essere intelligente ma al contempo non spieghi neppure su quali elementi avresti rilevato nel film che te lo renderebbero poco intelligente. questo mi porta a riflettere su una caratteristica che qui in Italia trovo molto in voga e cioè il confondere la libertà (in questo caso di pensiero e di sua espressione) con libertinaggio (e cioè con l'abusare di questo diritto, cui nel tuo caso si aggiunge la saccenza di un imperativo. quindi immagino che tu ti aspetti che io o gli altri dobbiamo prendere ordini da te prima di scegliere un film o di discuterne... ). per queste ragioni, vorrei spiegarti che gli imperativi da te non li accetto, soprattutto perchè io che il film lo ho visto penso che se lo hai visto anche tu (ed evidentemente non lo hai affatto compreso ...) i tuoi mezzi sono diversi dai miei. questo semplice ragionamento mi fa capire che i tuoi "contributi" sono assolutamente inutili alle speculazioni di questo forum. comunque ti ringrazio per aver tentato di esprimerti nonostante tutto.
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marezia
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sabato 4 aprile 2009
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e chi vi ferma!
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Difatti siete liberi... soprattutto tu.
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gothamcitynight
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sabato 4 aprile 2009
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a marezia:ma vai ...al cinema!
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voglio dire anch'io qualcosina a marezia. la maestrina dalla penna rossa, come la ha denominata a ragione l'ebreo errante, ha appena dato il permesso a noi utenti del forum di essere liberi!!! pensate un pò. ma ci rendiamo conto di cosa ci dobbiamo sentir dire? già in un altro forum (che invito a leggere e a cui rinvio senza ripetermi, si trattava di Teza sempre di pietro berti)la signora pur confermando in dibattito con l'ebreo errante di non aver visto il film si premurava di operare "giudizi"su come si deve o non si deve scrivere una recensione. io credo che a persone come marezia farebbe veramente bene passare più tempo in una sala cinematografica. infatti, la differenza tra uanto dice l'ebreo errante (che ho capito già dal suo nome che di film ne ha visti un bel pò) e quanto sostiene marezia (ancora cruda di cinematografia)sia evidente già dai toni usati.
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gothamcitynight
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sabato 4 aprile 2009
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live: film da vedere
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sono particolarmente d'accordo con questa recensione, in quanto il film enuclea le logiche in virtù delle quali i network producono reality sempre più estremi (ed evidentemente gli spettatori ne fruiscono). il tema è particolarmente serio, infatti milioni di persone seguono in modo spesso compulsivo questo tipo di prodotto televisivo e non ci si può non interrogare sulle ragioni e i limiti del prodotto. non solo, ma il film analizza tali problemi con un linguaggio molto chiaro e semplice e senza dogmatismo, lascia allo spettatore libertà di giudizio e di valutazione.
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moina mathers
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sabato 4 aprile 2009
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film pieno di spunti
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Live è un film denso di spunti che invitano a riflettere. lo ho visto e mi ha fatto molto pensare su cosa ogni giorno consumiamo in tv. il film è interessante e ne consiglio la visione. la TV ha ormai assunto un ruolo estremamente importante all'interno di casa di ognuno di noi.inoltre, soprattutto i minori consumano quotidianamente moltissime ore di televisione e spesso non sono controllati da adulti. queste riflessioni dovrebbero già da sole interessarci a vedere questo film che pone uno sguardo critico sui network che producono i reality.
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moina mathers
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sabato 4 aprile 2009
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ohlala! a marezia
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non mi ero accorta che marezia ha scritto anche qui. mi ero già espressa in un altro forum sulla sua condotta ma...forse...c'è altro! non mi sembra di aver individuato marezia in forum diversi da quelli di Pietro Berti... . perciò, in realtà credo che la signora abbia qualche sua ragione estremamente personale per cui gli scrive e dato che non le risponde...le rosica ancora di più! e devo poi aggiungere che a questo punto è mio parere che si sia accanita in Teza con l'Ebreo Errante esclusivamente perchè pensa che sia un nick di Berti... . La cosa si commenta da sè! leggete su Teza il forum di Berti... davvero divertente!
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marezia
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domenica 5 aprile 2009
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buon proseguimento.
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sacra vehme
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domenica 5 aprile 2009
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i film sono una cosa seria
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per noi che scriviamo su questo forum (anche se è la prima volta e questo è il commento di esordio), i film sono una cosa seria; così come seri devono essere gli interventi e i commenti. Abbiamo cominciato a scrivere qui proprio perchè il livello del confronto è alto. Tuttavia, elementi come marezia rappresentano concreti fattori di disturbo all'analisi ed allo studio dei film, in quanto distoglie l'attenzione doverosa dovuta ai film, ai loro registi, agli attori ed all'interpretazione di aspetti e particolari di scene o di scelte contenute all'interno della pellicola. che chi non abbia nulla da dire abbia voglia di disturbare chi invece si trova per parlare seriamente di qualcosa mi sembra paradossale.
