ralphscott
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venerdì 4 maggio 2012
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sottogenere carcerario,ma ben di più
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Trama avvincente ed immagini di forte impatto. La claustrofobica ambientazione carceraria beneficia di aperture sulle vicende umane dei protagonisti,che ci raccontano in prima persona come hanno perso la libertà. Non esiste alcuna pietà nel codice etico del penitenziario. I delatori periscono nelle maniere più atroci:schiacciati in una pressa o legati ed usati come scudi umani. Non mancano i suicidi e le torture,entrambi causati dal folle,sadico capitano Munsey (Hume Cronyn,che attore!). La critica sociale è dura. Viene messa in scena grazie alla contrapposizione tra l'umanità dei carcerati,del medico,ed il furore punitivo degli amministratori di Westgate,la fortezza-prigione.
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Trama avvincente ed immagini di forte impatto. La claustrofobica ambientazione carceraria beneficia di aperture sulle vicende umane dei protagonisti,che ci raccontano in prima persona come hanno perso la libertà. Non esiste alcuna pietà nel codice etico del penitenziario. I delatori periscono nelle maniere più atroci:schiacciati in una pressa o legati ed usati come scudi umani. Non mancano i suicidi e le torture,entrambi causati dal folle,sadico capitano Munsey (Hume Cronyn,che attore!). La critica sociale è dura. Viene messa in scena grazie alla contrapposizione tra l'umanità dei carcerati,del medico,ed il furore punitivo degli amministratori di Westgate,la fortezza-prigione. Le sanzioni più temute ed umilianti sono la revoca dei permessi di libera uscita ed i lavori forzati nelle fogne,terribile metafora della condizione dei detenuti. Non manca la poesia,laddove basta un'immagine femminile stilizzata su di un calendario per far sognare la propia donna,il passato sereno che,per molti galeotti,non tornerà più.
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