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per noi che scriviamo su questo forum (anche se è la prima volta e questo è il commento di esordio), i film sono una cosa seria; così come seri devono essere gli interventi e i commenti. Abbiamo cominciato a scrivere qui proprio perchè il livello del confronto è alto. Tuttavia, elementi come marezia rappresentano concreti fattori di disturbo all'analisi ed allo studio dei film, in quanto distoglie l'attenzione doverosa dovuta ai film, ai loro registi, agli attori ed all'interpretazione di aspetti e particolari di scene o di scelte contenute all'interno della pellicola. che chi non abbia nulla da dire abbia voglia di disturbare chi invece si trova per parlare seriamente di qualcosa mi sembra paradossale. infatti, esistono locali adatti ed idonei ad incontrare persone da disturbare senza dirsi nulla. i forum di cinema non ci sembrano il luogo adatto. tra l'altro, questa signora, abbiamo già letto in giro, si arroga il gusto di esprimersi su pellicole mai viste e di cui non sa nulla! ma perchè non si crea il suo habitat invitando i suoi ospiti che faranno la fila per conversare con lei? di certo in questo ambito per dire cose come quelle che ha scritto fino a qui è proprio fuori luogo! Qualcuno lo ha già scritto e noi ci associamo in coro all'invito già fatto, quindi...Marezia, ma vada ... al cinema!anzichè scrivere certe cose sui forum di cinema
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marezia
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domenica 5 aprile 2009
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appunto!
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E sono d'accordo con Walter (più sotto) in tutto e per tutto. Detto questo, invitare ad andare a vedere un film intelligente è una recensione un po' sintetica, è vero, ma efficace; perché questo, come ha detto SPLENDIDAMENTE Walter, non lo è! Certo che avete proprio dei bei nick... anche il tuo non scherza. Alla prossima.
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marezia
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domenica 5 aprile 2009
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p.s.
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Invece di preoccuparti di me dicci la tua. Scrivi per questo o no?
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l'ebreo errante
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lunedì 6 aprile 2009
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marezia,marezia...
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ma fai sempre così? non sarebbe più carino discutere senza tutte queste polemiche? dì la verità noi in fondo ti piaciamo perchè quà c'è movimento siamo in tanti e scriviamo tutti nello stesso forum. prova a cambiare i toni e scrivi quello che pensi senza inutili e sterili attacchi. ognuno di noi (anche se siamo sostenitori di Berti perchè lo conosciamo e sappiamo perfettamente quale amore e dedizione sin da bambino ha sempre riservato al cinema) ha le sue idee però le esprimiamo con un linguaggio di confronto. provaci anche tu, scoprirai quanto è bello il confronto che permette a tutti se aperti alle altrui opinioni nuove prospettive. pensaci!
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sacra vehme
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martedì 7 aprile 2009
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indignazione assoluta contro marezia
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Invitiamo chiunque a leggere gli assolutamente infelici interventi di marezia sul forum del film “Fortàpasc” nella recensione di Pietro Berti. Passi la faziosità inutile e vacua degli attacchi che rivolge immotivatamente ed indiscriminatamente nei confronti di chiunque senza alcun senso critico…ma addirittura strumentalizzare una tragedia come quella del terremoto in Abruzzo che ha raso al suolo interi paesini di quella regione, ha fatto centinaia di morti (di alcuni dei quali non si ritroverà probabilmente neppure i cadaveri ) ed altrettanti feriti e dispersi per trasformarlo in uno strumento di (peraltro ) inutile polemica cinematografica (è da spiegare a cosa serva se non ad offendere inutilmente le vittime di una tragedia) è una cosa così grave da richiedere la manifestazione di assoluta indignazione di noi tutti da esprimere contro una persona come marezia che ha dimostrato di non essere capace di quella pietas che per gli antichi romani era un sentimento necessario e minimo da rinvenire in chi poteva definirsi essere umano.
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Invitiamo chiunque a leggere gli assolutamente infelici interventi di marezia sul forum del film “Fortàpasc” nella recensione di Pietro Berti. Passi la faziosità inutile e vacua degli attacchi che rivolge immotivatamente ed indiscriminatamente nei confronti di chiunque senza alcun senso critico…ma addirittura strumentalizzare una tragedia come quella del terremoto in Abruzzo che ha raso al suolo interi paesini di quella regione, ha fatto centinaia di morti (di alcuni dei quali non si ritroverà probabilmente neppure i cadaveri ) ed altrettanti feriti e dispersi per trasformarlo in uno strumento di (peraltro ) inutile polemica cinematografica (è da spiegare a cosa serva se non ad offendere inutilmente le vittime di una tragedia) è una cosa così grave da richiedere la manifestazione di assoluta indignazione di noi tutti da esprimere contro una persona come marezia che ha dimostrato di non essere capace di quella pietas che per gli antichi romani era un sentimento necessario e minimo da rinvenire in chi poteva definirsi essere umano. Vorrei tra l’altro precisare che la signora marezia non sa neppure da dove ognuno di noi scrive, che lavoro svolgiamo e dove in questo momento ognuno di noi si trova, si è domandata che forse qualcuno di noi potrebbe già essere in Abruzzo? Certo che no! Gente tanto superficiale e priva di rispetto per la morte e la tragedia non può arrivare ad un concetto così semplice. Non troviamo accettabile né sotto il profilo umano né sotto il profilo civile pensare che vi possa essere al mondo gente di questa risma. Invitiamo tutti ad esprimere altrettanto sdegno contro un gesto così basso compiuto da marezia. Per quanto ci riguarda la invitiamo ad un definitivo silenzio ed a rimboccarsi le maniche per riflettere sulla gravità di quanto ha scritto.
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vince21
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sabato 11 luglio 2009
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ma...
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Ma scusi sig. Berti, lei il film lo ha visto? E ki ha commentato, lo ha visto? No perkè... " un reality in cui uno solo vince e per gli altri si muore per davvero", ma ke film ha visto? E tutti quelli ke hanno commentato, non si sono accorti ke non è proprio così il reality di cui tratta il film?
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